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Maskenskandal hoch drei

Secondo Renate Holzeisen, capolista di Vita, nel libro “Das Geschäft mit der Angst” mancherebbe una grande verità: “Tutte le mascherine sono inadatte a proteggere dal virus”.
Holzeisen, Vita
Foto: Salto.bz

“Chiediamo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di avviare serie indagini che non si limitino a questi affari truffaldini, perché qui c'è qualcosa di più, qualcosa di molto più serio”. La capolista di Vita Renate Holzeisen coglie l’occasione dell’uscita del libro “Das Geschäft mit der Angst” per lanciare accuse pesanti alla sanità altoatesina sul fronte della gestione della pandemia. Lo fa convocando una conferenza stampa dal titolo notevole: “Quello che non viene detto nel libro ‘Affari con la paura’ ma che ogni cittadino sudtirolese deve sapere”. “Prendo spunto dal libro uscito la settimana scorsa”, afferma la già candidata alle elezioni europee e politiche, “facendo ovviamente i complimenti agli autori. Però dobbiamo constatare che in quel libro si espone soltanto una parte piccola e molto parziale degli affari fatti con la paura dei cittadini”, sentenzia l'avvocata bolzanina.

 

Holzeisen, Vita

 

Holzeisen parla di “truffe ai danni dei cittadini”, dunque, che andrebbero ben oltre il caso dell’acquisto di mascherine cinesi non certificate. “C’è stato un abuso di denaro pubblico per uno scopo propagandato che però, con tutte le mascherine, non è raggiungibile. Le mascherine provocano danni alla salute fisica e psichica”, sostiene la capolista. Le mascherine sarebbero “totalmente inadatte per inibire la diffusione del virus” e “l'uso della FFP2 particolarmente dannoso per la salute” (sebbene la maggior parte degli studi sostengano il contrario e tale dannosità sia ritenuta limitata dai ricercatori): “Ricordo che specialmente in Sudtirolo ci siamo confrontati con un’imposizione severa di queste misure: il Commissariato del Governo e la Giunta provinciale annullino ogni sanzione amministrativa verso chi voleva respirare liberamente all'aperto. Se non verranno annullate, allora anche queste istituzioni violano i diritti umani”, è la richiesta di Vita.

 

"NAS e Procura? Solo un copia-incolla dall'Aifa"

 

Holzeisen contesta al nucleo dei Carabinieri NAS e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano di “non aver adempiuto ai propri doveri”. Parla diffusamente della denuncia (“per gravi reati quali falso ideologico, tentate lesioni personali e abuso di potere”) presentata alla Procura dall’avvocata nel gennaio 2021 per la sospensione di circa 100 sanitari, tra cui medici, infermieri e ostetriche che si erano rifiutati di vaccinarsi: “Il pubblico ministero allora aveva disposto che il nucleo dei NAS avrebbe dovuto, con la massima urgenza ed entro 30 giorni, indagare sulle gravissime violazioni che abbiamo denunciato degli obblighi imposti dal legislatore per l'uso di queste sostanze. Invece il fascicolo è vuoto".

 

Il sunto della conferenza stampa di Renate Holzeisen
Il sunto della conferenza stampa di Renate Holzeisen: il libro di Franceschini-Oberhofer come spunto.

 

Holzeisen sostiene non siano state condotte indagini “e dopo 9 mesi il tenente colonnello Davide Perasso, ora candidato con il Team K, ha presentato un mero collage scolastico con i copia-incolla di due siti web, dell'Aifa e dell'Istituto superiore della Sanità, che peraltro si riferiscono ai vaccini tradizionali, nulla a che vedere con i cosiddetti vaccini Covid 19”. Holzeisen attacca infine anche altri candidati, come Bernhard Gänsbacher della lista Widmann (“era onnipresente sui media come testimonial della pandemia, ma disinformava brutalmente la cittadinanza”) e l’ex primario Hubert Messner, candidato indipendente della SVP.