Bolzano è lo scalo più caro d'Italia
-
L'aeroporto più caro d'Italia? Quello di Bolzano. Con quasi 195 euro di tariffa media per un volo di andata e ritorno, extra esclusi, la palma di scalo più caro del Paese va a Bolzano, che riesce a superare Lampedusa e Firenze. È quanto emerge dall’analisi che il Corriere della Sera ha effettuato sui prezzi dei biglietti dei collegamenti intraeuropei nei primi dieci mesi di quest’anno. Agli estremi opposti si collocano invece Crotone e Forlì, entrambi con una media di 44 euro e quindi tra i più convenienti.
-
"La presenza delle low cost, in particolare Ryanair - si legge dall'articolo del Corriere - è il fattore che più spinge la tariffa media verso il basso. L’altro elemento che «abbatte» il costo (escludendo i servizi extra come il bagaglio a mano o la scelta del posto) è il fatto che l’aeroporto non ha molto traffico e quindi i collegamenti vanno «stimolati» per riempire gli aerei. Laddove la presenza dei vettori tradizionali è invece aumentata tra il 2024 e il 2025, il prezzo del biglietto si è alzato". Il Corriere evidenzia anche la crescita significativa registrata quest’anno da molti scali del Sud, in particolare in Sicilia, dove si registrano incrementi a doppia cifra. All’opposto, Malpensa mostra un calo di circa il 5%.
Un ulteriore parametro analizzato è il costo per chilometro di un volo. Il dato conferma la convenienza di Crotone con poco più di quattro centesimi, mentre Bolzano guida anche questa classifica con 25,6 centesimi, oltre sei volte in più.
-
Weitere Artikel zum Thema
Chronik | EconomiaFermati 7 aerei di SkyAlps
Chronik | Caso Hager/BenkoL'aeroporto entra nella maxi-inchiesta
Umwelt | CO2-EmissionenKritik an Werbekampagne von SkyAlps
Das Fliegen ist generell…
Das Fliegen ist generell viel zu billig und verführt die Menschen dazu, weit weg zu verreisen. Umso mehr, wenn der Flugplatz direkt vor der Tür liegt.
Besonders schlimm ist es, wenn ein inner-europäischer Flug wesentlich billiger ist, als die umweltfreundlicheren Alternativen Bahn und Bus.
Die Flugbenzin ist leider viel weniger besteuert und wird somit von uns allen subventioniert.
Das sollte es aus Gründen des Klimaschutzes nicht mehr geben.