Politik | L'intervista

“La Lega? Il ‘girello’ della Svp”

“E davano al Pd della stampella”. Il segretario provinciale dem Huber sull’accordo di governo, le lotte intestine, le europee con Köllensperger e Caramaschi il diligente.
Alessandro Huber
Foto: upi

salto.bz: Huber, partiamo dal congresso del Pd, quale candidato la convince?

Alessandro Huber: Il mio ruolo è quello di garante regionale, mi impegno a favorire la partecipazione degli iscritti e il miglior svolgimento, a livello locale, di questa delicata fase per il partito. Perciò per il momento mi tengo fuori dal discorso preferenze in merito ai candidati. 

Una simpatia ce l’avrà.

Due, in verità. Per Nicola Zingaretti perché esprime un’idea di partito di tipo inclusivo, volto al “noi”, e intende recuperare terreno a sinistra e allargare il campo a tutto ciò che non è Lega, 5 stelle o fuoriusciti dal Movimento. Ecco, per queste persone noi possiamo essere degli interlocutori ideali. Di Martina, che è più vicino alle istanze degli iscritti, apprezzo invece l’idea di voler portare avanti un progetto in continuità con il passato, gli riconosco di aver tenuto duro dopo la pesante sconfitta delle elezioni politiche, certo non semplice da gestire. Sono due posizioni molto diverse sul piano nazionale ma sia Zingaretti che Martina hanno un’idea molto chiara della nostra autonomia, per noi per esempio è importante poter scegliere localmente i nostri candidati per le politiche e in questo senso abbiamo già delle garanzie. 

Gira voce che Renzi voglia fondare un nuovo partito anche se il diretto interessato smentisce. Se si rivelasse vero lei, che è stato esponente renziano, lo seguirebbe?

No, sono un “nativo democratico” e non lascerò il partito. Certo il progetto Pd va riformato, ma dall’interno, mi auguro che Renzi decida di non tentare l’avventura di un nuovo soggetto politico, disunire le forze sarebbe una sciocchezza. Abbiamo avuto prova anche a livello locale di come lo spettacolo della frammentazione abbia portato male a tutti. Rimpicciolire il Pd nazionale vorrebbe dire fare un favore a Lega e 5 stelle e questo non ce lo possiamo permettere. 

Il progetto Pd va riformato, ma dall’interno, mi auguro che Renzi decida di non tentare l’avventura di un nuovo soggetto politico, disunire le forze sarebbe una sciocchezza. Abbiamo avuto prova anche a livello locale di come lo spettacolo della frammentazione abbia portato male a tutti

C’è stata grande partecipazione all’incontro con Zingaretti a Bolzano, il 3 gennaio. Dica la verità, non se l’aspettava.

No, infatti. Mi ha colpito anche la forte presenza dei giovani. Credo che Zingaretti riporti nel partito quelle idee di sinistra che sono mancate a lungo e che hanno conseguentemente provocato la disaffezione degli elettori al Pd. 

Una rinascita del Pd è possibile anche a livello locale con Bizzo fuori dai giochi e il “depotenziamento” di Tommasini?

Se ci fossimo presentati uniti alle elezioni provinciali avremmo fatto due eletti e lo scenario politico in Provincia oggi sarebbe ben diverso. Dobbiamo imparare dagli errori. Penso che l’esperimento con la lista civica di Casolari sia stato positivo, mentre non è piaciuta affatto agli elettori questa apertura al centrodestra della compagine di Bizzo. Il risultato è stato una sorta di harakiri: loro hanno ottenuto meno consensi di quanto avevano previsto e noi abbiamo perso quei 3mila voti che ci avrebbero assegnato il secondo consigliere provinciale. 

Sarà mica tutta colpa di Bizzo?

Non dico questo, ma noi intanto un segnale lo abbiamo dato andando oltre le divisioni appoggiando l’ex esponente del Pd Miriam Canestrini per la presidenza della circoscrizione di Oltrisarco. 

Il Pd ha l’opposizione e le europee come obiettivo primario. Partiamo dall’appuntamento elettorale: Köllensperger, che è sempre stato critico nei confronti del Partito democratico, ora guarda a un apparentamento necessitando del “gancio” nazionale che i dem possono offrirgli. Sarà un guadagno reciproco?

Quella delle europee sarà la competizione sulla quale il Pd nazionale avrà l’ultima parola. E questa parola potrà arrivare solo dopo il 3 marzo, ovvero in seguito all’elezione del segretario nazionale. Quindi fino ad allora non possiamo impegnarci. Vero è che ora che la Svp ha rotto l’alleanza con il Pd abbiamo “campo libero” e ricordo che è da due tornate elettorali in Europa, quella del 2009 e quella del 2014, che il Pd non presenta un suo candidato. Le prospettive sono due: qualcuno che entri nella lista del Pd oppure un apparentamento di lista. 

