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Bandiera, Salvadori cita Goebbels

Diego Salvadori, vicecapogruppo comunale di Fratelli d'Italia, cita il gerarca nazista per criticare la bandiera arcobaleno issata dal NOI Techpark – e il vicepresidente Galateo mette like. Il sindaco Corrarati: "Lo convocherò". Achammer: "Intollerabile".
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Foto: Noi Techpark
  • Prima è stata oggetto di vandalismo, poi è stata rubata e, infine, la bandiera arcobaleno issata al NOI Techpark di Bolzano finisce al centro di una nuova polemica. Questa volta è il consigliere comunale nonché vicecapogruppo di Fratelli d'Italia a Bolzano, Diego Salvadori, a lanciare un messaggio su Facebook – citando il Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels.

    Se da una parte il NOI aveva fatto sapere che il sostegno all’iniziativa di esporre la bandiera arcobaleno per il mese del Pride “rientra semplicemente nell’ambito dei comuni valori europei, cui il parco scientifico e tecnologico si ispira”, dall'altra il consigliere di Fratelli d'Italia accusa l'ente di "trasformare uno spazio neutrale in uno ideologicamente connotato". Nella grafica pubblicata sui social, Salvadori ha inserito la citazione (non certa) attribuita a Goebbels: "La bandiera non segue il popolo, è il popolo che deve seguire la bandiera".

  • Il post di Salvadori: il vicepresidente della Provincia, Marco Galato, mette like. Foto: Facebook
  • "Quando un ente pubblico decide di esporre un simbolo che è associato a specifiche battaglie politiche - scrive Salvadori su Facebook -, trasforma uno spazio neutrale in uno spazio ideologicamente connotato. La bandiera arcobaleno, infatti, è un simbolo di movimenti e agende politiche che toccano temi educativi, sociali e culturali divisivi quanto inaccettabili". Salvadori, d'altra parte, non è nuovo a questo genere attacchi.

    A mettere like con il proprio profilo Facebook anche il Vicepresidente della Provincia (sempre di Fratelli d'Italia) Marco Galateo, che già aveva criticato la scelta di Palazzo Widmann di esporre la bandiera arcobaleno in sala stampa.

  • Il sindaco: "Nazifascismo fuori dalle istituzioni"

    Sentito da SALTO, il Sindaco di Bolzano Claudio Corrarati, ha affermato: "Ho chiesto al capogruppo di Fratelli d’Italia di togliere immediatamente il post che ricorda il terzo Reich e convocherò urgentemente Salvadori direttamente nell’ufficio del sindaco la settimana prossima". 

    Secondo il Sindaco, "chi ricopre ruoli istituzionali all'interno del Comune e soprattutto nella sala consigliare deve saper tenere un linguaggio e una attenzione al rispetto generale senza richiamare periodi che sono fuori dalla storia e che sono stati messi al bando oramai da tempo. Per cui, fascismo e nazismo non devono entrare in posti di persone che ricoprono ruoli istituzionali".

     

    "Mi sono reso conto che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi"

     

    Dopo le parole del sindaco, il post di Salvadori – pubblicato in mattinata – è stato rimosso intorno alle 12:30. Nel primo pomeriggio è giunta alla stampa anche una nota da parte del consigliere Salvadori che ribadisce l'opposizione alla bandiera in quanto ideologicamente schierata ma tiene precisare che "ripudio nel modo più assoluto qualsiasi tipo di regime totalitario". "Le atrocità del nazismo - scrive Salvadori - sono quanto di più tremendo l'uomo possa immaginare e ancora oggi è giusto farne memoria affinché non si commettano gli stessi errori del passato. Mi batto quotidianamente per la tutela dei diritti di tutte le persone, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di orientamento sessuale. Sono altresì contrario all'esposizione nei luoghi istituzionali di bandiere che rappresentano specifiche battaglie politiche. Il rischio è quello di trasformare uno spazio neutrale in uno spazio ideologicamente schierato. Mi sono reso conto comunque che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso nella sua sensibilità".

  • Claudio Corrarati: "Non si richiamino periodi fuori dalla storia e che sono stati messi al bando oramai da tempo". Foto: Seehauserfoto
  • I Verdi: "Apologia del nazismo"

    Immediata la reazione dei Verdi di Bolzano, che condannano duramente il post di Salvadori. "Riporta una frase di Joseph Goebbels, gerarca nazista e ministro della propaganda del Terzo Reich. È un gesto gravissimo e inaccettabile, che va oltre la semplice provocazione: è una forma di apologia del nazismo che offende la memoria delle vittime e i valori fondamentali della nostra democrazia", scrive la neoconsigliera comunale Cornelia Brugger a nome dei Verdi. "In un momento in cui crescono intolleranza e revisionismi pericolosi, riteniamo doveroso ribadire con forza: il fascismo e il nazismo non sono opinioni, ma crimini. Chiedo - continua Brugger - che il sindaco Corrarati prenda i necessari provvedimenti e che lui e la sua giunta si esprimano chiaramente su quanto accaduto. Chi rappresenta la cittadinanza ha il dovere di difendere la Costituzione e i principi antifascisti su cui si fonda la nostra Repubblica".

