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(L)ex Upim?

Con la “Wohnbaureform” si estende il bonus cubatura agli alberghi nei centri storici – a scapito delle abitazioni e senza porre limiti ai posti letto. A vantaggio di chi?
Ex Upim
Foto: SALTO
  • Finisce nel mirino dell’opposizione la modifica alla Legge provinciale Territorio e paesaggio (n. 9/2018), frutto di un emendamento sostitutivo all’articolo 18 della “riforma abitare” (Wohnbaureform) appena approvata dal Consiglio provinciale. L’emendamento “last minute” porta la firma del capogruppo SVP Harald Stauder e, grazie alla sua approvazione, consentirà nei centri storici di estendere il “bonus energia” – ovvero il bonus cubatura – anche alle strutture alberghiere ma a discapito di nuove abitazioni per i residenti. L’intervento “mira a rafforzare ulteriormente i centri storici, garantendo lo sviluppo dell’attività alberghiera e della ristorazione in caso di miglioramento degli standard CasaClima”, come sostiene Stauder, oppure finirà solo per agevolare alcune operazioni immobiliari già esistenti? Di questo è infatti convinta la consigliera provinciale dei Verdi Madeleine Rohrer, che in un’interrogazione chiede delucidazioni alla Giunta provinciale sull’iter e le ragioni che hanno portato all’approvazione della nuova norma.

  • Il capogruppo SVP, Harald Stauder: dal 2010 al 2023 è stato sindaco di Lana. Foto: Seehauserfoto
  • Con questa modifica, nei cosiddetti “historische Ortskerne” (zona A) decade il vincolo – previsto dall’articolo 21 della legge Territorio e paesaggio – che obbligava a destinare a nuove abitazioni convenzionate per residenti la cubatura ottenuta usufruendo degli incentivi per il risanamento energetico d’un edificio, che sia residenziale o con uffici. Il volume edilizio aggiuntivo ottenuto tramite il bonus – fino al 20% della cubatura esistente – potrà dunque essere utilizzato per un ristorante o un’attività ricettiva anche nei comuni con esigenze abitative (come ad esempio nelle città di Bolzano, Merano, Bressanone, Laives e Vipiteno, i comuni gardenesi e dell’Alta Badia, nonché Appiano, Caldaro, Scena, Lana, Marlengo e Tirolo). Inoltre, sempre nei centri storici e in zone di recupero, il limite massimo per i letti per turisti (il cosiddetto “Bettenstopp”) non vale per esercizi nuovi o esistenti: a stabilirlo fu un decreto firmato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher (SVP) nel settembre 2022.

  • La consigliera provinciale Madeleine Rohrer (Verdi): "Se abbiamo un fabbisogno abitativo, non dovremmo fare di tutto per soddisfarlo?". Foto: Seehauserfoto
  • “È un caso esemplare di come le lobby riescano a piazzare i loro interessi. Sarà possibile creare nuovi posti letto per turisti sotto i portici a Bolzano, Merano o Bressanone, senza dover rispettare il tetto massimo dei letti. Se abbiamo un fabbisogno abitativo, non dovremmo fare di tutto per soddisfarlo?” commenta la verde Rohrer. La consigliera provinciale, nella sua interrogazione, chiede per quale ragione non sia stata la Giunta stessa a proporre all’interno della legge “riforma abitare” l’utilizzo del bonus cubatura in zona A per alberghi – anziché con un emendamento del capogruppo SVP – e perché nel 2022 la Giunta abbia introdotto una deroga al tetto massimo dei letti che riguarda esclusivamente gli alberghi nelle zone storiche. Infine, “di quali progetti che potrebbero approfittare della recente modifica della legge Territorio e paesaggio la Giunta è a conoscenza?”.

  • Il “Motel One” di Hager e Pichler

    Stando all’interrogazione dei Verdi, un progetto che potrebbe beneficiare della nuova norma è il Piano di recupero “Zona Residenziale A2 - Comparto Ex Upimin via della Posta nel centro storico di Bolzano, approvato dalla Giunta comunale del capoluogo a fine 2021. Si tratta dell’operazione “Motel One”, albergo low-cost di 190 letti promosso dalla società Palais Kaiserkrone che fa capo all’ad del gruppo Alimco Robert Pichler (tra i finanziatori della SVP) e al commercialista bolzanino Heinz Peter Hager coinvolto nell’inchiesta Romeo: un progetto di riqualificazione dell'intero isolato presso il “grande magazzino” abbandonato dell'Upim, affidato agli architetti Andrea Saccani e Michele Stramandinoli.

  • L'immobiliarista Heinz Peter Hager: già plenipotenziario di René Benko a Bolzano e fautore del Waltherpark. Foto: Seehauserfoto
  • “L’obiettivo principale – così recitava la delibera adottata in municipio a Bolzano – è di rendere possibile una completa ristrutturazione e riqualificazione energetica. La nuova volumetria risulta in parte dal Bonus CasaClima”. Il piano di recupero non prevede vincoli per le destinazioni d’uso, mentre la cubatura massima – si legge nel testo in tedesco del Piano – “corrisponde alla cubatura esistente” ma “potrà essere aumentata secondo le norme vigenti in materia di miglioramento energetico ovvero con l’entrata in vigore di nuove normative e/o regolamenti di esecuzione della Provincia o del Comune legate al risparmio energetico” (curiosamente, nel testo italiano non è stato tradotta la parola “erhöht”, “aumentata”).

  • Varianti in corso d'opera

    A proposito di nuove normative, non è infatti la prima volta che la Provincia mette mano al bonus destinato al risanamento energetico di edifici in “zona mista”. La legge Territorio e paesaggio era infatti già stata modificata nell’agosto 2022. Se inizialmente la cubatura preesistente oggetto del “bonus energia” doveva essere per oltre il 50% a uso abitativo, la legge provinciale n. 10/2022 ha ampliato l’applicazione del bonus cubatura ai fabbricati con altra destinazione d’uso: attività di servizio, di commercio al dettaglio o per specifiche attività artigianali”. La legge fu varata pochi mesi dopo l’approvazione del Piano di recupero dell’ex Upim, che senza quella modifica avrebbe rischiato di restare per sempre lettera morta.

  • Il Piano di recupero dell'Ex Upim a Bolzano: al centro si riconosce l'area destinata all'hotel. Foto: Comune di Bolzano
  • L’emendamento Stauder aggiunge così un altro tassello alla serie di aggiornamenti legislativi che si trascinano dal 2022, ampliando ancora una volta le possibili applicazioni del bonus cubatura. E pare non sia finita qui. “Riguardo a quest’articolo, il Consiglio dei Comuni ha addirittura chiesto, nel suo parere, che anche nelle altre zone edificabili non si sia obbligati a utilizzare il bonus cubatura solo per abitazioni per residenti”, sottolinea nella sua relazione di minoranza Madeleine Rohrer, che conclude: “Non sembra esserci consenso sulla reale portata della carenza di alloggi in Alto Adige”.

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Salto User
evikeifl Sa., 14.06.2025 - 17:53

Es geht weiter, wie gehabt! Die Seilschaften sind dieselben geblieben, sitzen jetzt halt auf anderen Sesseln. Der Erfolg gibt ihnen recht.

Sa., 14.06.2025 - 17:53 Permalink