Gesellschaft | L'appello

“È ora di dire basta”

I consiglieri provinciali Verdi lanciano un appello per contrastare gli attacchi sul web. “La parola d’ordine deve essere: Rispetto”. Oltre 230 le firme raccolte finora.
Hate speech
Foto: Nomad Soul

Li chiamano eufemisticamente “leoni da tastiera”, sono gli internet haters che versano bile nel fienile del web, alimentando le pulsioni peggiori. Ne sa qualcosa la verde Brigitte Foppa coperta da un diluvio di insulti, soprattutto su Facebook, in seguito alla sua presa di posizione sul crocifisso nelle aule scolastiche. E sono proprio i consiglieri provinciali dei Verdi Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss a passare ora all’“azione”: “Per dare un segnale forte contro questa ondata di insulti - dichiarano - pensiamo sia giusto lanciare un appello all'opinione pubblica con cui invitiamo tutte le persone di buona volontà a schierarsi per il rispetto e la dignità delle persone e a ribellarsi contro questo tipo di aggressioni”. Il motto: “È ora di dire basta. Basta al fango, basta alla violenza, basta all’umiliazione. Basta!”.

“Il coraggio civile - si legge nel testo - deve diventare movimento collettivo e la parola d’ordine deve essere: RISPETTO, rispetto per le persone, cultura del dialogo, ascolto, curiosità per le ragioni altrui, cooperazione anche nella diversità delle opinioni, libertà di pensiero”. E ancora: “L’Europa ci ha messo secoli per affermare questi principi. Non possiamo permettere a un pugno di bulli di distruggerli”. A sottoscrivere l’appello fino a questo momento sono state oltre 230 persone, fra accademici, giornalisti, diversi consiglieri comunali del territorio, consiglieri e funzionari provinciali, artisti e scrittori, ma la lista dei firmatari - fra cui compaiono nomi come quelli di Jacopo Fo, Sabine Gruber, Francesco Palermo, Oktavia Brugger - cresce di minuto in minuto.