Arriva il falegname-architetto
C’è un confine invisibile che divide l’Europa e attraversa anche l’Alto Adige: quello dei Paesi dove il lavoro manuale viene definito “fatica, travaglio, travajl, trabajo” e quelli dove il lavoro si chiama “werk, work” (dal latino opus-opera). E, come sappiamo, le diverse parole servono per esprimere diverse culture e mentalità.
Nei primi Paesi, cui appartiene anche l’Italia, esiste un solco profondo tra i percorsi formativi professionali e quelli orientati ai lavori “intellettuali”. Scuole separate, scelte lavorative definitive, considerazione sociale diversificata. Da una parte operai/contadini/commesse/artigiani, dall'altra impiegati/dirigenti/professionisti/accademici. La scelta fatale, senza appello, avviene a 14 anni, dopo le scuole medie. E poi via via, nei concorsi pubblici, nei contratti di lavoro, in generale nello status sociale.
Nei secondi Paesi (Werk, work) esiste da sempre la possibilità di intersecare ed integrare i due percorsi, lavoro manuale e lavoro intellettuale. E questo fa bene all’economia e alla occupazione. Allo strumento dell’apprendistato si affianca quello della “Berufsmatura” (Maturità Professionale) per lavoranti artigiani e operai, con la quale poter accedere a tutti livelli superiori dell’istruzione e delle carriere professionali.
Per questo è una grande buona notizia sapere che 134 lavoratori si sono iscritti a Bolzano ai prossimi esami di maturità professionale di giugno 2015. Futuri falegnami-architetti, meccanici-ingegneri, contadini-agronomi. Ma, attenzione, solo attraverso la scuola provinciale in lingua tedesca e ladina, però e non quella in lingua italiana. Un confine invisibile passa anche per Bolzano.
Fondamentalmente è vero
Fondamentalmente è vero quello che scrive Alberto Stenico - con una piccola eccezione però: Mi risulta che nel settore alberghiero il sistema scolastico italiano offriva già molti anni fa la possibilità di "maturare", cioè una maturità professionale - ancor prima di Merano. O mi sbaglio?
Poi vorrei semplicemente constatare - che molti altri prima di me hanno già constatato - chè il popolo della provincia di Bolzano non ha una sua identità ed ergo una rappresentanza unica territoriale bensì una per ciascuna tribù. Tali tribù convivono e si esprimono concordemente preferibilmente seduti attorno al tavolo del tressètte.
Man muss allerdings ergänzen,
Man muss allerdings ergänzen, dass auch im deutschsprachigen Süd-Tirol keine "falegnami-architetti" möglich sind. Nur Besucher der vierjährigen Berufsschule können die Berufsmatura erlangen. Für alle dreijährigen Berufsschulgänge, satte 60 (!) Berufe, bleibt die Berufsschule eine bildungspolitische Einbahnstraße!