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In prima linea

Ancora polemiche sul megastore Aspiag. Spagnolli: “Dove sono ora i partiti del ‘no’?”. Lorenzini (Verdi): “Ci siamo sempre stati”. Caramaschi e Baur valutano la VIA.

Si candida ad essere il tema che, dopo l’estenuante dibattito sul progetto Benko, presumibilmente dividerà nel prossimo futuro i toni del mondo politico: si tratta del centro commerciale Aspiag che sorgerà in via Buozzi a Bolzano sud. La concessione edilizia, come noto, è stata firmata dall’ex commissario Michele Penta in “corner”, e cioè pochi giorni prima della fine del suo incarico, così come denunciato dall’Unione commercio. “Tra i compiti di un commissario ricade l’ordinaria amministrazione di un Comune e non la gestione straordinaria o temi di così rilevante importanza per lo sviluppo della città la cui valutazione compete agli organi eletti”, aveva detto il presidente  dell’associazione Walter Amort annunciando il ricorso al Comune e alla Provincia per chiedere l’annullamento della licenza rilasciata lo scorso 20 maggio. Rimandata a data da destinarsi, inoltre (con lo zampino della Svp), l’udienza davanti alla Corte costituzionale - fissata originariamente per il 5 luglio - in cui verrà discussa l’incostituzionalità di due leggi provinciali che vietano il commercio al dettaglio in zona produttiva.

Il megastore costerà circa 100 milioni, si svilupperà su tre piani e, stando al progetto, ospiterà 120 negozi su una superficie di 35mila metri quadrati e avrà circa 2500 posti auto; inaugurazione prevista per il 2018. Una struttura imponente che, come ha osservato l’ex sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli in calce a un articolo di salto.bz, dovrebbe essere “più grande del Twenty, del Kaufhaus ‘Benko’ e del Centrum di Tosolini messi insieme. Lontano dalla città, dove si va solo in auto, producendo traffico”. Di qui la stoccata: “Dove sono i grillini, i Verdi, la sinistra, i partiti del no che si sono battuti come leoni contro Benko & co.?”. Non raccoglie la provocazione Rudi Rieder, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, che sottolinea come da tempo i pentastellati si stiano “interessando di questo centro commerciale, come hanno fatto anche del caso di Benko”.

Il 23 giugno scorso l’incontro con il sindaco Renzo Caramaschi, il vice Christoph Baur e gli avvocati del Comune per discutere la questione. La legge urbanistica Provinciale - ha spiegato Rieder - “non rispetta le direttive europee per quanto riguarda i criteri secondo i quali i centri commerciali (indipendentemente da soglie di superficie) devono essere sottoposti a ‘valutazione di impatto ambientale’”. Ieri, intanto, durante la conferenza stampa di fine seduta della giunta, il vicesindaco nonché assessore all’urbanistica Baur ha assicurato che si sta valutando “con l'avvocatura comunale se il cosiddetto ‘screening ambientale’ introdotto dalla Provincia nella legge urbanistica nel 2014 con una norma non chiarissima, sia nella fattispecie, necessario o meno. Dobbiamo capire - ha precisato - se questa sorta di esame ambientale preliminare per stabilire se il progetto in questione debba essere sottoposto o meno alla VIA (Valutazione Impatto Ambientale), sia richiesto e quindi obbligatorio, oppure no”.

“La normativa - ha detto Baur- è molto complessa e controversa, ma se così fosse, allora dovremmo sospendere il rilascio della concessione edilizia per la modifica della destinazione d'uso dei locali in questione in attesa dell'esito di tale esame. È una decisione che comunque  prenderemo in tempi brevissimi e poi comunicheremo”. Certa che la valutazione verrà fatta l’assessora alla mobilità, all’ambiente e alle pari opportunità Marialaura Lorenzini (Verdi), la quale sottolinea che Verdi, 5 Stelle e associazioni ambientaliste si sono “attivati fin da subito per approfondire la questione”, partecipando a diversi incontri con il sindaco e il suo vice “che hanno dimostrato immediatamente una certa attenzione e sensibilità alla problematica su cui stiamo già lavorando da giorni, perché poniamo l’interesse pubblico al primo posto. Devo constatare - ha proseguito Lorenzini - che la collaborazione con Caramaschi e Baur si sta rivelando proficua”. La valutazione di impatto ambientale, che del resto è prevista dalla legge nazionale ed europea - ha insistito Lorenzini - è “indispensabile per progetti di tale rilevanza e portata, dobbiamo pensare alla salute dei cittadini dal momento che Bolzano già deve fare i conti con l’autostrada, l’inceneritore e il via vai delle auto dei pendolari”. Laconica, infine, l’assessora sulle critiche mosse dall’ex sindaco: “Non ho nulla da dire a Spagnolli, che prima risponda alla città per gli errori commessi, piuttosto. A ognuno le sue responsabilità”.