Chronik | L'inchiesta

Milano-Cortina, i pm contro il governo

La procura archivia l'inchiesta per corruzione con 7 indagati ma solleva la questione di incostituzionalità sul decreto Salva Olimpiadi che ha reso "privata" la Fondazione a cui aderiscono solo enti pubblici. "Impossibile indagare".
Benno Simma, Simmantics, Cortina
Foto: Benno Simma
  • Un’archiviazione con il “veleno nella coda”. La Procura di Milano ha chiesto di non procedere nell’inchiesta che riguarda la Fondazione Milano–Cortina ma nella richiesta al gip solleva la questione di incostituzionalità della norma ad hoc del governo ribattezzata “Salva-Olimpiadi”. Col decreto di giugno convertito in legge che ha ribadito la qualificazione di ente di diritto privato della Fondazione Milano-Cortina 2026 da parte del governo c'è stata una "indebita ingerenza" con "ripercussioni dirette sull'attività investigativa". La mossa dell’esecutivo Meloni, dopo che erano venute a galla con le perquisizioni di poche settimane prima ipotesi di appalti truccati avrebbero di fatto bloccato le indagini. 

    La questione emerge dalla mossa compiuta da Tiziana Siciliano, procuratrice aggiunta con delega per i reati contro la pubblica amministrazione, e dai suoi colleghi che nel chiedere l’archiviazione che la natura privatistica avvalorata dal governo Meloni nel giugno 2024 sottolineano come l’indagine preliminare sarebbe destinata a non avere sbocchi. “Al massimo potrebbe essere contestata una corruzione tra privati”. Ma visto che si tratta di un ente creato da soggetti pubblici (governo, Regioni Lombardia e Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano) e con capitale pubblico, i pm chiedono al gip di sottoporre la questione alla Consulta, nell’ipotesi che il pronunciamento governativo sia incostituzionale.  

    La misura ad hoc ha impedito "non solo un'attività di intercettazione telefonica, ritenuta necessaria" anche dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf per acquisire altri riscontri su un secondo presunto appalto pilotato, ma pure "la possibilità di richiedere un sequestro preventivo" del "profitto di reato di entrambi i reati di turbativa d'asta, con correlativo danno" per la Fondazione. Per un totale finora quantificato in oltre 4 milioni di euro. Per questo, se la gip non riterrà di far sciogliere alla Corte costituzionale quel nodo giuridico di cui si parla da tempo, potrà pure procedere, così chiedono i pm, con l'archiviazione per i 7 indagati "perché il fatto non è previsto dalla legge come reato". Quel decreto, infatti, "preclude il riconoscimento della qualifica pubblicistica" degli "indagati che operavano in Fondazione" e così non si possono contestare reati contro la pubblica amministrazione, come la turbativa d'asta.

    Già l’anno scorso la Procura definì “l’interpretazione autentica” votata a Palazzo Chigi “un intervento a gamba tesa in un’inchiesta in corso”, perché impedirebbe di proseguire nell’accertamento dei fatti e nella presunta violazione di norme del codice penale. 

    All’inizio dell’anno è intervenuto un parere di Anac che ha depositato una motivazione sostenendo che la Fondazione, nonostante il parere del governo, “appare configurabile come organismo di diritto pubblico”.

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Profil für Benutzer Josef Fulterer
Josef Fulterer Do., 17.04.2025 - 06:10

"Bei OLYMPIADEN setzt auch bei sonst recht vernünftigen Politikern der Verstand total aus!"
Der vorherige Ausrichter muss übertroffen werden + "auch wenn die Anlagen wie Blei die zukünftigen Gemeinde-Bilanzen stören oder nach der Veranstaltung sogleich verrotten!"
"Auch wenn man das Geld den eigenen Bürgern vom Teller sparen muss, ganz gleich wie beim Besuch des reichen Erb-Onkels von dem man erhofft, bei dem man wenistens die Hoffnung hat, dass er sein Testament sehr -r i c h t i g- abfassen wird!"

Do., 17.04.2025 - 06:10 Permalink