Gesellschaft | Podcast | Ep 55

Influencer-Stopp in den Dolomiten?

In der Streitergasse – Die aktuelle Debatte auf SALTO mit Wolfgang Töchterle (IDM) und Carlo Alberto Zanella (CAI). Dal tornello sul Seceda alla chiusura dei passi dolomitici, quali soluzioni per l'overtourism?
Wolfgang Töchterle, Carlo Alberto Zanella
Foto: Seehauserfoto
  • Zu viele Touristen – oder besser gesagt: zu viele Selfies auf unseren Bergwanderwegen? Seit einigen Sommern ist in Südtirol häufig vom Übertourismus die Rede. Doch nun wehrt sich ein Teil der Südtiroler Gesellschaft mit demonstrativen Aktionen dagegen.

    Uno dei nodi sono i cosiddetti hotspot turistici, come Braies o la Val Gardena. Ma secondo Carlo Alberto Zanella "il problema non è solo l’overtourism, ma la mancanza di educazione e rispetto per la montagna. Chi arriva solo per scattare una foto genera caos e non porta alcun valore aggiunto". Serve quindi "distinguere tra il turismo che genera ricchezza e quello che consuma il territorio senza lasciare nulla", puntando su un "marketing turistico fatto di professionisti che conoscono la montagna, non su chi la usa solo per guadagnare con contenuti improvvisati".

  • Wolfgang Töchterle: "Noi come IDM non abbiamo mai promosso il turismo mordi e fuggi, né lo vogliamo per il Sudtirolo". Foto: Seehauserfoto
  • "Il turismo mordi e fuggi non ha nessuna sostenibilità, e noi come IDM non lo abbiamo mai promosso né lo vogliamo per il Sudtirolo", sottolinea Wolfgang Töchterle. Se per molti il problema sono le star dei social, per il direttore marketing di IDM "non sono gli influencer famosi, ma i nano-influencer a creare pressione: migliaia di persone che postano la stessa foto ogni giorno". Di fronte a questa realtà, "possiamo pensare di gestire i flussi con la sensibilizzazione, ma non solo: servono limiti numerici e tecnologie di controllo automatico".

  • Carlo Alberto Zanella: “Non possiamo proibire l’accesso alla montagna, ma dobbiamo insegnare a rispettarla”. Foto: Seehauserfoto
  • Töchterle difende il valore del settore: “Tutti, anche l’idraulico, vivono indirettamente di turismo”. “Non possiamo proibire l’accesso alla montagna, ma dobbiamo insegnare come viverla e rispettarla”, ricorda infine Zanella.

    Lässt sich der Touristenstrom stoppen oder zumindest regulieren – oder ist er ein unaufhaltsames Phänomen? Bei uns zu Gast in der Streitergasse:

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    In der Streitergasse - Die aktuelle Debatte auf SALTO

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Hans Punter Do., 17.07.2025 - 14:19

Tutti, anche l`idraulico, vivono di turismo. Das stimmt, ist aber gleichzeitig das Problem. Dadurch, dass Wachstum und Beschäftigung im Lande in den letzten Jahrzehnten mehr und mehr vom Tourismus bestimmt wurden, ist ein Ungleichgewicht und eine Abhängigkeit entstanden. So, dass ein Einbruch im Tourimus verhehrende Folgen auch für andere Sektoren, im besonderen für das Handwerk, hätte. Eine kluge und vorausschauende Wirtschaftspolitik hätte früh genug auf eine strukturelle Diversifizierung gesetzt. Und damit nicht nur intersektorielle Abhängikeiten verhindert sondern auch qualifiziertere und besser bezahlte Arbeitsplätze geschaffen.

Do., 17.07.2025 - 14:19 Permalink
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Alessandro Stenico Do., 17.07.2025 - 15:38

Bravi entrambi, hanno evidenziato le criticità, in particolar modo del traffico, prospettato soluzioni, qui ora serve una pressione più forte alla politica sia locale che nazionale, per permettere limitazioni al traffico, chiusure parziali, numero chiuso sugli hotspot, non so se il ministero competente sul codice della strada apra a intese di questo genere, sul turismo in provincia poi la penso come il rappresentante del IDM.

Do., 17.07.2025 - 15:38 Permalink