  • Anche Bianchi e Zanin prendono le distanze

    "È intollerabile una dichiarazione del genere - citando Goebbels. Ma dove siamo?", scrive invece l'esponente SVP e assessore provinciale Philipp Achammer. Segue il collega di Forza Italia, Christian Bianchi, che dice: "Nel linguaggio e nei comportamenti tali affermazioni sono inaccettabili e lesive per l’intera coalizione, e Forza Italia, anche a nome dei propri consiglieri comunali, non accetta tale bassezza culturale".

    "Chiediamo con fermezza che il partito prenda provvedimenti. Pensare di 'giocare' con riferimenti a gerarchi nazisti è qualcosa che ci fa rabbrividire. Non può e non deve trovare spazio nel dibattito politico, né nella comunicazione di chi rappresenta le istituzioni", si legge invece nella nota di Roberto Zanin, presidente de La Civica per Bolzano.

     

  • "Il Presidente della Provincia smetta di tollerare le provocazioni da parte del suo vice"

     

    "Il Consigliere comunale Salvadori - scrive in una nota Carlo Bettio, segretario del Partito Democratico dell'Alto Adige - è indegno di ricoprire la carica istituzionale a cui è stato eletto. Disonora la Costituzione violando l'articolo 54 della stessa e sconfessando i principi di uguaglianza, non discriminazione e libertà. Gravissimo che il vicepresidente della Giunta Provinciale abbia espresso approvazione per il post. Il Partito Democratico dell'Alto Adige ne chiede le dimissioni. Il Presidente della Provincia smetta di tollerare le provocazioni da parte del suo vice. Sui diritti delle persone si fonda la convivenza civile di una comunità, nessuno spazio a chi vuole ridurre libertà e democrazia".

    In merito al proprio like, il Vicepresidente Galateo ha fatto sapere che si tratta di "un refuso tecnico, sicuramente non voluto e non condiviso".

     

    Cosa ne pensa la Presidente Meloni?

     

    Sul "mi piace" di Galateo è intervenuta anche la senatrice SVP Julia Unterberger: "Cosa ne pensano di tutto questo i vertici nazionali di Fratelli d’Italia? Cosa ne pensa - si chiede la senatrice - la Presidente Meloni?”
     

    Articolo in aggiornamento 

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evikeifl Fr., 20.06.2025 - 13:28

Und die Bozner SVP???? Und ihre Gemeinderatsfraktion? Und der Stadtobmann? Schweigen und aussitzen? Wie hält man das aus, mit solchen Scheußalen in einer Mehrheit zu sitzen ? Gibt er denn überhaupt keine Scham- und Schmerzgrenze mehr? Wehret den Anfängen? Von wegen! Wir sind längst mitten drin!

Fr., 20.06.2025 - 13:28 Permalink
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Manfred Klotz Sa., 21.06.2025 - 07:01

"Mi batto quotidianamente per la tutela dei diritti di tutte le persone, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di orientamento sessuale" und dann lehnt er die Regenbogenfahne ab, weil sie "politisch aufgeladen" ist. Manchmal ist es tatsächlich besser zu schweigen und als Narr scheinen, als sich zu äußern und jeden Zweifel zu beseitigen, wie ein Abraham Lincoln zugeschriebenes Zitat pointiert ausdrückt.
Salvadoris Rechtfertigungsversuch erinnert stark an die Aussage von Metusalix in einem der Asterix-Bände: "Ich habe nichts gegen Ausländer, aber diese Ausländer sind nicht von hier".

Sa., 21.06.2025 - 07:01 Permalink
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Oliver Hopfgartner Sa., 21.06.2025 - 08:38

Antwort auf von Manfred Klotz

Ich denke eher, dass es besser wäre zu schweigen, wenn man sich nicht präzise genug ausdrücken kann.

Man könnte natürlich kritisieren, dass diese Flagge auch Problematiken hat. Wenn man das aber mit einem Nazivergleich macht, ist das einfach daneben und zum Scheitern verurteilt.

Die sogenannte Pride-Flagge und der "Stolzmonat" an sich werden aus meiner Sicht nicht eindeutig interpretiert und dadurch entsteht Friktion.

Dieses Jahr häufen sich die Skandale um den Stolzmonat, daher plädiere ich dafür, sich für nächstes Jahr zu überlegen, wie man den Stolzmonat adaptieren könnte, sodass er stärker für Integration steht, anstatt so wie jetzt eine Art Kulturkampf auszulösen.

