Certo, essere scienziati e non solo (modesti) storici del giornalismo aiuterebbe. Ma possiamo ormai affermare con certezza che il bruco chiamato Salto.bz ha attraversato i quattro canonici passaggi vitali e sta diventando una vera e propria farfalla. Colorata, svolazzante, curiosa, indipendente. E che, a differenza di molte sue colleghe che girano per campagne e prati, avrà una vita lunga.
Come le lettrici e i lettori di questo portale hanno di sicuro già letto (e ampiamente commentato, dopo l’editoriale di Christoph), Salto.bz sta diventando grande.
In questi anni è stato uovo, bruco, pupa (o crisalide) e adulto. Diventando dunque un lepidottero. Insomma, una farfalla. Una farfalla responsabile e determinata, anche sbarazzina se serve ma soprattutto capace di scavare nel terreno delle notizie e dei saperi non solo quotidiani. E informare voi che ci leggete (anche criticandoci, certo) e anche noi che ci lavoriamo.
E da fare c’è anche tanto sul piano del giornalismo locale in Rete, realtà che sta salvando ad esempio una costellazione di piccole testate, anche cartacee, negli Stati Uniti. Glocal, insomma: Global più local.
Una notizia è sempre di più una cosa strana: si afferra, si trova, poi ci sfugge, poi la ritroviamo, la verifichiamo, la verifichiamo una seconda volta, la incrociamo con altre notizie e finalmente siamo in grado di scriverla. Imparano qualcosa (se siamo stati bravi ad informare) coloro che ci leggono. Ma impariamo anche noi, che le notizie le scriviamo.
Tutto grazie a Salto.bz, che sta per diventare farfalla dopo i passaggi canonici che abbiamo riepilogato.
Uno di questi passaggi (crisalide? Oppure fate voi) ha riguardato l’anonimità dei commenti, che ha permesso purtroppo non pochi esercizi di barbarie e di volgarità. A questo si è aggiunta la volgarità meschina di una minoranza di commenti sì firmati ma egualmente brutti, sterili e minacciosi.
Che cosa resta da fare? Per esempio intervenire più numerosi in lingua italiana.
Tutto questo sta per finire, perché la farfalla Salto.bz è quasi pronta per spiccare un nuovo volo lungo e avventuroso.
Che cosa resta da fare? Per esempio – vedi i commenti all’editoriale di Christoph sul tema – intervenire più numerosi in lingua italiana. La stragrande maggioranza dei commenti è stata in tedesco (con la piccola deriva autoreferenziale di qualcuno) e dunque in ogni caso di grandi utilità e ricchezza intellettuale.
E da fare c’è anche tanto sul piano del giornalismo locale in Rete, realtà che sta salvando ad esempio una costellazione di piccole testate, anche cartacee, negli Stati Uniti. Glocal, insomma: Global più local. Come sentiamo dire dalle parti, sempre importanti e nobili, della Fondazione Langer. E come chi ha sul serio conosciuto Alex prova a praticare da anni.
Insomma, commentare ok: ma darvi (darci) una notizia in più sarebbe altrettanto utile.
Ultima cosa: sull’isola greca di Rodi c’è Petaloudes, la cosiddetta valle delle farfalle, Treffpunkt irresistibile e magico di ogni estate. Punto di incontro riservato alle farfalle, certo. Ma vuoi vedere che in due o tre anni lo sarà anche per tutti voi e noi di Salto?