Politik | Partecipazione

"Affossano gli incontri sulla democrazia diretta"

La denuncia è di Brigitte Foppa. Dopo le critiche sui costi degli assemblee con i cittadini, nelle ultime ore sono stati negati 5mila euro per pubblicizzare gli eventi.

Il gruppo consigliare dei Verdi denuncia un boicottaggio messo in atto dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Provinciale
Ad essere stato negato è stato un budget di 5mila euro richiesto dalla Prima Commissione Legislativa per realizzare una mini-campagna con cui "dare pubblica notizia degli incontri restanti", dopo che "assai spesso nel precedenti serate i cittadini presenti avevano fatto notare con fastidio che gli appuntamenti non erano stati pubblicizzati come sarebbe stato giusto e necessario e che era venuta a mancare una adeguata informazione sull’iniziativa".

Le motivazioni addotte per negare i 5mila euro di finanziamento sono state legate all'"impossibilità di poterli responsabilmente sostenere".
Da qui la forte denuncia dei Verdi. 

"Questo è il valore e la considerazione che il Consiglio Provinciale dà (o, meglio, non dà) alla partecipazione della cittadinanza. Impedire la pubblicizzazione degli incontri può essere visto come un tentativo di ostacolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica e questo deve almeno essere reso noto."

Il partito ambientalista ha colto l'occasione per ricordare come il gruppo di lavoro sovrapartitico della Prima Commissione Legislativa con Magdalena Amhof (Svp) e Brigitte Foppa (Verdi) sia riuscito ad organizzare le serate finora svolte "nonostante parecchi tentativi di ostacolare l’iniziativa"

I Verdi in particolare hanno stigmatizzato le critiche sui costi dell’iniziativa (18mila euro) che "per una curiosa coincidenza provenivano soprattutto dalle cerchie 'economiste'"
Brigitte Foppa, a nome del gruppo consigliare dei Verdi, a questo proposito ha ricordato come il medesimo Consiglio Provinciale "non ha avuto nessun problema, nel 2013, a stanziare 169.000 euro (che per il 2014 ammonteranno a 230.000 euro) per l’indennità del Presidente, del vice e dell’ufficio di Presidenza"
E che la spesa complessiva degli incontri con i cittadini sulla democrazia diretta sia risultata paragonabile e anzi inferiore ad esempio alle spese sostenute per iniziative per "incentivare le conoscenze sul Consiglio Provinciale" oppure per le "spese di rappresentanza del Consiglio Provinciale"

I Verdi hanno anche ricordato che la serie di incontri con la cittadinanza è stata organizzata "per smorzare la polarizzazione creatasi tra politici e popolazione e per raccogliere le idee e aspettative della cittadinanza" soprattutto in merito ad una futura migliore e più condivisa legge provinciale sulla democrazia diretta.

I prossimi incontri pubblici della prima commissione legislativa del Coniglio Provinciale sulla tematica della democrazia diretta avranno luogo ad Egna il 4 novembre (ore 19.30 presso la Haus Unterland), a Brunico l'11 novembre (ore 19.30 presso la Casa Michael Pacher in piazza Capuccini), a Merano il 17 novembre (ore 19.30 presso l'Istituto Tecnico Marie Curie in piazza Mazzini) ed infine Bolzano il 18 novembre (ore 20 Liceo Carducci di via Manci. 

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gorgias Mo., 03.11.2014 - 06:29

Questi incontri sono talmente coreografati che può far sembrare che l'intenzione è più impedire una vera discussione che pruomuoverla.
Non c'era la possibilità di parlare su un disegnio un disegno di legge ma si veniva chiesti su che cosa si vorebbe personalmente votare in un referendum.
E la Foppa si è messa in prima fila con la Amhof a pruomuovere questa pagliacciata, per pentirsi è adesso un po tardi.