Sa., 21.06.2025 - 08:38 Permalink
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Manfred Klotz Sa., 21.06.2025 - 10:57

Antwort auf von Oliver Hopfgartner

Es ist nicht so, dass die Regenbogenfahne und für was sie steht nicht richtig interpretiert werden. Diejenigen, die sie verdammen - und das ist das ganze scharf rechte Universum - beschäftigen sich erst gar nicht mit den Inhalten dieses farbigen Symbols. Das ist ja das Grundproblem. Das Grundproblem wiederum ist eine Folge fehlender Bildung.

Sa., 21.06.2025 - 10:57 Permalink
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Oliver Hopfgartner So., 22.06.2025 - 09:15

Antwort auf von Manfred Klotz

Das sind doch Ausflüchte. Du wirst schon recht haben, wenn du sagst, dass es einige Leute gibt, die einfach zu dumm sind, die "Botschaft" zu verstehen. Allerdings muss man auch sagen: Wenn ich eine Werbeagentur beauftragen würde, für XY zu werben und die Sache in eine falsche Richtung geht, nützt es am Ende nichts, wenn man die "Schuld" für das Scheitern auf die zu dumme Zielgruppe schiebt. Lösungsorientiert wäre es, die Kampagne anzupassen.

Ein weiterer wichtiger Punkt ist die Tatsache dass Symbole fast immer mehrschichtige Bedeutungen haben. Im Laufe der Zeit kann es auch zu einem Wandel der Bedeutung von Symbolen kommen. Das Pentagramm hat z.B. eigentlich nichts mit Satan/Lucifer zu tun und dennoch wird dieses Symbol damit in Verbindung gebracht. Ein weiteres Beispiel ist das "ok"-Zeichen, welches von manchen Leuten auch als rassistisches Symbol ("white power") gedeutet wird.
Auch das Hakenkreuz war mal ein Sonnensymbol und steht heute für ganz was Anderes. Das sind jetzt nur drei Beispiele, die zeigen sollen, dass die ursprüngliche Bedeutung eines Symbols nicht immer mit der aktuellen Wahrnehmung/Verwendung deckungsgleich sein muss.

Daher ist mein Zugang zu dem Thema: Wer für Toleranz werben will und die Beobachtung macht, dass eine der dazu angewendeten Strategien teilweise sogar das Gegenteil dessen erreicht, müsste sich normalerweise fragen, wie man die Botschaft besser vermitteln könnte.

Ich betone, dass ich diesen FdI-Typen nicht in Schutz nehmen möchte, sondern dass ich mich auf das Gesamtbild beziehe. Diesbezüglich ist die Entgleisung dieses Politikers ein Höhe- bzw. Tiefpunkt des von Skandalen geprägten PrideMonth 2025.

So., 22.06.2025 - 09:15 Permalink
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Manfred Klotz Mo., 23.06.2025 - 07:25

Antwort auf von Oliver Hopfgartner

Es sind keine Ausflüchte. Die Ablehnung gilt ja nicht dem Symbol, sondern dem Universum, das es symbolisiert. Und zwar deshalb, weil es immer noch zu viele Menschen gibt, die in Schablonen denken. Eben ein typischer Ansatz von Konservativen, da dieser Anssatz eine geringere intellektuelle Leistung erfordert. Das ist eben genau die wissenschaftliche Erklärung, weshalb zwischen geringerem IQ und konservativer Einstellung ein Zusammenhang besteht. Ein besseres Bildungsniveau bzw. Erziehung sind wie ein Training für die grauen Zellen, das eben zu höherer intellektueller Leistung führt. Das ist der einzig mögliche Weg, um dafür zu sorgen, dass Verbohrte sich einen weiteren Horizont erarbeiten.
Mit "Werbekampagnen" lässt sich da nicht gegensteuern. Es ist ja überhaupt traurig und bedenklich, wenn man für Toleranz "werben" muss und die tolerante Haltung nicht einfach eine logisch-natürliche ist. Die Entgleisung von Salvadori ist keine Folge des Pride Month. Dass du hier einen kausalen Zusammenhang zu schaffen versuchst, etwa in der Art "Wenn es den Pride Month nicht geben würde, hätte er sich nicht so geäußert", ist auch bedenklich. Die Aussage ist eine Folge seiner Einstellung. Anders gesagt, er hat diese Einstellung auch ohne Pride Month.

Mo., 23.06.2025 - 07:25 Permalink
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Oliver Hopfgartner Mo., 23.06.2025 - 07:56

Antwort auf von Manfred Klotz

Dein erster Absatz ist aus meiner Sicht ein Teil des Problems. Durch die Blume sagst du sinngemäß: "wer 'gegen' die Orideflagge ist, ist wenig intelligent und wenig gebildet"
Das Problem daran ist, dass es nicht konstruktiv ist. Ich hingegen würde qualifizierende Fragen stellen, warum bzw. was genau es ist, was jemanden stört.
1. löst das einen Denkprozess aus
2. führt es zu einer differenzierten Sichtweise beim Gefragten und beim Fragenden
3. gewinnt man Informationen, die man in künftige Kampagnen einfließen lassen kann.

