Politik | Incontro a Bruxelles

“Piccola Europa nell’Europa”

Riuscirà l’Alto Adige a resistere all’assedio del sovranismo? Kompatscher e Juncker contro i nazionalismi. “A22, tutto pronto”. Treno Venosta-Svizzera, caccia ai fondi.
Juncker, Kompatscher
Foto: USP/Horst Wagner

L’Alto Adige, fortino europeista, è abbastanza solido da non cadere sotto l’assedio del sovranismo che rischia di travolgere il continente? Sperano di sì Arno Kompatscher e Jean-Claude Juncker, rispettivamente governatore del Sudtirolo e presidente della commissione Ue, che si sono visti a Bruxelles per un colloquio sui temi d’attualità, dal livello comunitario a quello locale: la situazione politica in Europa, con le ultime elezioni in Baviera, Sudtirolo e Trentino, fino ai progetti come il treno dalla val Venosta alla Svizzera, per il quale Juncker ha augurato l’appoggio dei fondi dell’Unione.

 

Appuntamento a Bruxelles

Anche se gli appelli sono enfatici, il discorso di fondo è dominato dall’incertezza per il futuro del progetto continentale. Resta lontana, a quanto pare, la “guarigione” dell’Europa dal mix di populismo e nazionalismo, che nel medio e lungo periodo, hanno convenuto i due, “creerà più problemi di quelli che saranno in grado di risolvere”. L’inquietudine è acuita dagli interrogativi che giungono dal cuore del continente, dalla Germania, che fra l’altro sta subendo un rallentamento del proprio Pil (e non è un caso la frenata dell’export altoatesino).

Durante il colloquio, durato circa un’ora, Kompatscher e Juncker si sono mostrati concordi sul fatto che per affrontare le sfide globali ci sia però sempre bisogno “di un’Europa forte che sappia operare nell’interesse dei cittadini”. Ma si è parlato naturalmente anche del conflitto Roma-Bruxelles sul bilancio nazionale e delle prossime elezioni europee, che segneranno anche il cambio di testimone nella commissione Ue. Inoltre, “in casa” Kompatscher è tallonato dalla Lega che spara a zero contro Bruxelles tramite il suo leader Salvini e che con le sue ambizioni di giunta sta provocando un dibattito sul futuro stesso dell'Svp - e non solo.

 

 

Ponte tra culture, da puntellare

L’Alto Adige - ha aggiunto Kompatscher - punta a rafforzare il suo ruolo di piccola Europa nell'Europa, di ponte tra la cultura, l’economia e le popolazioni di Italia e area germanofona, ma per fare ciò abbiamo ancora bisogno del sostegno di Bruxelles e di Strasburgo”.

In fatto di collaborazione trasfrontaliera e mobilità, Juncker è stato informato dei passi in avanti compiuti per il rinnovo della concessione di A22, con la gestione prossima ad essere affidata alla società inhouse pubblica BrennerCorridor per trent’anni. “Tutto è pronto - ha detto Arno Kompatscher - compreso il via libera di Bruxelles, ed ora possono essere messe in atto le misure programmate per ridurre il traffico su gomma, incentivare il passaggio a rotaia e migliorare i flussi". 

 

Treno per la Svizzera e montagna

Juncker si è poi detto ottimista circa il fatto che la collaborazione fra Alto Adige, Tirolo, Grigioni e Lombardia per la ferrovia tra la val Venosta e la Svizzera possa rendere di interesse europeo il progetto, favorendo così l’accesso alle fonti di finanziamento UE.

Tra gli altri temi affrontati a Palazzo Berlaymont, sede dell’Unione Europea, il mantenimento dei fondi strutturali anche dopo il 2020, fondamentali secondo la Provincia di Bolzano per i territori di montagna, e la strategia macroregionale alpina Eusalp, la cui assemblea generale è in programma la settimana prossima a Innsbruck.

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Karl Trojer Fr., 16.11.2018 - 17:33

In diesem Sinne hoffe ich sehr, dass Südtirol keinem Mitregieren nationalistischer Kräfte ausgeliefert wird ! Europa braucht Solidarität, Zusammenhalt, kombiniert mit subsidiärem Handlungsspielraum und keine Stärkung der Nationen.

Fr., 16.11.2018 - 17:33 Permalink