«Pezo el tacón del buso»
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Dopo che un certo «silenzio assordante», ovvero quello che è la classica definizione di un ossimoro e di cui si capirà poi, è progressivamente aumentato di intensità per ogni giorno successivo alla notizia esplosa come una bomba (ma anche piombata come un macigno) nelle redazioni dei media altoatesini e nazionali fino a divenire quasi insopportabile, il consiglio di amministrazione di Demos 2.0, cooperativa editrice del portale giornalistico SALTO ha deciso di rompere gli indugi e con un articolo pubblicato martedì 11 dicembre 2024 e intitolato «In eigener Sache/da parte nostra» (a cui l'immagine di questo si riferisce) ha finalmente preso posizione su ciò che in italiano si chiamerebbe il convitato di pietra: vale a dire, quella «presenza incombente ma invisibile, muta, e perciò inquietante e imprevedibile, che tutti conoscono ma che nessuno nomina» (così Treccani).
Di seguito, prima in tedesco e poi in italiano, il capoverso dedicato:«Einige Leserinnen und Leser fragen sich in den Kommentaren, warum sich der Enthüllungsjournalist Christoph Franceschini nicht zu den neuesten Entwicklungen in den Ermittlungen äußert. Die Antwort darauf liegt in einer internen redaktionellen Entscheidung, die von allen (einschließlich Christoph Franceschini selbst) geteilt wird. Seine persönliche Freundschaft mit Hager, die von Beginn seiner Zusammenarbeit dem Herausgeber und der Redaktion gegenüber offengelegt wurde, ist mit einer Mitarbeit an der journalistischen Recherche zu den laufenden Ermittlungen nicht vereinbar (grassetto, NdA).»
«Alcuni/e lettori/lettrici nei commenti agli articoli chiedono come mai il giornalista d’inchiesta Christoph Franceschini non si esprima sugli ultimi sviluppi dell'indagine. Ciò avviene per una esplicita decisione redazionale, condivisa da tutti/e (compreso lo stesso Franceschini): la sua amicizia personale con Hager, dichiarata sin dall’inizio della sua collaborazione all’editore e alla redazione, rende inopportuna (grassetto, NdA) una sua partecipazione alla copertura giornalistica di questa inchiesta.»Fatte salve le, per me inspiegabili ma nemmeno uniche, differenze delle rispettive versioni - tra i termini inopportuna e nicht vereinbar ci corre un mondo, soprattutto nell'ambito del giornalismo - il primo scivolone del comunicato mi pare d'una evidenza cristallina: l'informazione di un'«amicizia personale con Hager, dichiarata sin dall’inizio della sua collaborazione all’editore e alla redazione» non doveva assolutamente rimanere confinata in camera caritatis ma andava immediatamente estesa ai fruitori del portale giornalistico.
Cosa potranno mai pensare i lettori di oggi nel momento in cui vengono a sapere che per tutti gli anni in cui Hager ha agito (salvo in ogni caso quanto affermato dall'articolo 27 della Costituzione riguardo alla presunzione d'innocenza, facendo esattamente cosa dal punto di vista penale lo sapremo dalla magistratura solo quando si arriverà al cosiddetto giudicato), poteva vantare un'amicizia personale con il giornalista di punta di Salto nonché autore di inchieste una più famosa dell'altra?
La risposta a questa domanda è lo scivolone numero due:«Die Arbeit der SALTO-Redaktion in Bezug auf die Projekte von Heinz Peter Hager und René Benko in Bozen spricht für sich. SALTO hat zahlreiche Artikel veröffentlicht (siehe Links im Folgenden), die objektiv und zumeist kritisch über die lokale und internationale Tätigkeit der Signa-Gruppe, bis hin zu den aktuell laufenden Ermittlungen berichten.»
«SALTO ha pubblicato numerosi articoli, tutti reperibili sul sito (vedi lista di link in calce), che raccontano obiettivamente e in molti casi criticamente l’operato a livello locale e anche internazionale del gruppo Signa, fino all’inchiesta attuale.»Se si va a controllare la lista di link, si ha presto contezza di un fatto. Vale a dire, che dei settantasette articoli pubblicati e che secondo la dichiarazione dovrebbero raccontare «...obiettivamente e in molti casi criticamente l’operato a livello locale e anche internazionale del gruppo Signa...», quelli a firma di Franceschini sono la bellezza di uno: un unico articolo intitolato «„Spießbürger denken eben kurzsichtig“» che consta in un'intervista a Reinhold Messner nella quale il re degli ottomila si produce in ciò che in gergo potrebbe essere definito come il classico "pippone" pro qualcuno o qualcosa: nel caso specifico, il progetto Benko per il Virgolo (leggere per credere).