Meinen bisherigen Erfahrungen nach, sind die meisten Kritiker dieser Flagge Kritiker spezifischer Aspekte und was den Lebensstil anderer Menschen angeht äußerst tolerante Menschen. Toleranter als manch andere Leute, die von sich selbst behaupten, für Toleranz einzutreten. Es ist zB nicht tolerant, Kritiker des PrideMonth pauschal als transphob, wenig intelligent und wenig gebildet abzukanzeln. Die Aktion PrideMonth zu kritisieren ist völlig legitim.
In meinem Umfeld habe ich vor allem drei Kritikpunkte gehört:
1. Verhältnismäßigkeit: Es gibt viel mehr Familien als LGBTQs, aber politisch und symbolisch wird für Familien viel weniger getan, im Gegenteil, regelmäßig erscheinen Artikel, die Kinder als Klimakiller abkanzeln, AdultsOnly-Betriebe boomen etc etc.
2. LGBT und Kinder: Ab einem gewissen Alter macht Aufklärung sicher Sinn, aber müssen wirklich DragQueens in Kindergärten Kinderbücher vorlesen, damit wir "beweisen" wie tolerant wir sind?
3. Toleranz wird mit Zustimmung verwechselt. Toleranz heißt: "auch wenn mir nicht gefällt was du tust, mir ist es egal, tu was du willst". Was im Rahmen des PrideMonths gefordert wird, geht immer wieder deutlich darüber hinaus. Man sieht es ja an der Debatte. Es reicht ja schon zu sagen, dass man den PrideMonth nicht gut findet, um aus einem gewissen Lager als transphob oder rechts bezeichnet zu werden. Diese Dialektik ist hochproblematisch und polemisiert/polarisiert die Thematik.

Mo., 23.06.2025 - 07:56 Permalink
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K V Mo., 23.06.2025 - 09:23

Antwort auf von Oliver Hopfgartner

Gerade in Ö werden Familien doch großzügig bezuschusst. 9.000 Euro an Beiträgen soll eine Großfamilie in Wien monatlich ohne Arbeit erhalten. Ein Randphänomen, so wie die Dragqueen im Kindergarten.
Ich kann auch keine politischen Agenden erkennen, die Kinder als Klimakiller abkanzeln oder ihnen den Zutritt in Hotels verbieten wollen.
Tatsächlich haben die finanziellen Förderungen für Familien stark zugenommen, auch wenn es noch Luft nach oben gibt, vor allem bei der Anerkennung der Erziehungsarbeit.
Du hackst auf Themen herum, die uns kein bisschen schaden und das Leben von Familien nicht schlechter machen. Für mich ist das nicht nachvollziehbar.

https://www.heute.at/s/grossfamilie-in-wien-bekommt-9000-euro-pro-monat…

Mo., 23.06.2025 - 09:23 Permalink
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Manfred Klotz Mo., 23.06.2025 - 17:27

Antwort auf von Oliver Hopfgartner

Und schon wieder nichts verstanden. Ich habe doch ausdrücklich geschrieben, dass es nicht um das Symbol geht, sondern um das Universum, das die Regenbogenflagge zusammenfassend symbolisiert. Was du tun würdest ist mir gelinde gesagt egal. Du versuchst irgendwo immer Verständnsi für Menschen aufzubringen, die eben überhaupt kein Verständnis für all das aufbringen, was nicht in ihr Weltbild passt. Dass das so ist wirst du hoffentlich nicht leugnen. Und weil es so ist, ist es auch offensichtlich, dass diese Menschen engstirnig sind. Engstirnigkeit, die sich eben in fehlender Toleranz äußert, ist IMMER ein Zeichen für einen engen Horizont. Weshalb findest du 90% derer, die in diesem Zusammenhang intolerant sind unter den Konservativen? Was schließt du daraus?
Wo du Toleranz ausmachst, wenn schon ein Stück bunter Stoff unerträglich wird, bleibt dein Geheimnis. Besonders, weil es gar nicht darum geht eine Denkweise oder einen Lebensstil übernehmen zu müssen, sondern ausschließlich darum, den anderen die eigene Denkweise NICHT aufzudrängen. Das ganze mutet so an wie eine Täter-Opfer-Umkehr. Das ist eigentlich nicht so schwer zu verstehen.
Der Rest deiner Einlassung, also die Behauptung, es würde für die Regenbogen-Community mehr getan, ist totaler Blödsinn. Genauso wie die Geschichte mit den Drag-Queens. Es ist ein scheußlicher Stil, Hyperbeln, die du selbst erfindest, als Beweismittel heranzuziehen.
Wie Nuhr sagen würde "Einfach mal die Fresse halten". Auch das ist ein Zeichen von Toleranz.

