Politik | Gastbeitrag

“Costruire nel costruito”

Rudi Benedikter, consigliere comunale dei Verdi, in risposta alla dottrina Fattor sullo sviluppo di Bolzano.
Rudi Benedikter
Foto: privat
  • „Basta cementificare Bolzano – Non possiamo continuare a cementificare tutta la città, perché altrimenti diventa invivibile”!   (Renzo Caramaschi, il 20 maggio 2022 in salto.bz.), puntualizzando così le linee guida centrali di uno „sviluppo urbano verde“ della nostra città, come previsto nel programma di Governo, di questa Giunta (pag.11). 

    No, collega Fattor – non un metro quadro di verde per altri “beni immobili merce” vuoti!  Bolzano ha già troppi -  centinaia - di appartamenti di nuova costruzione lasciati vuoti, non venduti, proprietà di imprese edili commerciali, che sfuggono all’IMI e sono sottratti al mercato delle abitazioni e così alimentano i prezzi stellari delle case a Bolzano.

  • Le cifre

    Secondo lo studio Sbetti/Morello 2019/2023, Bolzano conta complessivamente 71 aree o edifici dismesse o  inutilizzati: 22 dei quali di proprietà pubblica, 43 di proprietà privata, 6 “misti” (esempio: “Zona Artigiana in via Druso”). Ci sono inoltre 550 appartamenti comunali liberi, 562 appartamenti WOBI liberi e centinaia di appartamenti nuovi vuoti, invenduti o non affittati. Solo con queste “aree ed edifici dismessi” il comune potrebbe realizzare 1.600 appartamenti – in tempi relativamente brevi. A lungo termine nell'areale ferroviario sono previsti altri 1.600 appartamenti.Ci vuole una politica attiva dell’edilizia pubblica e procedere con il Programma di sviluppo comunale e con l’applicazione coerente della Urbanistica Provinciale.La vigente legge provinciale natura e paesaggio 2018 - nella sua versione aggiornata di cui alla legge provinciale n. 9 del 1 giugno 2023 - offre, con gli articoli 19 e 40, tutti gli strumenti giuridici per acquisire  “il 60% dell'area alla metà del valore di mercato” e “Riservare le aree così acquisite ad edilizia agevolata e/o ad appartamenti a prezzo fisso” (art. 19, comma 3).

  • Le regole

    Il preciso programma politico di questa maggioranza e di questa Giunta è diversa dalle visioni di Stefano Fattor: Documento Unitario di sviluppo 2021 („D.U.P.“) pag. 109: Obiettivo strategico: “Conservazione del Verde agricolo e monitoraggio e valorizzazione delle aree verdi“

    Il Piano Urbano del Verde (15.03.2022) impegna il Comune a portare le zone verdi dell’area urbana da attualmente 7,24 m2/abitante al minimo prescritto dalla Provincia, e precisamente a 11,5 m2/abit. (D.P.P. n. 17 del 07.05.2020), concretamente ciò significa: aumentare le zone verdi in tutti i quartieri urbani.

    E in linea di principio anche il „Piano paesaggistico del Comune di Bolzano“ e la legge provinciale vigente su Territorio e Paesaggio del 2018 con il suo principio del „contenimento del consumo di suolo e (...) recupero, adeguamento o densificazione degli insediamenti esistenti (art.17) formano una barriera legislativa  di fronte ad ulteriore cementificazione del verde.. Programma di Giunta 2020-2025: Sviluppo urbanistico ed infrastruttura (pag.3): “La riqualificazione dell’Areale Ferroviario consentirà uno sviluppo qualitativo e quantitativo della città, che potrà svilupparsi senza prevedere nuove zone residenziali nel verde”

    Dunque: la futura edilizia abitativa sarà in linea di principio un „Costruire nel costruito”, neanche un solo metro quadrato di verde dovrà essere ancora sigillato.