Per arrivare allo scivolone numero tre bisogna tornare alla prima citazione, laddove si legge che «la sua amicizia personale con Hager (di Franceschini, NdA), dichiarata sin dall’inizio della sua collaborazione all’editore e alla redazione, rende inopportuna una sua partecipazione alla copertura giornalistica di questa inchiesta».
Il problema è che Franceschini non si limita a non partecipare «alla copertura giornalistica di questa inchiesta» ma, fatto salvo un solo podcast in tema sportivo, dal 3 dicembre - data nella quale è arrivata la notizia per così dire bomba - è proprio sparito dal portale. Dato che di argomenti ve ne sono in abbondanza, perché non continua a scrivere sul resto?Lo scivolone numero quattro, che dovremmo però mettere al primo posto per il suo carattere di generalità, si desume dallo spirito che permea tutto il comunicato e che si potrebbe sintetizzare in quel detto latino di origine medievale che recita così: «excusatio non petita, accusatio manifesta» («scusa non richiesta, accusa manifesta», così Treccani). Perché il CdA sente il bisogno di affermare che «Sull’affaire Hager SALTO ha svolto, come sempre, il proprio compito di portale "indipendente, responsabile e trasparente"» rimarcando pure che ne sono «assolutamente convinti»? C'è forse il timore che vengano successivamente alla luce dei fatti che provino qualcos'altro o addirittura il contrario? E se l'ipotesi peggiore dovesse realmente manifestarsi, come possono pensare di cavarsela con una semplice dichiarazione di intenti preventiva?
Nell'edizione di mercoledì 12 dicembre 2024 della Tageszeitung, in un articolo a firma di Thomas Vikoler intitolato «Zu nah am Feuer» («Troppo vicino al fuoco») tra le altre cose si legge:«Der Name Christoph Franceschini taucht deswegen immer wieder auf in den Verfahrensakten zur großen Anti-Mafia-Ermittlung auf, und zwar als enger Vertauter eines der Hauptbeschuldigten, dem Bozner Wirtschaftsprüfer und Unternehmer Heinz Peter Hager.» («Il nome di Christoph Franceschini compare quindi più volte nei fascicoli della grande inchiesta antimafia, come stretto confidente di uno dei principali imputati, il commercialista e imprenditore bolzanino Heinz Peter Hager»)
Di questa parte specifica dell'inchiesta, gli sviluppi - che sono sicuro ci saranno - verranno raccontati da salto oppure no? Perché se ancora ci fossero delle chance residue per uscire da un'impasse di tale portata, non saranno certamente quelle riconducibili ad una scelta di una soluzione cosiddetta dello struzzo.
Lo scivolone numero cinque, invece, non ha a che fare con la questione in sé ma con il fatto che i lettori di salto sono stati volontariamente esclusi dalla possibilità di intervenire direttamente sulla dichiarazione del CdA attraverso il blocco dei commenti. Non so nemmeno se, e soprattutto per quanto, il mio intervento vedrà la luce su salto. Ma è anche a quest'ultimo scivolone che la pubblicazione di questo articolo si propone di rimediare.
Quando la pezza è peggio…
Quando la pezza è peggio del buco...
Anche qualora il Signor…
Anche qualora il Signor Franceschini fosse coinvolto nell'"associazione a delinquere", non ritengo obbligatoria, né urgente, la pubblicazione dei dettagli su Salto.
Detto ciò, gli auguro di tornare presto a scrivere e un grosso in bocca al lupo, semmai ne avesse bisogno !
Ps: se Lei, Sig. Macron, è amico di una persona che commette un omicidio, non significa per forza che sia complice di tale omicidio, ma magari come amico dell'indagato potrebbe fornire delle testimonianze di fatti indirettamente connessi.
Non ci vedo nulla di scandaloso al momento.
Es gibt kaum etwas Besseres,…
Es gibt kaum etwas Besseres, als mit guten Freunden über interessante Themen zu schweigen.
