La sottile linea rossa

Non è raro che i social network si trasformino in Bronx digitali in miniatura colonizzati da commenti volgari, violenti, razzisti o profani. L’uso dell’insulto e della violenza verbale, disinibito dallo scudo dello schermo, è impugnato trasversalmente dall’utente medio come da personaggi noti, riducendo il codice etico a un complemento d’arredo che stona con l'ambiente intorno.
L’ultimo bersaglio in ordine di tempo di questa veemenza verbale è stato Arno Kompatscher; sulla sua pagina Facebook – come riportato dal Corriere dell’Alto Adige – è apparso infatti il seguente commento: “ci sarebbe veramente bisogno per un giorno di un Hitler nella nostra provincia...”. La frase, segnalata sul noto social network dal gruppo di militanti di Antifa Merano, ha subito messo in allerta il dirigente della Digos Giorgio Porroni. Gli inquirenti stanno ora indagando per ricostruire l’identità dell’autore del commento, tempestivamente rimosso, - ssieme ad altri della stessa caratura - dal Landeshauptmann. Il commento era inserito in una discussione sul tema della sicurezza e dei furti in Alto Adige scatenata dalla lettera di una sedicenne pubblicata sulla bacheca del Presidente della Provincia; lettera che ha ottenuto 2.500 “like” e 600 condivisioni. Kompatscher ha risposto alla giovane assicurandole che la politica ha a cuore la questione e che la giunta collabora a stretto contatto con le autorità di polizia per arginare il problema.
Ad iniettare veleno online, come si diceva, sono spesso anche i personaggi pubblici. È il caso del leader del Carroccio Matteo Salvini che nei giorni scorsi aveva attaccato duramente l’avvocato Nicola Canestrini in quanto difensore del giovane pakistano Usman Rayen Khan, espulso dall’Italia perché accusato di terrorismo. Sulla pagina Facebook di Salvini sono apparse minacce di morte al legale e ai suoi familiari. L’accaduto ha suscitato forte indignazione fra i colleghi avvocati che, in più di 500, hanno aderito all’azione di diffida presentata da Canestrini contro il segretario della Lega Nord perché vengano rimossi dalla pagina, in via d’urgenza, i commenti più offensivi. Canestrini precisa che l’obiettivo della diffida è salvaguardare la libertà di espressione di tutti, anche quella di Salvini.
L'autrice ha confuso Salvini
L'autrice ha confuso Salvini con Canestrini per quanto riguarda le minacce di morte. Pare si tratto di un lapsus dato che nella frase si parla della solidarietà dei colleghi avvocati, mentre Salvini pare (fonte Wikipedia) faccia il giornalista.
Antwort auf L'autrice ha confuso Salvini von Mensch Ärgerdi…
Si parla di minacce
Si parla di minacce indirizzate al legale nella frase precedente, quindi fila.