Il Ministro Nordio arriva a Bressanone

In occasione dell'evento inaugurale dei tradizionali corsi estivi dell'Università di Padova a Bressanone, oggi, 24 luglio, alle ore 18.30, nell’Aula Magna della Casa della Gioventù, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, terrà la lectio magistralis “Franco Sartori” su Giustizia, indulgenza, legalità.
Poco prima, alle 17.30, nella sala consiliare del comune di Bressanone, Nordio incontrerà il presidente della Regione, Maurizio Fugatti e il vice Arno Kompatscher per la firma di un protocollo operativo per la gestione amministrativa e organizzativa degli uffici giudiziari regionali.
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato un sit-in di protesta, con bandiere e striscioni, in polemica con le proposte ed esternazioni del ministro delle ultime settimane. Tra queste, l’idea di eliminare concorso esterno in associazione mafiosa (poi ritirata e smentita dal Governo) le dichiarazioni in tema di intercettazioni e la volontà di alleggerire i reati contro la pubblica amministrazione.
All’inaugurazione saranno presenti la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, il vicesindaco di Bressanone Ferdinando Stablum, il direttore dei Corsi estivi Umberto Roma, il presidente Associazione Amici dell’Università di Padova-Bressanone Renzo Pacher, e Dario Stablum, presidente emerito Associazione Amici Università di Padova Bressanone, che presenterà il suo libro “Cultura: condividere per convivere. I primi 25 anni dell’Università di Padova a Bressanone”.
I Corsi estivi nella sede di Bressanone sono una tradizione che va avanti da diversi decenni: "Sono passati più di settant’anni da quando, nell’estate del 1952, il ministro della Pubblica Istruzione Antonio Segni e il rettore dell’Università di Padova, Guido Ferro, dettero il via ai corsi estivi dell’ateneo a Bressanone visitati, poco tempo dopo, anche dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi – commenta Daniela Mapelli –. Erano, quelli, anni in cui l’Italia ricostruiva non solo le proprie infrastrutture, ma anche la società. L’Università di Padova, già allora, confermava la propria forte vocazione europea e internazionale, con un’iniziativa che puntava, tassello fra tanti altri, a favorire il processo di integrazione dell’Alto Adige Sud Tirolo, durante un periodo di tensioni etniche, in un’ottica di autonomia, pace, progresso, comune appartenenza europea e dialogo con una popolazione che aveva subito fortemente l’intolleranza e i soprusi del regime fascista. La scelta di portare i nostri corsi estivi a Bressanone si è rivelata lungimirante: radicata nel tempo, ci pone, oggi come allora, al centro di un importante crocevia europeo e internazionale”.
L’incontro di questa sera sarà aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti.
Die Errichtung des Gebäudes
Die Errichtung des Gebäudes der Universität Padua in Brixen war damals ein extrem aggressiver Akt des italienischen Kulturimperialismus. Es ist kein Zufall, dass die Errichtung der italienischen universitären Einrichtung in Brixen von Alcide Degasperi angeordnet wurde, der selbst an den "fatti di Innsbruck" beteiligt war und dort reichlich Prügel bezogen hatte. Der Bau der italienischen Uni in Brixen war seine Rache, wie er auch ganz offen erklärte. "Damals haben sie uns verprügelt, jetzt werden wir sie verprügeln", war seine Aussage. Er wollte den Südtirolern die italienische Kultur mit Gewalt beibringen, was von vielen italienischen Studenten, die nach Brixen geschleust wurden, auch ganz wörtlich genommen wurde, wie die vielen Gewaltakte in diese Zeit bezeugen. Es braucht schon eine große Portion Unverfrorenheit, um diesen Akt des Kulturimperialismus nachträglich in das Gegenteil zu verkehren, wie es die Rektorin der Uni Padua, vielleicht aus Mangel an Geschichtskenntnissen auch in gutem Glauben, getan hat. Das alles im Gedenken an Alcide Degasperi, einem überzeugten Antisemiten und glühenden Verehrer des Simonino von Trient.