Gesellschaft | Salute

Imfpfaschismus?

Prime reazioni dell’opposizione sudtirolese di lingua tedesca al decreto del governo Gentiloni, che impone 12 vaccinazioni ai bambini delle scuole materne.
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Foto: web

Prima a reagire stamani è stata Süd-Tiroler Freiheit, parlando di una “massiccia forzatura sull’autonomia delle famiglie”. Rincarando la dose la consigliera provinciale Myriam Atz Tammerle ha addirittura parlato di “dittatura”, riferendosi alla decisione del governo italiano

Per il partito indipendentista sudtirolese la misura è comunque eccessiva, a prescindere dalle diverse posizioni in merito agli obblighi di vaccinazione. Mettendo le famiglie che non vogliono sottostare a questo obbligo “nelle condizioni di non poter mandare a scuola i loro figli”. 
Per Myriam Atz Tammerle il governo italiano, attraverso il decreto sull’obbligo delle vaccinazioni, "mette le famiglie nelle condizioni di non poter decidere cos’è bene o male per i loro figli"
Tammerle ricorda che il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale e che “assurdo metterlo ora in questo modo in discussione”. 

A Süd-Tiroler Freiheit fa eco Andreas Pöder di BürgerUnion, utilizzando toni se possibile ancora più forti e ricorrendo ad un neologismo (?) da far tremare i polsi: Imfpfaschismus


Per Pöder le uniche a gioire per la decisione del governo italiano sono le 'Pharmalobby', mentre il fondatore di BürgerUnion ricorda a fronte delle nuove 12 vaccinazione imposte in Italia, “in ben 13 paesi europei non esiste alcun obbligo e in altri solo da una a quattro”.
Andreas Pöder conclude la sua durissima presa di posizione affermando che non occorre essere militanti contro le vaccinazioni per comprendere che le nuove disposizioni del governo italiano suscitano grande preoccupazione
La decisione in merito all’importanza delle vaccinazioni ed a quali sono di fatto sono indispensabili spetta ai medici”, osserva Pöder. Osservando come però la decisione del governo italiano abbia fallito nettamente il suo obiettivo. 

Ricordiamo che il decreto è stato varato dal governo italiano dopo un lungo confronto avvenuto tra le due ministre della Salute Beatrice Lorenzin (Alternativa Popolare) e dell'Istruzione Valeria Fedeli (PD). Il decreto prevede che senza vaccini venga vietata l'iscrizione a nidi e a materne (da 0 a 6 anni). I 12 vaccini previsti sono obbligatori anche alle elementari, ma la violazione in questo caso è punita con multe che vanno dai 500 a 7500 euro. Al genitore inadempiente è previsto anche che venga sospesa la potestà, ovvero la responsabilità sui figli