Gesellschaft | Commento

Quali sono i bambini 'adatti' agli asili tedeschi?

La SVP di Bolzano cerca di nuovo un sistema per porre un argine al fatto che a Bolzano nelle materne i ‘bambini tedeschi’ sono una minoranza.

Il riferimento è ad una notizia data oggi dal quotidiano in lingua tedesca Dolomiten. La SVP di Bolzano in sostanza rinnova le sue preoccupazioni in merito ai diritti dei bambini di lingua tedesca (ancora una volta le famiglie mistilingui non esistono) di poter disporre di ambiente linguistico coerente e monolingue alle materne (ormai solo sulla carta) di lingua tedesca. 
Il riferimento diretto naturalmente è alla pratica, ormai consolidata da decenni, secondo la quale molte famiglie ‘non tedesche doc’ iscrivono i propri figli alle scuole materne di lingua tedesca, per consentire loro di familiarizzare con quella che, a seconda dei casi, è - rispettivamente - effettiva madrelingua, lingua dell’altro genitore, seconda lingua effettiva, oppure semplicemente lingua più importante del contesto di immigrazione (come avviene per le famiglie con background migratorio). Tutto questo, naturalmente, con la benedizione della legislazione vigente, dato che ancor oggi ogni cittadino deve avere la possibilità di iscriversi a qualsivoglia scuola pubblica del territorio, prescindendo dalla dichiarazione di appartenenza linguistica. 

La SVP di Bolzano ha inteso fare il punto della situazione, dicevamo, e per questo si è confrontata con l’assessore provinciale competente (e Obmann del partito) Philipp Achammer e con l’ispettrice per le materne di lingua tedesca Christa Messner
Judith Kofler Peintner, smessi i panni di assessora per entrambi i gruppi linguistici, ha quindi cercato di perorare la causa dei ‘bambini tedeschi’ e delle loro famiglie. Ma l’incontro con la Provincia non è stato in grado di individuare una soluzione adeguata per risolvere il ‘problema’ e - testualmente - “attenuare ed arginare le conseguenze negative per i bambini”. 
Facendo sempre comunque riferimento alla sola dimensione linguistica, come se nelle scuole materne quella fosse l’unica importante e significativa, l’ex assessora Kofler Peintner ha identificato due possibili soluzioni per il problema, entrambe però di difficile applicazione
La prima 1) presuppone un rafforzamento sia quantitativo che qualitativo nel personale attivo nelle scuole materne tedesco, misura molto difficile da mettere in pratica in epoca di spending review. 
Come seconda possibile soluzione da adottare la SVP ha identificato ancora una volta la possibilità di introdurre dei test per verificare se i bambini che si iscrivono ‘sono adatti alle strutture tedesche’. 

Dopo aver lanciato il suo messaggio ‘etnico’ all’elettorato la SVP di Bolzano ha quindi promesso di continuare il dialogo con l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca e di proseguire il monitoraggio di quanto avviene nei contesti urbani come Merano e Bolzano. Naturalmente tacendo sul fatto che la pratica di frequentare le 'scuole materne degli altri’ è molto diffusa anche nelle famiglie di lingua tedesca, anche e soprattutto negli altri centri del territorio provinciale.