Politik | Discriminazione

Fuori gli accampamenti da Bolzano

Arriva puntuale l’ordinanza di Spagnolli per sgomberare i campi abusivi in città. Dure e trasversali le critiche. Lega nord: “populismo inutile”.

I campi nomadi sono una stortura della società civile? Se interrogati sulla questione non c’è dubbio che molti di noi risponderebbero affermativamente, del resto se c’è qualcosa che accomuna la maggior parte degli italiani è il rifiuto se non l’odio per i rom, i sinti, gli zingari, insomma. Certo è che la gestione di questi campi è un punto critico per qualsiasi amministrazione, anche per quella di Bolzano. Ma le cose, volendo, si fanno, se non fosse che il problema dei rom è sempre stato, di fatto, il grande assente delle battaglie della sinistra, a meno che non convenisse il contrario.
Difendere i rom in Italia, va da sé, è controproducente in termini di consenso politico. Ed ecco che Luigi Spagnolli firma un’ordinanza contro chi si accampa nelle aree cittadine – non si parla direttamente di rom, ma non occorre un grande sforzo intellettuale per capire a chi ci si riferisce – e contro i privati che non denunciano la presenza di camper, roulotte e auto utilizzate come dormitori nei loro quartieri. Tre sarebbero i giorni concessi per segnalare gli abusivi alle forze dell’ordine e per sgomberarli (costi a carico dell’amministrazione se la procedura verrà eseguita a norma di legge, altrimenti sgombero a spese proprie più rischio arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro).

Molti solerti cittadini hanno già provveduto a indicare le aree dove si ritiene necessario intervenire: via Einstein, la zona dell'aeroporto, il parcheggio di via Resia e quello dello stadio Europa sono solo alcuni dei luoghi da “codice rosso”. “Io questa concezione che in città sia sempre tutto tranquillo in modo immutabile non la comprendo – ha dichiarato il sindaco al quotidiano Alto Adige -, siamo sempre in evoluzione e se ci accorgiamo, in un determinato momento, di una disciplina migliore di un particolare fenomeno significa che stiamo facendo il nostro lavoro. Purtroppo questa è anche una situazione sociale delicata: ci sono alcuni padri separati che dormono in auto. Dobbiamo agire con lucidità e ordine. In ogni caso l’ordinanza vale solo per le aree e non per gli immobili”. Lucidità e ordine ma anche capacità di gestione del fenomeno senza scindere “legalità e solidarietà, ordine pubblico e risposte sociali”, sottolinea l’assessore Luigi Gallo.

Critico il consigliere Claudio Della Ratta che scrive in una nota: “Non si comprende bene per quale motivo l'ordinanza contro gli accampamenti abusivi decada il 30 giugno 2015 (con possibile eventuale proroga di soli sei mesi), giusto il tempo di traguardare le elezioni comunali. Se tali accampamenti costituiscono serio pregiudizio alla salubrità degli ambienti e alla situazione igienico-sanitario della zona, i divieti citati con l'ordinanza in argomento andrebbero mantenuti immutati nel tempo. Forse a giugno decade la necessità di tutelare la salubrità delle aree verdi e la sicurezza urbana?”.

Sulla stessa linea Carlo Vettori, Lega Nord, che attacca: “Da più di tre anni un camper in via Alessandria ruba corrente elettrica pubblica, mentre sosta non ha revisione ne assicurazione. Da Natale un altro Camper staziona in viale Europa. I campi ROM abusivi proliferano in tutta la città non da tre giorni ma da mesi ed anni. In cinque anni di legislatura Spagnolli cosa ha fatto? Nulla. Alle nostre domande la polizia municipale ha sempre risposto di non poter fare nulla. L’ordinanza è arrivata fuori tempo massimo e comunque sarà un flop come quella contro gli accattoni. O si lavora bene come è successo a Verona ed a Padova e Bolzano tornerà ad essere una città vivibile. Questi proclami elettorali e populisti non serviranno a nulla. Bolzano è stufa di Spagnolli e della sua amministrazione”.