Und was sonst in Bozen noch alles abgeht, ich muss nicht alles wissen. (ENA)
Prendo atto di quanto ha…
Prendo atto di quanto ha scritto il signor Marcon. Osservo allo stesso tempo che il giornalista d'inchiesta Franceschini si è creato una folta schiera di potenti nemici. Rimango in attesa degli sviluppi.
salto.bz Torri | SALTO Oggi…
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Antwort auf salto.bz Torri | SALTO Oggi… von Luca Marcon
Mein Ladefehler, sorry: der…
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"Ich bin mir bewusst, dass…
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Antwort auf salto.bz Torri | SALTO Oggi… von Luca Marcon
Eigentlich habe ich selbst…
Eigentlich habe ich selbst darum gebeten, meinen Kommentar zu löschen: Ich habe beim Kopieren und Einfügen einen Fehler gemacht. Ich werde ihn jetzt wieder einfügen.
Indro Montanelli, der…
Indro Montanelli, der berühmteste italienische Journalist und sicherlich einer der berühmtesten der Welt, prägte diesen Aphorismus: „Korruption beginnt mit einem Teller Nudeln“.
Der Beruf des Journalisten ist eine Lebensentscheidung, genau wie der Beruf des Richters. Und das grundlegende Merkmal einer solchen Entscheidung ist die Einsamkeit. Wenn sich ein Journalist zwischen einem Freund und jemandem, über den er unabhängig von persönlichen Beziehungen schreiben kann, entscheiden muss, fällt die Wahl immer auf Letzteren. Ohne Wenn und Aber. Kann er diese Wahl nicht treffen, ist es besser, den Beruf zu wechseln.
Ich bin mir bewusst, dass die Südtiroler Volksgruppe nicht in ausreichendem Maße über jene legalistischen Antikörper verfügt, die eine im modernen Sinne entwickelte Gesellschaft auszeichnen sollten. Die Ursachen dafür liegen in der Vision einer Überlegenheit des ethnischen Primats über alle anderen Prinzipien, die deshalb wie ein Kegelspiel ins Leere laufen.
Ein Beispiel, das ich immer wieder anführe - und das regelmäßig missverstanden wird: aber es ist auch ein Beweis für das, was ich behaupte - ist der Brauch Durnwalders, die Bürger zu empfangen, bevor die Sonne aufgegangen war, um sich ihre Beschwerden anzuhören und Lösungen vorzuschlagen. Die Figur des Gefälligkeiten austeilenden Untertanen (denn das hieß: Gefälligkeiten), für den sein eigenes Wohl mit dem Wohl seiner Untertanen (nicht Bürger mit Rechten: Untertanen, die nur um eine Gunst bitten können) zusammenfällt, ist der Monarch einer mittelalterlichen Gemeinschaft, nicht der Repräsentant einer fortgeschrittenen Gesellschaft. Wenn eine Gemeinschaft diese Art von Bräuchen schätzt, wird sie so argumentieren, als wäre sie noch im Mittelalter: wo es keine Fürsten gab, geschweige denn Rechte, die von Fürsten herrührten, sondern nur die Gunst oder Missgunst des Monarchen. Wo also alles nur und immer in Freund und Feind eingeteilt war, wie uns die Überlegenheit des ethnischen Primats nur bezeugen kann.
Antwort auf Indro Montanelli, der… von Luca Marcon
Ach Indro Montanelli, ja ein…
Ach Indro Montanelli, ja ein ganz toller Hecht war das:
https://www.wired.it/attualita/media/2020/06/15/montanelli-statua-colon…
Außerhalb von Italien kennt den vermutlich keine Sau. Und das ist gut so.
Antwort auf Ach Indro Montanelli, ja ein… von Ludwig Thoma
Argumentum ad hominem. Sie…
Argumentum ad hominem. Sie können den Namen des Journalisten, den ich gerade genannt habe, durch jeden anderen ebenso berühmten Namen ersetzen (sogar Joseph Pulitzer, wenn Sie wollen), und Sie werden immer das gleiche Ergebnis erhalten: „Korruption beginnt mit einem Teller Nudeln“.
Antwort auf Argumentum ad hominem. Sie… von Luca Marcon
Joseph Pulitzer hat…
Joseph Pulitzer hat höchstwahrscheinlich kein 12-jähriges Mädchen zur Erwachsenen erklärt, weil man in deren Kultur mit 20 schon "alt" ist und mit ihr Geschlechtsverkehr gehabt und auch nicht Sachen wie "coi ne*ri non si fraternizza" gesagt.
Das Zitat mag zutreffend sein, dennoch bleibt er ein pädophiler Rassist.