Mo., 23.06.2025 - 17:27 Permalink
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Oliver Hopfgartner Mo., 23.06.2025 - 21:10

Antwort auf von Manfred Klotz

Manfred, das sind keine "Hyperbeln, die ich selbst erfinde". Ich würde nie auf die Idee kommen, eine Kinderbuchlesung mit "Eric BigClit" zu erfinden, sondern solche Sachen werden mir im echten Leben präsentiert: https://www.zeit.de/gesellschaft/2023-06/alice-moe-kinder-lesung-fruehs…

Ich gebe dir recht, dass ich immer versuche, Verständnis für andere Positionen zu haben. Das liegt wohl an meinem Beruf. Was wäre ich für ein Arzt, wenn ich kein Verständnis für einen Diabetiker hätte, der immer wieder zur Mannerschnitte greift? Auch ein Herzinfarktpatient der es nicht schafft mit dem Rauchen aufzuhören sollte man mit Verständnis begegnen. Menschen sind keine Maschinen, die nach Algorithmen handeln. Ich versuche in erster Linie deswegen Verständnis für andere Positionen aufzubringen, weil das für mich ein wichtiger moralischer Wert ist. Ich habe auch Verständnis für einen Klimakleber, der Angst hat, dass er in der Klimakatastrophe stirbt. Für mich erklärt das, warum er sich so verhält. Das heißt aber nicht, dass ich das Verhalten deswegen gut heißen muss.
Bezogen auf den PrideMonth: Die Kritiker sind auf einem Spektrum angeordnet. Das eine Extrem dabei sind Leute wie dieser FdI-Politiker, wobei es sicher auch noch schlimmere Leute gibt. Die sind aber eine Minderheit. Die meisten Kritiker des PrideMonth haben recht konkrete Punkte, die sie kritisieren, wie z.B. die von mir Genannten. Weitere oft vorgebrachte Punkte sind eher religiös motiviert.
Konservative fordern außerdem häufig, dass geschlechtsangleichende Operationen wie kosmetische Operationen gehandhabt werden und Privatleistungen bleiben, außer es geht um medizinische Diagnosen wie Hermaphroditismus oÄ. Das ist für mich auch ein nachvollziehbarer Kritikpunkt, insbesondere wenn man sich anschaut, dass trotz geschlechtsangleichender OPs die Suizidrate sehr hoch bleibt. Insbesondere wenn man weiß, dass die Diagnosekriterien für Borderline-Persönlichkeitsstörung und Transidentität sich überlappen, stellt sich schon die Frage, ob nicht eine Psychotherapie oft die sinnvollere Investition wäre, wenn das Ziel ist, die Genderdysphorie und die damit einhergehende psychische Belastung mit allen weiteren damit verbundenen Risiken zu senken. Auch bei dieser Debatte sticht man schnell in ein Wespennest, was ich auch verstehe, weil es für Betroffene wie eine Kränkung oder Bagatallisierung wahrgenommen werden kann. Wir dürfen auch nicht vergessen, dass der Prozess der Geschlechtsangleichung ein medizinischer Goldesel ist, der gewisse Interessenskonflikte mit sich bringt. Für die Hormontherapie kann der Arzt laufend kassieren und mit relativ wenig Arbeit gutes Geld verdienen, auch die chirurgischen Eingriffe bringen viel Geld. Gutachten sind auch nicht billig.
Ich sage nicht, dass geschlechtsangleichende Intervention kategorisch schlecht sind. Es gibt genug Fälle, in denen die geschlechtsangleichende Operation der Gamechanger ist. Allerdings ist gerade bei so weitreichenden hormonellen und chirurgischen Eingriffen wichtig, dass man die Zielgruppe nach strikten Kriterien eingrenzt. Die hohen Suizidraten unter Umoperierten und die steigende Zahl an Transgender-Patienten, die sich danach wieder rückoperieren lassen zeigt auch irgendwie, dass da auch mit der Hoffnung der Betroffenen auf Besserung gespielt wird und manchmal zu großzügig oder zu früh in richtung Geschlechtsumwandlung therapiert wird. Wenn jemand z.B. eine Borderline-Persönlichkeitsstörung (auch da ist eine Identitätsstörung ein Diagnosekriterium) und fälschlicherweise als Transgender diagnostiziert, hormontherapiert und zigmal operiert wird, nur um dann zu merken, dass es ihm nicht besser, sondern vielleicht sogar schlechter geht, dann ist das eigentlich ein medizinischer Kunstfehler. Insofern ist es absurd, dass man Leuten, die genau davor warnen vorwirft, sie seien transphob. Das Gegenteil ist der Fall. Die Situation ist viel zu differenziert, als dass man alle Kritiker einfach nur als zu dumm und zu uninformiert bezeichnen könnte.

