Bandiera, Salvadori cita Goebbels

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Prima è stata oggetto di vandalismo, poi è stata rubata e, infine, la bandiera arcobaleno issata al NOI Techpark di Bolzano finisce al centro di una nuova polemica. Questa volta è il consigliere comunale nonché vicecapogruppo di Fratelli d'Italia a Bolzano, Diego Salvadori, a lanciare un messaggio su Facebook – citando il Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels.
Se da una parte il NOI aveva fatto sapere che il sostegno all’iniziativa di esporre la bandiera arcobaleno per il mese del Pride “rientra semplicemente nell’ambito dei comuni valori europei, cui il parco scientifico e tecnologico si ispira”, dall'altra il consigliere di Fratelli d'Italia accusa l'ente di "trasformare uno spazio neutrale in uno ideologicamente connotato". Nella grafica pubblicata sui social, Salvadori ha inserito la citazione (non certa) attribuita a Goebbels: "La bandiera non segue il popolo, è il popolo che deve seguire la bandiera".
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"Quando un ente pubblico decide di esporre un simbolo che è associato a specifiche battaglie politiche - scrive Salvadori su Facebook -, trasforma uno spazio neutrale in uno spazio ideologicamente connotato. La bandiera arcobaleno, infatti, è un simbolo di movimenti e agende politiche che toccano temi educativi, sociali e culturali divisivi quanto inaccettabili". Salvadori, d'altra parte, non è nuovo a questo genere attacchi.
A mettere like con il proprio profilo Facebook anche il Vicepresidente della Provincia (sempre di Fratelli d'Italia) Marco Galateo, che già aveva criticato la scelta di Palazzo Widmann di esporre la bandiera arcobaleno in sala stampa.
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Il sindaco: "Nazifascismo fuori dalle istituzioni"
Sentito da SALTO, il Sindaco di Bolzano Claudio Corrarati, ha affermato: "Ho chiesto al capogruppo di Fratelli d’Italia di togliere immediatamente il post che ricorda il terzo Reich e convocherò urgentemente Salvadori direttamente nell’ufficio del sindaco la settimana prossima".
Secondo il Sindaco, "chi ricopre ruoli istituzionali all'interno del Comune e soprattutto nella sala consigliare deve saper tenere un linguaggio e una attenzione al rispetto generale senza richiamare periodi che sono fuori dalla storia e che sono stati messi al bando oramai da tempo. Per cui, fascismo e nazismo non devono entrare in posti di persone che ricoprono ruoli istituzionali".
"Mi sono reso conto che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi"
Dopo le parole del sindaco, il post di Salvadori – pubblicato in mattinata – è stato rimosso intorno alle 12:30. Nel primo pomeriggio è giunta alla stampa anche una nota da parte del consigliere Salvadori che ribadisce l'opposizione alla bandiera in quanto ideologicamente schierata ma tiene precisare che "ripudio nel modo più assoluto qualsiasi tipo di regime totalitario". "Le atrocità del nazismo - scrive Salvadori - sono quanto di più tremendo l'uomo possa immaginare e ancora oggi è giusto farne memoria affinché non si commettano gli stessi errori del passato. Mi batto quotidianamente per la tutela dei diritti di tutte le persone, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di orientamento sessuale. Sono altresì contrario all'esposizione nei luoghi istituzionali di bandiere che rappresentano specifiche battaglie politiche. Il rischio è quello di trasformare uno spazio neutrale in uno spazio ideologicamente schierato. Mi sono reso conto comunque che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso nella sua sensibilità".
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I Verdi: "Apologia del nazismo"
Immediata la reazione dei Verdi di Bolzano, che condannano duramente il post di Salvadori. "Riporta una frase di Joseph Goebbels, gerarca nazista e ministro della propaganda del Terzo Reich. È un gesto gravissimo e inaccettabile, che va oltre la semplice provocazione: è una forma di apologia del nazismo che offende la memoria delle vittime e i valori fondamentali della nostra democrazia", scrive la neoconsigliera comunale Cornelia Brugger a nome dei Verdi. "In un momento in cui crescono intolleranza e revisionismi pericolosi, riteniamo doveroso ribadire con forza: il fascismo e il nazismo non sono opinioni, ma crimini. Chiedo - continua Brugger - che il sindaco Corrarati prenda i necessari provvedimenti e che lui e la sua giunta si esprimano chiaramente su quanto accaduto. Chi rappresenta la cittadinanza ha il dovere di difendere la Costituzione e i principi antifascisti su cui si fonda la nostra Repubblica".
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Anche Bianchi e Zanin prendono le distanze
"È intollerabile una dichiarazione del genere - citando Goebbels. Ma dove siamo?", scrive invece l'esponente SVP e assessore provinciale Philipp Achammer. Segue il collega di Forza Italia, Christian Bianchi, che dice: "Nel linguaggio e nei comportamenti tali affermazioni sono inaccettabili e lesive per l’intera coalizione, e Forza Italia, anche a nome dei propri consiglieri comunali, non accetta tale bassezza culturale".
"Chiediamo con fermezza che il partito prenda provvedimenti. Pensare di 'giocare' con riferimenti a gerarchi nazisti è qualcosa che ci fa rabbrividire. Non può e non deve trovare spazio nel dibattito politico, né nella comunicazione di chi rappresenta le istituzioni", si legge invece nella nota di Roberto Zanin, presidente de La Civica per Bolzano.
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"Il Presidente della Provincia smetta di tollerare le provocazioni da parte del suo vice"
"Il Consigliere comunale Salvadori - scrive in una nota Carlo Bettio, segretario del Partito Democratico dell'Alto Adige - è indegno di ricoprire la carica istituzionale a cui è stato eletto. Disonora la Costituzione violando l'articolo 54 della stessa e sconfessando i principi di uguaglianza, non discriminazione e libertà. Gravissimo che il vicepresidente della Giunta Provinciale abbia espresso approvazione per il post. Il Partito Democratico dell'Alto Adige ne chiede le dimissioni. Il Presidente della Provincia smetta di tollerare le provocazioni da parte del suo vice. Sui diritti delle persone si fonda la convivenza civile di una comunità, nessuno spazio a chi vuole ridurre libertà e democrazia".
In merito al proprio like, il Vicepresidente Galateo ha fatto sapere che si tratta di "un refuso tecnico, sicuramente non voluto e non condiviso".
Cosa ne pensa la Presidente Meloni?
Sul "mi piace" di Galateo è intervenuta anche la senatrice SVP Julia Unterberger: "Cosa ne pensano di tutto questo i vertici nazionali di Fratelli d’Italia? Cosa ne pensa - si chiede la senatrice - la Presidente Meloni?”
Articolo in aggiornamento
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Und die Bozner SVP???? Und ihre Gemeinderatsfraktion? Und der Stadtobmann? Schweigen und aussitzen? Wie hält man das aus, mit solchen Scheußalen in einer Mehrheit zu sitzen ? Gibt er denn überhaupt keine Scham- und Schmerzgrenze mehr? Wehret den Anfängen? Von wegen! Wir sind längst mitten drin!
Antwort auf Und die Bozner SVP???? Und… von evikeifl
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"Gibt es denn überhaupt keine Scham- und Schmerzgrenze mehr?"
Nein.
Antwort auf Und die Bozner SVP???? Und… von evikeifl
Mich wundert bald nichts…
Mich wundert bald nichts mehr und passieren wird auch nix!!! Und Galateo hat sich beim Liken sowieso nur vertippt, der Arme …