Che ci sia necessità di cambiare il sistema non è in discussione. Che questo metodo avrà come risultato di aiutare gli sconfitti suscita forti dubbi.
Il commercio internazionale è (era) regolato da una serie quasi infinita di accordi bilaterali, multilaterali, e di trattati di libero scambio che formano quello che gli economisti amano definire un piatto di spaghetti, interconnessi fra loro in modo disordinato e confuso che ha creato paesi vincitori e sconfitti assoluti e relativi - tra i vincitori assoluti la Cina e gran parte della sua popolazione uscita dalla povertà, tra gli sconfitti quella parte della popolazione americana che ha visto posti di lavoro sparire verso l’Asia o il Messico. Che ci sia necessità di cambiare il sistema non è in discussione. Che questo metodo avrà come risultato di aiutare gli sconfitti suscita forti dubbi. Alcuni di loro erano presenti allo show della Casa Bianca, operai che dal palco ringraziano Trump per la riapertura promessa delle loro fabbriche. Una scommessa tutta da verificare, sia per i costi esorbitanti che riportare la produzione negli Stati Uniti comporterebbe e i tempi molto lunghi per farlo, sia perché un presidente vendicativo ed erratico come Trump non agevola la scelta di investire negli USA. La sua base elettorale, che aspetta ancora una riduzione dell’inflazione, si è vista servire un aumento dei prezzi che, grazie a queste tariffe, arriverà per molti prodotti - alcuni dei quali di facile rinuncia, altri molto più complicati da sostituire. Come e quando la realtà avrà un impatto sulla popolarità di Trump resta da vedere.
Intanto, prima dell’annuncio sui dazi, la notizia eclatante del 2 aprile era che, nonostante i 25 milioni di dollari che Elon Musk ha speso per sostenere il candidato repubblicano, è stata la candidata democratica a vincere un seggio alla corte costituzionale del Wisconsin.
Non sono solo le Tesla a piacere sempre meno agli elettori - anche smantellare lo stato di diritto, i diritti civili e posti di lavoro del governo federale sembra non rientrare tra le loro priorità. Vedremo se le promesse non mantenute sull’economia piaceranno ancora di meno.