Mich stört am PrideMonth, dass er viel zu wenig konkret ist. Warum macht man nicht konkrete Diskriminierungen sichtbar? Das löst nämlich Empathie aus. Z.B. indem man über Kinder von Transgender-Eltern schreibt, bei denen in der Elternwhatsappgruppe geschrieben wird, dass niemand das Kind der Transgenderkinder einladen soll oder indem man auch andere konkrete, echte Fälle der Diskriminierung thematisiert? Damit würde man wesentlich mehr Solidarität mobilisieren und wesentlich weniger polarisieren/Ablehnung erzeugen als mit der Polemik über die Regenbogenfahne. So blöd muss man einmal sein, tausende Euri für einen PrideMonth auszugeben und am Ende damit zu erreichen, dass das Thema den Leuten mehr auf die Nerven geht als vorher.

Mo., 23.06.2025 - 21:10 Permalink
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Milo Tschurtsch Mo., 23.06.2025 - 13:44

Antwort auf von Manfred Klotz

Ich wiederhole mich ungern ( in diesem Fall kann man es aber nicht oft genug sagen), aber die intellektuellen Leistungen der sog. "Nichtkonservativen" also der "Weltoffenen"(Linken?) bzw. derer mit "hohem IQ" in einer nicht lange zurückliegenden Zeit, wo sie anstatt selber zu denken und zu hinterfragen sich staatshörig verhalten haben und selbst die dümmsten, evidenzlosen gegen Menschenwürde und gegen Menschenrechte und gegen jede Logik gerichteten Maßnahmen mitgetragen und verteidigt haben, ist beispiellos. Da lässt sich echt nicht mit "Werbekampagnen" gegensteuern.
Zum Thema: Ich weiß nicht warum die sog. LBGQ..........(die Liste wird immer länger) sich ständig mit Flaggen und Umzügen usw. in der Öffentlichkeit produzieren müssen. Sie sollen ihre Sexualität leben wie alle anderen auch, nämlich im Privatbereich und unter ihresgleichen. Wenn sie das machen, dann hat NIEMAND etwas dagegen und niemand stört sich daran.
Jedenfalls ist es nicht ein Zeichen von Logik, Intelligenz und folgerichtigem Denken , wenn man den Sternsingern "blackfacing" (kulturelle Aneignung) vorwirft wenn sie eine Person schwarzer Hautfarbe darstellen (was in Wirklichkeit einen tieferen Sinn hat, nämlich die Erdteile zu repräsentieren ) , andererseits aber wenn wenn Männer sich Brustimitate umschnallen und Frauen in nuttigem Aufzug öffentlich verhöhnen (dragqueens) und man dies als sexuelle Aneignung kritisiert, der Intoleranz bezichtigt wird. Das ist unlogisch.
Wie gesagt im Privaten kann jeder machen was er will, aber nicht in der Öffentlichkeit und welchen Mehrwert es für die Gesellschaft darstellt, wenn es da jetzt Ausnahmen gibt , versteht eh niemand. Oder wäre es jetzt Heterosexuellen jetzt auch erlaubt Umzüge mit eindeutigen Anspielungen auf deren Sexualität (z.B. öffentlich gezeigte Sexualorgane) zu veranstalten, wie man in den div. Pride- Umzügen andernorts sehen konnte, die an Perversität grenzen ? Das glaubt wohl niemand.
Was die Beflaggung anbelangt, sind öffentliche Gebäude eindeutig dem Neutralitätsprinzip verpflichtet.
Diese Prinzip ist beizubehalten, denn sonst hängt da bald noch weiß ich was alles.
Jedenfalls ist es höchste Zeit dass der sog. "pride-month" zu Ende geht und sich jeder mit seinem Privatleben auch bloß privat beschäftigt.

Mo., 23.06.2025 - 13:44 Permalink
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Manfred Klotz Mo., 23.06.2025 - 17:47