Mo., 03.11.2014 - 06:29 Permalink
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Alessandro Stenico Mo., 03.11.2014 - 07:29

Forse è stato meglio che l’affluenza a queste serate non sia stata così massiccia, penso che alla causa avrebbe nociuto maggiormente. L’impronta troppo pedagogica data alla serata non era quello che si aspettava gran parte del pubblico presente, pubblico per la maggior parte più informato in materia dei relatori. Tra il pubblico oltre ai rappresentanti politici in consiglio provinciale c’erano i soliti sostenitori del gruppo “per più democrazia” e pochi sconosciuti. Io mi aspettavo di leggere almeno un testo base o di poter discutere su quello, non di trattarmi come uno scolaretto e la mia opinione è stato condivisa da molti altri con cui ho parlato dopo lo spettacolo.

Mo., 03.11.2014 - 07:29 Permalink
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Erwin Demichiel Mo., 03.11.2014 - 14:36

Es mag sein, dass viele Erwartungen nicht erfüllt worden sind Aber das hängt davon ab, welche Erwartungen mitgebracht worden sind.
Der Weg bis zur Verabschiedung eines neuen Gesetzes zur Direkten Demokratie im Landtag ist noch lang und Schritt für Schritt werden die Inhalte und Positionen konkreter und klarer werden. Diese Bürgerabende sind ein erster Schritt des Gesetzgebungsausschusses auf diesem Weg. Der Präsidentin Magdalena Amhof gebührt auf jeden Fall die Anerkennung, gegen starke Widerstände auch in der eigenen Partei einen Weg eingeschlagen zu haben, der bisher noch nie beschritten wurde. Mit dem einfachen Freund-Feind Schema kommen wir nicht sehr weit. Es spielt jenen in die Hände, die sich – angstvoll und unfähig zu eigener Veränderung – an die Vergangenheit klammern und nur auf die Stunde der Revanche an den unbotmäßig gewordenen Bürgern warten. Freund-Feind mag vertraut und entlastend sein, wird der veränderten Realität in Politik und Gesellschaft aber nicht gerecht. Differenzieren tut not – ohne dabei einzuschlafen und ohne Illusionen.

Mo., 03.11.2014 - 14:36 Permalink
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ulrike spitaler Mo., 03.11.2014 - 15:53

Diese offenen Abende sind wirklich ein Graus. Da kommen sogar die zu Wort, die nicht das technisch-juridische Vokabular beherrschen. Ich persönlich würde auch nur die selbsternannten Experten einladen. Alle anderen haben eh keine Ahnung und bei der direkten Demokratie nix verloren...

Mo., 03.11.2014 - 15:53 Permalink
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ulrike spitaler Do., 06.11.2014 - 15:31

Sollte die Ironie meines vorhergehenden Kommentars nicht offensichtlich genug gewesen sein, dann tut es mir leid und ich werde daraus lernen.
Also, völlig ironiefrei: Ich finde es eine tolle Initiative, dass nach dieser ganzen jahrelangen wichtigen Vorarbeit, die von AktivistInnen der Direkten Demokratie geleistet wurde, auch die Bürgerinnen und Bürger nun selbst in ihrer, technischen oder nichttechnischen Sprache ausdrücken können, wo und wie sie wirklich mitbestimmen wollen. Nur auf dieser breiten Basis kommen Gemeinsamkeiten und Widersprüche zum Vorschein und kommt auch die Vielfältigkeit der Vorstellungen zum Ausdruck, die der Begriff Partizipation in sich birgt. Und nur so könnte ein gesellschaftlicher Konsens auch wirklich gefunden werden, wenn man nämlich miteinander redet und aus seinem engsten Umfeld hinaustritt. Umso besser, wenn diese Einladung von der Politik kommt.
Was wäre die Alternative?
Leute, die so gut sie es meinen, halt besser wissen, was für andere gut ist? Genau das ist nicht meine Vorstellung von Partizipation. Auch wenn es viel einfacher wäre..

Do., 06.11.2014 - 15:31 Permalink