Sono due gli indagati per l’omicidio colposo della sciatrice Matilde Lorenzi: il responsabile della sicurezza delle piste del comprensorio di Alpin Arena Senales Lukas Tumler e Angelo Weiss, l’allenatore della ragazza. La sciatrice della Nazionale juniores è morta ad appena 19 anni in seguito ad un incidente del 28 ottobre 2024, nel corso degli allenamenti sulla “Grawand nr. 1”, sul ghiacciaio della Val Senales.

Il Pm Igor Secco ha riaperto le indagini nel febbraio 2025 dopo che la famiglia di Matilde, rappresentata dal legale torinese Gian Maria Nicastro, aveva presentato due consulenze. In quella medicolegale era emerso che “la morte della sciatrice non è stata causata dalla caduta lungo il tracciato ma dal successivo impatto contro il margine rialzato della pista”. La seconda consulenza è invece relativa alle eventuali misure di sicurezza omesse che avrebbero impedito il verificarsi dell’evento. 

In queste ore si sta svolgendo l’incidente probatorio, richiesto dalla Procura, con due periti incaricati dal Giudice delle Indagini preliminari:  l'esperto per la sicurezza sulle Piste Roberto Nizzi ed il dottor Mario Domenico Gulisano per la perizia medico legale. L’obiettivo è quello di verificare se la causa del decesso sia da determinarsi a seguito della prima iniziale caduta dell’atleta lungo il tracciato o dal successivo impatto contro il margine della pista. In particolare, va accertato se l’omessa rimozione del cordolo a bordo pista o la mancata predisposizione di misure di sicurezza che avrebbero potuto evitare l’evento. A questo scopo è stato anche acquisito l’intero fascicolo della Procura Federale FISI, concluso con provvedimento di archiviazione per “l’assenza di condotte antisportive da parte di soggetti tesserati FISI in occasione del tragico evento che ha colpito l’atleta”.

Inizialmente la Procura di Bolzano aveva chiuso il caso in 24 ore, escludendo responsabilità penali. Inizialmente si era ritenuto l’incidente fosse dovuto ad “un fatto meramente accidentale”, per questo non era stata chiusa e posta sotto sequestro per espletare le indagini del caso e per la messa in sicurezza, ma é stata lasciata aperta e fruibile agli sciatori. Una scelta che aveva generato diverse perplessità anche da parte del consigliere del CSM Ernesto Carbone, che aveva depositato la richiesta di riaprire la pratica sulla morte di Matilde Lorenzi.