Antwort auf von Milo Tschurtsch

Dann wiederholen Sie sich halt nicht. Der Zusammenhang ist wissenschaftlich erwiesen, sie müssen den Schaum von Ihrem Mund abwischen. Und machen Sie sich doch bitte endlich selbst den Gefallen und bringen Sie nicht bei jeder unpassenden Gelegenheit die Pandemie ins Spiel. Auch in diesem Zusammenhang hat sich schon lange herausgestellt, dass meisntens geringerer IQ (also die geringere Fähigkeit Schlussfolgerungen zu ziehen und seriöse Quellen zu erkennen), Menschen in die Hände wissenschaftsleugnender Idioten und geldgeilen Schlaumeiern getrieben hat.
Es wurde jetzt schon in jeder erdenklichen Sprache erklärt, weshalb es immer noch nötig ist, dafür zu sorgen, dass die Gesellschaft Toleranz für die Regenbogen-Community entwickelt. Sie beweisen es hier gerade eindrücklich selbst, weshalb immer noch dieser Bedarf besteht. Schon die Reduzierung auf Sexualität zeigt, dass Sie so gut wie gar nichts verstanden haben. Was ihr Konservativen, um nicht zu sagen extrem Rechten, euch ins Stammbuch schreiben solltet, ist, dass keiner dem Aufmarsch beiwohnen muss, keiner sich bunte Klamotten anlegen muss und jeder durchaus sein Leben weiterleben kann, dass man genau das aber auch jederm anderen zugestehn sollte. Der Grund, weshalb Heterosexuelle (und schon wieder reduzieren Sie alles auf diesen Aspekt) nicht mit einem Umzug auf sich aufmerksam machen müssen, ist, dass man Heterosexuelel nicht als Menschen zweiter Klasse ansieht. Zum Thema "Unzüglichkeit": Regen Sie sich eigentlich auch über die Loveparade oder die Karnevalsumzüge in Deutschland auf? Wissen Sie was da abgeht?
Bezüglich Beflaggung öffentlicher Gebäude sollten Sie sich besser informieren. Das ist ja peinlich.

Mo., 23.06.2025 - 17:47 Permalink
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Milo Tschurtsch Mo., 23.06.2025 - 20:33

Antwort auf von Manfred Klotz

Ach Herr Klotz, wenn es nicht zynisch klingen würde, dann müsste man sagen, dass es manchmal der Ereignisse bedarf die die immer gleiche Anfälligkeit bestimmter Menschen für "mass-formation" und damit zusammenhängenden Phänomenen aufzeigen, die laut der Wissenschaft der Psychoanalysten mit mit Schulbildung, politischer Ausrichtung usw. nur bedingt bis gar nichts zu tun haben.
Auf solche massenhysterischen Phänomene der unbedingten Staatshörigkeit (gegen jede ethische und logische Evidenz) fallen ca. 40 Prozent der Menschen regelmäßig herein, 30 Prozent durchschauen zwar die Unsinnigkeit, äußern sich aber nicht und machen widerwillig mit, weil sie Repressalien vermeiden wollen und 30 Prozent stellen sich vehement dagegen.
Dieses Verhalten zieht sich quer durch die Gesellschaft und wiederholt sich in bestimmten Abständen mit immer denselben Mustern wie Radikalisierung, Ausblenden von Offensichtlichem, unethischem Verhalten auch gegenüber Nahestehenden und ausgeprägten Sündenbockphänomenen. Also laut der Verhaltenspsychologie nichts Neues.
Wobei es immer aufschlussreich ist zu schauen wer daran verdient.
NIEMAND diskriminiert die Regenbogen-community und NIEMAND betrachtet sie als Menschen zweiter Klasse. Es gibt also keinen Grund sich anders zu verhalten als alle andern (sagen wir halt "Nicht-Regenbogen- Menschen").
Ob sich deren "Andersartigkeit auf das Sexuelle reduziert oder nicht, braucht es trotzdem keine "dragqueens" die in der Öffentlichkeit ihre frauenverachtende sexuelle Aneignung (biologische Männer bedienen sich des weiblichem Geschlechts) präsentieren müssen, denn es gibt Vereinbarungen in der Gesellschaft dass bestimmtes Verhalten (u.a. sexuelle Anspielungen und abwertende Darstellungen) nicht in der Öffentlichkeit gezeigt werden dürfen, unabhängig davon ob jemand eigens zuschaut oder nicht. Dies gilt auch für alle anderen "Umzüge" dieser Art.
Weshalb die LGBTQ so etwas überhaupt nötig haben, erschließt sich wohl niemandem. Wie gesagt jeder soll seine "Eigenart" ob sie bloß sexuell oder auch sonst "besonders" ist, ausleben können wie er mag, aber im Privatem, wir es gesellschaftlich vereinbart ist.
Aber schauen wir mal was da in Bozen diesbezüglich kommt.

