Wirtschaft | Il dibattito

Kaufhaus: è ancora chiuso il portone

Nessuna traccia ancora dell’accordo di programma per il PRU di via Alto Adige. Si profila uno slittamento per Benko, mentre scaldano i muscoli i detrattori del progetto.

L’accordo di programma? Ancora non c’è. E sì che, come avevamo scritto su Salto lo scorso 26 febbraio, la previsione era quella di chiudere il lavoro della conferenza di servizi entro l’8 marzo, con consegna il 9.

Il ritardo - sul quale con ogni probabilità stanno pesando anche tensioni di carattere politico interne alla maggioranza ed anzi interne alla SVP, per essere chiari - non è solo di un giorno. Occorre infatti fare i conti con i passaggi necessari, che sono nell’ordine: 1) firma Spagnolli, 2) firma Kompatscher, 3) firma Signa, 4) esame da parte della giunta provinciale che si riunisce di martedì (e oggi ormai è troppo tardi) ed infine 5) decisione del consiglio comunale entro 30 giorni. 

Ieri intanto il cavallo ‘troiano che simboleggia il NO al Kaufhaus ha troneggiato in vicolo Gumer durante l’assemblea pubblica che ha riassunto in termini chiari anche per il cittadino comune i principali nodi e interrogativi in merito alla effettiva ‘necessità’ e ‘sostenibilità’ del progetto di Benko. 

Nella Sala di Rappresentanza del comune è andata in scena l’insolita ed inedita aggregazione tra realtà sociali, politiche ed economiche che fino a ieri hanno avuto pochissimo a che fare tra loro. Vedere ad esempio Helmuth Rizzolli entrare in sala elargendo sorrisi ai militanti del Movimento 5 Stelle è stato un segnale di quanto alcuni temi davvero trasversali ai consueti schieramenti politici potranno essere in grado di condizionare la formazione del prossimo consiglio comunale di Bolzano

Nella sala gremita hanno trovato posto cittadini comuni, non solo residenti nel centro storico, l’intera dirigenza di Unione Commercio, grillini e promotori del comitato Quasi Centrum, tecnici (architetti, esperti di mobilità), nonché i prolifici promotori. Su tutti Sinistra Ecologia e Libertà con Margheri in testa, ma anche i Verdi comunali non condizionati dalla presenza personale in giunta.

All’architetto Scolari e all’esperto di mobilità Parolin è spettato il compito di mettere in discussione ancora una volta la necessità o meno di un Kaufhaus per Bolzano e nello specifico in quella specifica zona del Centro Storico e delle conseguenze che la vera e propria rivoluzione lì prevista potrebbe avere per i residenti e commercianti.

Particolarmente inquietanti sono risultati gli scenari di una viabilità che, lungi dall’essere migliorata dalla chiusura al traffico di alcune strade e dall’interramento del traffico di transito, potrebbe invece rappresentare delle gravi criticità in particolare per quanto riguarda la gestione del trasporto pubblico.