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“C’è un movente politico?”

Aspiag, l’Unione commercio denuncia: il rilascio della concessione edilizia da parte del Comune non è conforme alla legge.

Il cantiere, per il nuovo centro commerciale Aspiag, aveva aperto i battenti in via Buozzi a Bolzano Sud non più di dieci giorni fa, ma il progetto è già da tempo al centro di numerose polemiche. A dare battaglia anche l’Unione commercio che sottolinea “l’evidente illegittimità connessa al previsto centro commerciale del gruppo Aspiag”, prendendosela anche con l’ex commissario del capoluogo Michele Penta, colpevole di aver rilasciato la concessione solo pochi giorni prima della fine del suo incarico. Dopo il via libera al progetto Kaufhaus Bozen - attacca l’Unione - Penta avrebbe “messo in modo due enormi progetti edilizi che avranno enormi ripercussioni non solo sulla città, ma anche sull’intero circondario. Un’esplosione di superfici commerciali, infatti, non influirà negativamente solo su Bolzano, ma anche sui Comuni limitrofi”. Prendere una simile decisione, di tale rilevante importanza per lo sviluppo della città, insiste l’associazione, non rientrava nell’attività di normale amministrazione del commissario.

“Ci poniamo ora la domanda se il rilascio di una simile concessione edilizia sia stata motivata politicamente, soprattutto per l’assoluta mancanza dei requisiti di legge - afferma Walter Amort, presidente dell’Unione - a prescindere da questa incomprensibile gestione d’ufficio, nel rilascio della concessione edilizia vediamo un’evidente irregolarità”. L’Unione ha presentato ricorso al Comune di Bolzano e alla Provincia, l’atto è diretto contro la concessione edilizia rilasciata il 20 maggio 2016. Viene chiesto l’accoglimento del ricorso e l’annullamento della concessione. Sulla base del ricorso la Provincia, in data 20 giugno 2016, ha avviato ora il procedimento di verifica della legittimità della concessione edilizia, anche perché si tratta di una zona produttiva di interesse provinciale. Il Comune ha ora 15 giorni di tempo per prendere posizione in merito.
 
Quali sono i motivi per i quali il rilascio della concessione edilizia non sarebbe legittimo? In primis, si legge nella nota dell’Unione, presso il Tribunale amministrativo, in quest’ambito, ci sono già numerosi ricorsi e procedimenti pendenti dei quali sarebbe auspicabile attendere l’esito prima di rilasciare ulteriori autorizzazioni. In secondo luogo è stata rilasciata una concessione edilizia per un’attività di commercio al dettaglio che in zona produttiva rimane vietato e per la quale manca la relativa modifica della destinazione d’uso. “A parte l’attualmente incontrollata esplosione di aree commerciali dubbie a Bolzano, l’annunciata realizzazione di questa enorme struttura è un ulteriore esempio di come la scarsa chiarezza nella normativa in ambito commerciale e urbanistico permetta ad aziende dominanti sul piano finanziario di fare tutto ciò che vogliano”, spiega Amort.
 
L’Unione ribadisce infine di non essere in nessun modo contraria a uno sviluppo commerciale, a patto che Provincia e Comune garantiscano controlli e procedure coerenti e conformi alla legge. In che modo? Con un quadro legislativo in grado di avere la stessa validità per tutti gli operatori economici, di qualsiasi dimensione essi siano.