Gesellschaft | Mobbing

“Mi hanno cacciata ingiustamente”

Alla scuola provinciale superiore di sanità Claudiana non tutto fila liscio. Come testimonia la storia della dott.ssa Stefania Pulcini, intervistata da Salto.

La vicenda di Stefania Pulcini è venuta la luce nei giorni scorsi attraverso l’articolo Artiolis Fußpflege, pubblicato da Salto. La dottoressa Pulcini, fisioterapista laureata, è stata citata più volte nell’ambito delle ben 68 interrogazioni che la consigliera provinciale Elena Artioli ha rivolto all’assessora Martha Stocker in merito ad una serie di vicende poco chiare riguardanti la scuola provinciale superiore di Sanità Claudiana.
Nell’intervista che segue ecco la sua versione di quanto avvenuto, all’origine di una causa intentata alla Claudiana ed all’Azienda Sanitaria di cui è dipendente.
 

Dottoressa Pulcini, ci spiega cos’è successo?
In sostanza sono stata ingiustamente allontanata dal mio posto di direttore delle attività didattiche del corso di laurea in fisioterapia, un incarico triennale, rinnovato nel 2013. Il tutto è successo mentre venivo dapprima lusingata per andare a frequentare un dottorato di ricerca a Ferrara ed, una volta iscritta, sono stata messa davanti al fatto compiuto che il dottorato non era compatibile con l’incarico di direttore didattico in Claudiana. 
Non l’avevano mai deliberato prima e, fatto ancora più grave, una volta ritiratami dal dottorato, non mi hanno tenuta nemmeno come tutor, altro incarico che ricoprivo in Claudiana a partire dal 2007, che ad oggi risulta ancora scoperto. il tutto sulla scia della mia laurea breve, la specialistica ed un master in e-medicine, tutti ottenuti con il massimo dei voti. 

Tecnicamente come hanno fatto a mandarla via? 
Mi hanno semplicemente mandato una email, senza alcuna motivazione e con soli 5 giorni lavorativi di preavviso.
Claudiana aveva precedentemente fatto una selezione per un nuovo direttore delle attività didattiche, a mia insaputa. Non avrei comunque  partecipato alla selezione in quanto il mio incarico era appena stato rinnovato.
Il rientro improvviso in Azienda sanitaria mi ha causato un grave trauma emotivo dal quale sto ancora cercando di riprendermi oltre alla dequalificazione professionale ed una perdita economica notevole.

Quando tutto questo è successo lei cos’ha fatto? 
Ho chiesto aiuto a tutti: al sindacato, all’Azienda sanitaria, all’Assessorato. 
Poi ho intentato un procedimento d’urgenza di reintegro, conclusosi con una conciliazione che non ha portato a nulla.  Alla fine mi è stato consigliato di fare causa sia alla Claudiana che all’Azienda Sanitaria che è il mio datore di lavoro.

Dalla causa cosa si aspetta?
Di riabilitare la mia immagine professionale che è stata irreparabilmente danneggiata ed onestamente vorrei un po’ di giustizia perché ritengo di aver subito mobbing.

E le interrogazioni di Elena Artioli? Com’è entrata in contatto con lei?
In maniera casuale, ero in cerca di aiuto. Le ho provate tutte e ad un certo punto un amico mi ha consigliato di chiedere a lei, che si prodiga per i più deboli. Si è occupata dei problemi sui minori, dei problemi dei residenti di viale Trento ecc. Credo abbia preso a cuore la mia storia ed ha cercato di capire, attraverso semplici interrogazioni come fossero i fatti.  A lei interessano trasparenza e rispetto delle leggi e probabilmente per questo ha voluto approfondire.