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“Sì ai pensionati negli uffici pubblici”

La CISL valuta positivamente la proposta del ritorno volontario e gratuito degli impiegati comunali in pensione: “Un gesto di altruismo in una società individualista”
comune bolzano
Foto: Comune Bz

Lo ha annunciato il sindaco Renzo Caramaschi al termine della Giunta di inizio settimana. Il Comune di Bolzano sta studiando le modalità per consentire il rientro al lavoro gli impiegati degli uffici prossimi alla pensione. Saranno incarichi di collaborazione, a titolo volontario e temporaneo, per quei lavoratori che che si sono affezionati al proprio posto e vogliono continuare a tenere in moto la macchina amministrativa, spesso in sofferenza e sotto organico. Ma i pensionati non sostituiranno i nuovi lavoratori, come qualcuno potrebbe temere: i concorsi, assicura la Giunta, continueranno a venire svolti regolarmente.
Una notizia accolta positivamente dal sindacato dei pensionati SGBCISL, che la definisce una “interessante opportunità”, in linea con legge provinciale per l’invecchiamento attivo recentemente approvata che punta sul “rafforzamento delle competenze individuali delle persone anziane, dell’autostima e delle capacità relazionali individuali, attraverso misure e offerte mirate”.

Anna Rita Montemaggiore
Anna Rita Montemaggiore: Abbiamo bisogno di volontariato sociale​​​​​

 


Secondo il sindacato, la proposta di restare a collaborare in ufficio anche dopo la pensione ha ricadute positive sia per le persone coinvolte sia per la collettività che riceveranno servizi più efficienti.
“La proposta di un volontariato sociale soddisfa a nostro avviso due obbiettivi importanti da non sottovalutare – dichiara la segretaria generale dei pensionati SGBCISL dell’Alto Adige, Anna Rita Montemaggiore – In primo luogo far sentire ancora utili e meno sole persone che vivono con qualche difficoltà il momento del pensionamento e la nuova fase della vita. In secondo luogo, instaurare una collaborazione intergenerazionale tra i giovani e gli anziani, con quest’ultimi in funzione di tutor, capaci di trasferire competenze consolidate a chi succede loro in incarichi di responsabilità. Abbiamo bisogno di volontariato sociale – prosegue la sindacalista – perché migliora la qualità della vita delle persone che danno e che ricevono, in una società sempre più individualista dove il dono gratuito del proprio tempo libero è una merce rara”.