Mo., 23.06.2025 - 20:33 Permalink
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Profil für Benutzer Sigmund Kripp
Sigmund Kripp Sa., 21.06.2025 - 10:06

Was ich an der Sache nicht ganz verstehe, ist der Inhalt des Spruches. (Abgesehen von der Autorenschaft des J. Goebbels!)
Fahnen sind grundsätzlich im Felde mitgeführt worden, damit die Soldaten wissen, wohin sie sich schlagen müssen, wenn es hitziger wird...Sie folgen also der Fahne.
Wenn jetzt ein Rechtsrechter Recke diesen Spruch unter die Regenbogenfahne schreibt, was will er damit aussagen?
Dass es einen Zwang gäbe, sich hinter dieser Flagge sammeln zu müssen?
Oder dass er findet, es sei eine Zumutung, dass er sich - weil die Fahne an einem öffentlichen Gebäude hängt - dieser "unterordnen" muss?
Oder dass er selbst den Gebrauch von Fahnen grundsätzlich ablehnt? Er, der italophile Fratello, dessen Partei nicht genug grünweissrote Fahnen herumhängen können?
Er, der aus einer politischen Gruppe stammt, die die Fahne als "heilig" betrachtet, und die dem "Vilipendio"-Artikel anhängt?
Was ist eigentlich der Zweck seiner Aussage?
Und warum muss er dafür Goebbels zitieren, wenn er etwas sagen will, das irgendwo logisch ist, weil Fahnen genau den Zweck des sich hinter ihnen Sammeln haben?

Sa., 21.06.2025 - 10:06 Permalink
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Profil für Benutzer Thomas Strobl
Thomas Strobl Mo., 23.06.2025 - 21:17

Antwort auf von Sigmund Kripp

In völliger Unkenntnis des Sachverhalts und weitgehend des involvierten Personals hätte ich es beim Darüber-und-bloß-schnell-weg!-Lesen mit rasch eingezogener "coda dell'occhio" so verstanden, dass wohl ein kruder Goebbels-Vergleich beabsichtigt war, im Sinn von: "Wenn diese Miseri ihrer Fahne so schrill und penetrant nachlaufen, tun sie im Grunde genau das, was der vecio Goebbels postuliert hat." Dass in dem Fall ein Rechter einen Rechten als Gottseibeiuns zitiert, um die Linke einzudunken, muss nicht weiter verstören. In diesen Kreisen ist es vorteilhaft, wenn man meint, logische Stringenz habe etwas mit einem besonders sparsam geschnittenen Bade-Tanga zu tun.

Mo., 23.06.2025 - 21:17 Permalink
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Profil für Benutzer Johannes Engl
Johannes Engl Sa., 21.06.2025 - 10:17

Die Provokation eines einfachen Stadtrates (mit 181 Vorzugsstimmen) ist unterste Schublade und absolut verwerflich. Der eigentliche Skandal ist doch die Zustimmung von Vize-Landeshauptmann Galateo.
Was hat eine Person in diesem Amt verloren, welche nicht mal seinen eigenen Like-Finger unter Kontrolle hat? Oder das zumindest als absolut inakzeptable Entschuldigung vorschiebt? ABSOLUT NICHTS! Scham! (ital. VERGOGNA!)

Sa., 21.06.2025 - 10:17 Permalink
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Salto User
Capaldi Sa., 21.06.2025 - 10:33

Antwort auf von Johannes Engl

100% Zustimmung Johannes, zum Glück war Salto schnell genug einen Screenshot zu erstellen. Zudem hege ich den Verdacht, dass Mr. 181 Stimmen einfach einen dämlichen Spruch losgelassen hat, welchen er vermutlich selber nicht versteht, aber seiner Gesinnung entspricht (warum zum Geier zitiert man sonst Göbbels??)
Da drunter ein Like zu setzen ist schon eine Hausnummer....

Sa., 21.06.2025 - 10:33 Permalink
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Evelin Grenier Sa., 21.06.2025 - 18:59

Durch seine wirksame Propaganda gelang es Goebbels, viele linke Wähler (der Kommunistischen Partei) davon zu überzeugen, die NSDAP zu wählen. Vielleicht ist das der Grund, warum Herr Salvadori, Galateo und andere ihn so viel schätzen.

Darüber hinaus ist die Regenbogenfahne aus ihrer Sicht vor allem ein Symbol der Linken, was allein ein guter Grund wäre, sie zu bekämpfen.

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Salto User
m.gaismayr Mo., 23.06.2025 - 18:07

Im Jahr 2009 sagte der SVP-Vizebürgermeister von Bozen, Ellecosta, etwas absolut Obszönes: nämlich, dass die Südtiroler nicht 1945 von den Alliierten befreit wurden, sondern 1943 von den Nazis. Bürgermeister Spagnolli forderte nicht nur nicht seinen Rücktritt, sondern verteidigte ihn vehement. Und es passierte ihm absolut nichts. Dennoch war diese Aussage viel schwerwiegender als das, was Salvadori geschrieben hatte. Das übliche Südtirol mit seinen doppelten Standards.

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Evelin Grenier Mo., 23.06.2025 - 20:06

Io da membro della comunità di lingua italiana della provincia di Bolzano mi vergogno ad essere rappresentata da un vice-presidente di provincia che si rivela essere un estimatore di Goebbels.

Prendo però atto che a tutti gli altri italiani (compreso il signor "Gaismair" che tutti ben conoscono col suo vero nome italiano) la cosa stia benissimo. A quanto pare ne andate fieri.

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