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“Le commissioni non seguono le regole”

Caos primari. Per Diego Nicolini (M5S), l’emendamento per la modifica del riordinamento del servizio sanitario provinciale non risolve la questione più critica.
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Foto: Pixabay/Darko Stojanovic

Dopo il nuovo terremoto che ha scosso la sanità altoatesina, con 52 primari che dovranno rifare il concorso perché nominati da una commissione illegittima, la Provincia ha provato a correre ai ripari.
Un emendamento ad hoc è stato presentato nella legge collegata all'assestamento di bilancio, riguardante la modifica del riordinamento del servizio sanitario provinciale. Per Diego Nicolini, consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle non si andrà a risolvere la questione più critica ovvero la continua ostinazione nell'ignorare una legge nazionale che ci si è impegnati a fare propria:

Diego Nicolini
Diego Nicolini: "Il mancato rispetto di questa legge ha provocato finora un terremoto".

 

“Le commissioni giudicatrici non seguono i principi della legislazione nazionale vigente, a garanzia dell’imparzialità e la trasparenza – sostiene Nicolini –. La legge nazionale prevede che dei tre direttori di struttura complessa sorteggiati per far parte della Commissione esaminatrice, due devono provenire da una Regione diversa e scelti dall’elenco nazionale nel rispetto pure della parità di genere. Questo accordo è stato firmato anche dall’Alto Adige in sede di conferenza Stato-Regioni. Il mancato rispetto di questa legge ha provocato finora un terremoto, in quanto addirittura per 52 primari su 120 già in ruolo si dovrà rifare il concorso e per alcuni esclusi che hanno fatto ricorso sono stati già riconosciuti risarcimenti per centinaia di migliaia di Euro, ovviamente a carico della collettività. Come Movimento 5 Stelle - conclude il Consigliere provinciale – presenteremo un sub-emendamento che pur tenendo conto delle prerogative di autonomia, rispetto della lingua e rispetto delle quote di genere, porti certezza nella legislazione provinciale  e metta al riparo i futuri primari da ogni possibile ricorso".