Nuovi sgomberi, la politica protesta
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Ennesimo sgombero ieri (15 novembre) tra i piloni del viadotto dell'A22 in prossimità di Ponte Resia, a pochi giorni dagli analoghi interventi nella zona del termovalorizzatore a Bolzano Sud e sempre sotto all'autostrada a poca distanza da Ponte Palermo. Sono oltre un centinaio le persone che vivono sotto al viadotto autostradale, ma al momento mandano posti per accogliere le persone senza fissa dimora a Bolzano. L’unica struttura operativa con 95 posti letto è l’ex Alimarket, a causa dei ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’ex complesso Inpdap in via Pacinotti, gestiti dall’assessorato provinciale alle opere pubbliche sotto la guida di Christian Bianchi. Meno della metà dei 200 posti che, secondo il piano provinciale, il capoluogo dovrebbe fornire.
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Il movimento
"Questa mattina, nella classica modalità manu militari, è stato effettuato l'ennesimo sgombero a Bolzano, il quarto nel giro di pochi giorni. Le persone sgomberate lavorano e ogni notte la passano al gelo in luoghi invisibilizzati, fuori dalla vista dei soliti sciacalli sempre pronti allo scatto per un minuto di notorietà" scrive Bozen Solidale, "centinaia di persone dormono all'addiaccio per colpa di istituzioni che non hanno mai messo in piedi un programma abitativo decente, l'hanno sempre chiamata emergenza cavalcandola politicamente". Boze Solidale ricorda che la struttura ex Pacinotti "doveva essere pronta per la fine di ottobre, forse verrà aperta a febbraio".
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Per Bozen Solidale "togliere tende e sacchi a pelo a persone costrette a dormire fuori è un atto di tortura. Stanotte le temperature scenderanno nuovamente sotto lo zero, Arno Kompatscher e Renzo Caramaschi siete responsabili se ci sarà un altro morto!"
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I partiti
"Non sono accettabili gli sgomberi dei senzatetto lungo gli argini e ho chiesto in questi giorni e ieri con forza la loro immediata interruzione, tra le persone colpite dagli interventi anche lavoratori in cerca di soluzioni abitative" dichiara l'assessora comunale Chiara Rabini (Verdi) "per far fronte all’inverno e alle basse temperature, i Verdi bolzanini chiedono l’attivazione della Protezione civile per soluzioni immediate che evitino di mettere a rischio la vita delle persone con la messa a disposizione di posti provvisori in attesa dell’apertura dei 150 posti previsti dal piano provinciale e tuttora mancanti: 20 posti a Laives, 20 a Bressanone, 10 a Brunico, e il completamento da parte della Provincia dei lavori all’ex Inpdap con i 195 posti previsti per Bolzano", sottolinea l'assessora verde.
"Che tristezza e rabbia", commenta sui social Matthias Cologna (Team K), "già è un fallimento che non si riesca ad uscire dalla logica emergenziale investendo su progetti di housing first, ora però non ci sono neanche i posti per l'emergenza freddo a regime: su 200 previsti a Bolzano ce ne sono solo 95 e sui 100 distribuiti in provincia solo 50" ricorda il consigliere comunale citando SALTO. "Martedì in consiglio comunale chiederò di sospendere gli sgomberi finché non aprirà almeno l'ex inpdap in via Paccinotti".
"Oggi si è verificato l’ennesimo sgombero ai danni di un gruppo di lavoratori immigrati, tutti con contratti regolari come camerieri, addetti alle pulizie e altre professioni essenziali", scrive in un comunicato Sinistra/die Linke, "queste persone sono state private del loro unico rifugio e dei pochi beni personali. Tra loro, un giovane di appena 19 anni ha visto i propri vestiti gettati via senza alcuna considerazione". "Ribadiamo con fermezza: gli sgomberi non rappresentano una soluzione. Sono atti di violenza che alimentano la marginalizzazione e compromettono la sicurezza della città. A ciascuno deve essere garantito il diritto a un tetto sopra la testa, un bisogno fondamentale che diventa ancora più urgente con l’inverno alle porte. Non possiamo tollerare che si ripetano tragedie simili a quelle già vissute in passato", conclude la nota della Sinistra. -
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