Antwort auf Joseph Pulitzer hat… von Ludwig Thoma
Denen zu widersprechen, die…
Denen zu widersprechen, die vorgeben, nichts zu verstehen, ist Zeitverschwendung (und Atemverschwendung). Diejenigen, die es verstehen sollten, haben es sicher verstanden. Für die anderen ist Geduld angesagt.
Antwort auf Denen zu widersprechen, die… von Luca Marcon
Ich will Ihnen Ihr Idol…
Ich will Ihnen Ihr Idol wirklich nicht nehmen. Sie sind es, der damit zurecht kommen muss.
Antwort auf Argumentum ad hominem. Sie… von Luca Marcon
Wenn ich den Namen des…
Wenn ich den Namen des Journalisten durch einen anderen ebenso berühmten ersetzen kann, warum haben Sie das nicht getan? Warum haben Sie sich für den rassistischen Pädophilen entschieden?
Antwort auf Indro Montanelli, der… von Luca Marcon
Zitat: “Ich bin mir bewusst,…
Zitat: “Ich bin mir bewusst, dass die Südtiroler Volksgruppe nicht in ausreichendem Maße über jene legalistischen Antikörper verfügt, die eine im modernen Sinne entwickelte Gesellschaft auszeichnen sollten”:
Da Sie sich hier (wieder einmal) klar diskriminierend über die “Südtiroler Volksgruppe” auslassen - was Ihnen ja wie die Luft zum Atmen unerläßlich erscheint, so liest man des öfteren bei Ihnen - darf ich ungeniert erwidern:
Sie verkörpern damit das (Kopie aus wikipedia) “HINC CETEROS EXCOLVIMVS LINGVA LEGIBVS ARTIBVS” ja bestens auch im 21. Jahrhundert.
Kompliment!
... und von ausgesuchter Arroganz, so meine ich!
... und ‘meinen’ und als Meinung sagen darf ich das.
Antwort auf Zitat: “Ich bin mir bewusst,… von Peter Gasser
Das Problem ist, dass ich in…
Das Problem ist, dass ich in diesem Land geboren bin und hier lebe, ob es den Leuten gefällt oder nicht. Und unter diesem Mangel an rechtlichen Antikörpern (aus den Gründen, die ich in meinem Kommentar erläutert habe) leide auch ich und werden auch meine Kinder leiden, wenn sie hier leben wollen. Ich muss auch sagen, dass es zum Glück noch nicht an Leuten wie Ihnen liegt, zu entscheiden, was ich denken (und dann schreiben) darf und was nicht.
Antwort auf Das Problem ist, dass ich in… von Luca Marcon
Zitat: “Das Problem ist,…
Zitat: “Das Problem ist, dass ich in diesem Land geboren bin und hier lebe, ob es den Leuten gefällt oder nicht”:
Sie dürfen leben, wo Sie wollen, das interessiert niemanden, und ist auch nicht von irgendwelcher Relevanz. Sie sehen es problematisch, dass Sie hier geboren sind? Nun, ich sehe dies als Glück.
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Zitat: “Ich muss auch sagen, dass es zum Glück noch nicht an Leuten wie Ihnen liegt, zu entscheiden, was ich denken (und dann schreiben) darf und was nicht”: Sie dürfen denken und schreiben, was Sie wollen.
Und wissen Sie, was? - ich darf dies auch: jeder darf hier seine Meinung (dazu) sagen:
Wie ich es hier tat: https://salto.bz/de/comment/154581#comment-154581
Antwort auf Zitat: “Das Problem ist,… von Peter Gasser
"Zitat: “Das Problem ist,…
"Zitat: “Das Problem ist, dass ich in diesem Land geboren bin und hier lebe, ob es den Leuten gefällt oder nicht”:
Sie dürfen leben, wo Sie wollen, das interessiert niemanden, und ist auch nicht von irgendwelcher Relevanz. Sie sehen es problematisch, dass Sie hier geboren sind? "
Es ist nicht relevant wo man geboren ist sondern in welcher sozialen Umfeld.
In Indien nennt man es Kasten und bei uns ist es ähnlich. Sozialer Aufstieg ist oftmals ein langer steiniger Weg.
Antwort auf Das Problem ist, dass ich in… von Luca Marcon
Domanda: per quali media e…
Domanda: per quali media e per quale partito vota lei?
Antwort auf Domanda: per quali media e… von Michael Kerschbaumer
Una parte della domanda non…
Una parte della domanda non è chiara, signor Kerschbaumer: che significa "per quali media" voto?
