Am 25. Juni 1967 sind im benachbarten Comelico auf der Cima Vallona bei einem dem BAS zugeschriebenen Attentat vier Menschen zu Tode gekommen. Wie jedes Jahr gedachten die Alpini von San Nicolò der Opfer auch heuer in der Gedenkkapelle Tamai im Digontal.
Historisch wohl von den wenigsten von uns einordenbar, ist und bleibt diese menschliche Tragödie politisch ein schwieriges Terrain. Es bleibt aber auch eine offene Wunde, der man eine Generation später etwas souveräner begegnen könnte. Vielleicht hat der Senator der Forza Italia, Giovanni Piccoli nicht Unrecht, wenn er anmerkt:
Ancora una volta a Cima Vallona è mancata una rappresentanza altoatesina, un’occasione perduta per fare pace
con la storia e aprire una vera fase di dialogo che possa vedere Bellunese e Alto Adige collaborare alla pari.
Non cerco la facile polemica, quanto ribadire che oggi a Cima Vallona si respirava voglia di collaborazione e di vera perequazione: approfittiamo di questo difficile momento storico per ripartire da un confronto diretto e schietto sul futuro del nostro territorio elaborando una strategia comune senza sudditanza da parte di alcuno. La Provincia autonoma di Bolzano non era presente nemmeno quest’anno: per questo, per il 2015, mi farò carico di invitarli personalmente.
Il primo banco di prova è costituito dai fondi per i comuni di confine, i cosiddetti Fondi Brancher, la cui gestione dovrà essere realmente calata sui territori e condivisa con le comunità locali, a partire dai sindaci.
Ob seine Polemik in erster Linie als frustriert, öffentlichkeitswirksam oder konstruktiv einzuordnen ist, wird die persönliche Einladung nächstes Jahr weisen. Zynismus oder aber Hoffnung mögen die Leser einem zum Thema auf Piccoli gemünzten Kommentar auf Bloz entnehmen:
Consiglio non richiesto: se veramente intende fare in modo che l’Alto Adige apra una vera fase di dialogo, consiglio al peones forzista di provare, su questi argomenti, a tener chiusa la bocca. Ne trarremo beneficio in tanti e le probabilità di dialogo con l’Alto Adige subiranno un’impennata asintotica.
Die Gelder des ehemaligen Fondo ODI mögen im Comelico so manche Wunde schließen. Nächstes Jahr einen offiziellen Südtiroler Vertreter auf das schwierige Terrain bei der Cappella Tamai zu schicken wäre als symbolischer Akt auch nicht ohne Wirkung und sicherlich billiger. Also, all jene, die sich im Belluno über 9000 Vorzugsstimmen geholt hatten, können sich den 25. Juni 2015 im Terminkalender schon einmal vormerken.