Politik | Trasporti

La Provincia presto fuori da Air Alps

Votata pressoché all'unanimità, una mozione dei Verdi approvata dal Consiglio impegna definitivamente la Giunta ad uscire dalla società.

La partecipazione della Provincia autonoma – attraverso la sua controllata Sta – nel capitale della compagnia aerea Air Alps è giunta definitivamente al capolinea. Il 14 maggio il Consiglio regionale aveva già dato il suo via libera all'uscita dalla società, ma era necessario un ulteriore, analogo passaggio anche nel Consiglio provinciale altoatesino. E dunque la mozione presentata dal consigliere verde Riccardo Dello Sbarba, dopo che lo stesso Landeshauptmann Luis Durnwalder aveva manifestato il suo assenso, è stata approvata dall'aula con un esito schiacciante: 25 sì e un no. Il testo presentato al voto ha avuto una significativa modifica: l'uscita avverrà nel momento ritenuto più opportuno, vi si precisa.

Il progetto Air Alps aveva causato dei mal di pancia nella stessa Svp e un'autorevole esponente del partito come Rosa Thaler – rappresentate delle istanze della Bassa Atesina – è sempre stata tra i contestatori dello scalo di San Giacomo. “Uscire dalla società nel momento più opportuno significa cercare di recuperare almeno qualcosa dell'investimento fatto”, spiega. Ma quando accadrà? E poi è possibile recuperare qualcosa in una situazione tanto critica? “Non lo so proprio – risponde diplomaticamente Thaler – le mie preoccupazioni riguardano soprattutto i cittadini che vivono nei pressi dell'aeroporto”.

Dopo anni di polemiche, la Giunta provinciale si vede dunque impegnata a dismettere le quote di una società che certo non ha raccolto i frutti sperati. L'ingresso della Provincia nella società allora solo privata è del 2006, con un investimento di 4.470mila euro per rilevare il 4,58 per cento del capitale sociale, mentre la Regione acquisì l'1,8 per cento. Oggi questa partecipazione ha un valore ufficiale di un unico euro a cui si devono sommare i debiti contratti nel frattempo. Inoltre si devono aggiungere anche gli oltre 3,8 milioni di euro pubblici versati ad Air Alps per garantire la tratta Bolzano-Roma (1,1 milioni per il 2010, 2011, 2012 e 600 mila nel 2013). Se infine si considera come la Provincia sia in causa con la stessa Air Alps di cui è comproprietaria per mancati adempimenti contrattuali, il cortocircuito è completo.

Ed ecco uno stralcio della mozione dei Verdi approvata dal Consiglio provinciale. “La compagnia aerea Air Alps è da anni in crisi e non si è dimostrata in grado di garantire nemmeno il volo Bolzano-Roma a lei assegnato tramite gara pubblica. Per questo la Provincia di Bolzano prima le ha negato la certificazione di affidabilità e poi le ha chiesto i danni per l’interruzione dei voli. Intanto il volo verrà affidato ad altra compagnia. La Provincia, tramite Sta, ha nella società Air Alps una sua partecipazione, il cui valore è ormai ridotto al minimo. A questo punto sarebbe un paradosso se la Provincia, tramite Sta, continuasse a far parte di una società che non ha più nulla a che fare con il nostro territorio e con cui la stessa Provincia è in vertenza per danni per l’interruzione del servizio erogato. La Sta deve dunque al più presto prendere le distanze da questa società che non solo versa in cattive acque, ma si è dimostrata inadeguata a fornire quel servizio che le era stato affidato tramite gara pubblica”.

Bild
Profil für Benutzer Maximilian Benedikter
Maximilian Ben… Mi., 05.06.2013 - 21:01

Aereoporto, Centro guida sicura, Sel? Quanti disastri ancora sono necessari per cacciare questa gente? Quanta arroganza e sudditanza della coalizione di governo provinciale dobbiamo ancora subire? Purtroppo penso che molti cittadini ne vogliono ancora. Allora godete, maledetti sadomasochisti!

Mi., 05.06.2013 - 21:01 Permalink