Antwort auf Das Problem ist, dass ich in… von Luca Marcon
Das klingt jetzt bestenfalls…
Das klingt jetzt bestenfalls wie eine billige Entschuldigung, wie ein Versuch eine doch recht diffamierende Definition der "Südtiroler Volksgruppe" - damit meinen Sie eindeutig die deutschsprachigen Südtiroler - abzuschwächen. Der Mangel an "rechtlichen Antikörpern" ist ein Wesensmerkmal, das die italienischsprachigen Südtiroler allenthalben gleichermaßen betrifft oder nicht betrifft.
Signor Marcon, Lei lamenta…
Signor Marcon, Lei lamenta di essere nato nel posto sbagliato. Ma secondo Lei è colpa del popolo sudtirolese che Lei sia nato qui?
Antwort auf Signor Marcon, Lei lamenta… von Evelin Grenier
Mai scritto una cosa del…
Mai scritto una cosa del genere: dovrà cercare altri argomenti per continuare a tentare di screditare me e ciò che scrivo e contestualmente inquinare il dibattito...
Lei ha scritto "das Problem…
Lei ha scritto "das Problem ist dass ich in diesem Land geboren bin".
Ovvero "il problema è che in questo paese ci sono nato".
Pensavo di aver continuato sul tema da Lei sollevato.
Comunque se ho capito male, porgo le mie scuse.
Antwort auf Lei ha scritto "das Problem… von Evelin Grenier
Visto che non l'ha capito in…
Visto che non l'ha capito in tedesco, provo a spiegarglielo in italiano.
Se lei "interpreta" - si fa per dire - le singole frasi decontestualizzandole sia dall'intero commento che dal fatto che il commento è una risposta (quindi presume anche una serie di affermazioni antecedenti, alle quali replica), direi sia inevitabile che finisca per non capire. Il vero problema, a voler dire le cose come realmente stanno, è che anche lei (peraltro in ottima compagnia e con la complicità di chi dovrebbe tener pulito il confronto, comunque) strumentalizza ciò che poi dice di non aver capito per tentare di screditare quello che scrivo attraverso un attacco a me: la solita argomentazione «ad hominem», insomma.
«Purtroppo vivo qui» si intende «purtroppo» per quei sudtirolesi (quei non vuol dire tutti: per quanto ovvio e banale, sono costretto a specificarlo per evitare di dare a lei e ai soliti altri l'ennesimo appiglio a cui aggrapparsi per avvelenare di nuovo la discussione) che in tutta evidenza preferirebbero vivessi altrove: così, pensano loro, sarei ancora meno legittimato per analizzare e soprattutto raccontare la situazione locale.
Ma «purtroppo vivo qui» vuol anche dire che «purtroppo» questa mancanza di anticorpi legalitari la subisco sulla mia pelle - cosa che così non sarebbe, se vivessi in un altro posto - ed è quindi mio diritto sia denunciarla che combatterla. E se questa mancanza di anticorpi legalitari deriva anche e soprattutto dall'ideologia del suprematismo etnico, io ho il diritto di dirlo - è la stessa costituzione che tutela le minoranze, a garantirmelo - e nessuno può tapparmi la bocca. E per fortuna, il controllo di questo diritto - ovvero, l'autorità di tapparmi o meno la bocca -, non sta in capo a chi le mie analisi proprio non le sopporta (e mi stupirei del contrario, vista la rispettiva "Weltanschauung") e, se potesse farlo senza rovinare la propria falsa immagine di persona aperta e tollerante, da qui mi spedirebbe fuori a calci nel, con pardon, "culo". Così è più chiaro per lei?
PS
Le sue scuse non sono accettate per i motivi di cui sopra.
Antwort auf Visto che non l'ha capito in… von Luca Marcon
Complimenti! Lei inquina il…
Complimenti!
Lei inquina il suo stesso articolo con commenti non pertinenti.
Gratulation an L.Marcon…
Gratulation an L.Marcon...das Drama, welches er rund um die Person Ch. Franceschini/salto.bz und befangenem Journalismus inszeniert, ist ebenso hoch im Kurs (Klick) wie sein sonstiges Steckenpferd.
Ed ecco un altro commento…
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Zitat: “... da me sollevato …
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Die Pflicht zur Distanz …
Die Pflicht zur Distanz
(Leitartikel)
Warum sollten wir den einen Machtblock kritisieren und den anderen verschonen?
Die Ermittlungen im Fall Hager-Benko treffen auch die Medien. Haben sie immer den nötigen Abstand zu Macht und Reichtum gewahrt?
Die Ermittlungen zu Heinz Peter Hager und René Benko stellen auch die Medien vor grundsätzliche Überlegungen. Inwieweit gehören auch sie zum „chronischen Filz“, wie der freie Abgeordnete Andreas Leiter Reber die Vermischungen zwischen Politik, Wirtschaft und Gesellschaft in seiner Rede zum Landeshaushalt nannte?
Tatsächlich muss man sagen, dass im Fall Hager-Benko, wie auch immer die Ermittlungen ausgehen, einige Medien die Abstände nicht gewahrt haben. Es ist nicht leicht, sich dem Charisma mächtiger und reicher Männer zu entziehen, schon gar nicht in diesem engen Land. Du läufst den Leuten, über die du schreibst, ja ständig über den Weg, oft sind sie schnell beim Du, selbst bei Gegenwehr. Und Journalisten haben wie viele Menschen eine Schwäche: Auch sie wollen gemocht werden, auch und besonders von denen, die viel zu sagen haben.
In dieser Ausgabe bringen wir eine Titelgeschichte zum Thema Medien und Macht und ein Interview mit dem Investigativjournalisten Christoph Franceschini über seine Beziehung zu Heinz Peter Hager – ihr Naheverhältnis ist ein Kontinuum im Ermittlungsbericht der Staatsanwaltschaft von Trient im Fall Hager-Benko. Wie nah darf ein Journalist der Macht kommen?
In Südtirol kommt man ihr oft sehr nahe. Aber Macht und Reichtum sind Versuchungen, denen Journalist:innen widerstehen müssen. Es geht hier nicht um Straftaten, sondern um Anziehungskraft und die Macht von Männern (meistens sind es Männer), die sie gewinnbringend einzusetzen versuchen, wie Heinz Peter Hager. Mal charmant, mal anders.
ff hat in den vergangenen Jahren Abstand gehalten. Beleg dafür ist unsere Berichterstattung (so viel Selbstlob muss sein, weil in der Öffentlichkeit immer von „Die Medien“ die Rede ist): Unser Kollege Norbert Dall’Ò hat vor zwei Jahren die Geschäfte von Hager in Oberitalien aufgedeckt. Beleg dafür ist auch unsere Berichterstattung 2022 über die Spenden an die SVP anlässlich der Landtagswahlen 2018. Hager, einer der Spender, war erbost. Wir wurden beschuldigt, Teil eines Komplotts zu sein. Wir fanden: Diese Liste gehört an die Öffentlichkeit, egal, wer darin auftaucht und wen sie betrifft.
Wir behandeln alle gleich: Das ist unser Motto. Äquidistanz ist die Grundlage journalistischer Arbeit, neben Unabhängigkeit und der Pflicht, beide Seiten zu hören. Auch wenn es manchmal für die Geschichte besser wäre, nur eine Seite zu hören: Dann kann die These steiler sein, die Story knackiger.
Journalisten haben keine Mission. Die Devise kann nicht sein: Die einen sind immer gut, die anderen immer böse – und entsprechend fällt dann die Berichterstattung aus. Warum sollten wir den einen Machtblock kritisieren und den anderen verschonen?
Wie lässt sich kritischer Journalismus in Südtirol machen, haben wir für die Titelgeschichte in diesem Heft unter anderem auch Hans Karl Peterlini, den ehemaligen Chefredakteur der ff, gefragt. Er schreibt: „Es erfordert die Bereitschaft, unbeliebt zu bleiben, nicht dazuzugehören, sich herauszuhalten, Freundschaften auch zu enttäuschen – das ist nicht leicht und auch nicht zu 100 Prozent möglich, aber trotzdem nötig.“
Qui il link al pezzo:
https://www.ff-bz.com/leitartikel/2024-51/pflicht-zur-distanz.html
,,Und Journalisten haben wie…
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NB Direi piuttosto che…
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Antwort auf NB Direi piuttosto che… von Luca Marcon
Wo lesen Sie im Kommentar…
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Antwort auf Wo lesen Sie im Kommentar… von Manfred Gasser
Quando è troppo è troppo,…
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Leggo su ff che Christoph…
Leggo su ff che Christoph Franceschini e salto hanno risolto a titolo definitivo il rapporto: il CdA conferma, smentisce o tace?
Erlauben Sie mir eine Frage…
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Ehi, SMC: a proposito di …
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