La posizione europeista e progressista di Köllensperger è chiara e valore aggiunto per noi è il fatto che abbia lasciato il Movimento 5 stelle. Sui temi ci possiamo ritrovare, il suo programma per le provinciali, come del resto anche quello dei Verdi, aveva molti punti di contatto con il nostro. Il TK deve solo capire se può qualificarsi come centrosinistra, vedremo come si schiererà in consiglio provinciale. 

Köllensperger lancia l’ipotesi di un candidato di lingua tedesca, vi sta bene?

No, ma queste sono cose di cui parleremo più avanti. Se con Köllensperger si fa un accordo come fu con la Svp ci sarà una quadratura del cerchio complessiva.

Köllensperger porta con sé un carico di oltre 43mila voti, bottino delle provinciali, naturale che avanzerà pretese.

Ma non dimentichiamoci che avranno bisogno di un partito nazionale per le europee, io dico che possiamo incontrarci a metà strada. È un lavoro politico che va costruito. L’importante è non disperdere i voti e quella con Team Köllensperger insieme ai Verdi sarebbe la collaborazione più naturale e avrebbe chance di esprimere un eletto del Trentino-Alto Adige. E poi sarebbe l’unica alternativa alla squadra Svp-Forza Italia. La posizione europeista e progressista di Köllensperger è chiara e valore aggiunto per noi è il fatto che abbia lasciato il Movimento 5 stelle. Sui temi ci possiamo ritrovare, il suo programma per le provinciali, come del resto anche quello dei Verdi, aveva molti punti di contatto con il nostro. Il TK deve solo capire se può qualificarsi come centrosinistra, vedremo come si schiererà in consiglio provinciale.

In merito all’accordo di governo il Carroccio è stato già definito la nuova stampella della Svp, il Pd aspettava i leghisti al varco?

Stampella? Io direi che la Lega sta già dimostrando di essere il “girello” della Volkspartei. Sul programma, dove è evidente l’impronta marcata della Svp, la Lega ha fatto il compitino, da quel che so ha deciso tutto Calderoli e Maturi era quello che faceva la voce grossa. Altro che “museruola”. È sconfortante vedere come i centri urbani, stando al programma di coalizione, siano stati praticamente abbandonati a loro stessi. Bolzano, ma anche Merano, vengono lasciate alle buone intenzioni, ma non è una sorpresa visto che per la Svp hanno vinto i contadini e che i probabili futuri assessori della Lega sono uno di Bressanone (Massimo Bessone, ndr) e uno di Laives (Giuliano Vettorato, ndr). Sul capoluogo ci faremo sentire in consiglio provinciale, il lavoro di Tommasini e Caramaschi e dello stesso Sandro Repetto per Bolzano non può andare sprecato. 

A proposito di opposizione e di istanze condotte finora dal Pd a quanto pare il bilinguismo, come annunciato, resta un punto trascurabile.

Si fanno notevoli passi indietro sull'argomento che è stato scientificamente evitato nel documento. Vogliono gli immigrati bilingui ma poi non si investe sullo studio scolastico della seconda lingua per i ragazzi. Anche su questo tema vigileremo.

Il tema del bilinguismo è stato scientificamente evitato nel documento. Vogliono gli immigrati bilingui ma poi non si investe sullo studio scolastico della seconda lingua per i ragazzi

Cosa pensa della presa di posizione del sindaco Caramaschi sul decreto sicurezza?

Caramaschi è molto ligio. Dice: io da sindaco devo far rispettare la legge, il ricorso contro la misura salviniana possono farlo solo i presidenti delle regioni. Opporsi non porta a nulla. Ce l’ha spiegato in questi termini e posso capire il suo punto di vista. Ci fidiamo del suo giudizio.

La portata simbolica della levata di scudi è irrilevante?

No, ma il provvedimento non è di fatto contrastabile. Detto questo Salvini sta facendo un pessimo lavoro in materia di accoglienza dei migranti e questo provvedimento farà grossi danni.

Lei ci sarà al presidio bolzanino di oggi contro il decreto Salvini?

Compatibilmente con gli impegni di partito cercherò di esserci. Sicuramente ci saranno i giovani democratici, come segno di partecipazione e solidarietà. Siamo contenti come Pd delle iniziative che si sono sollevate nelle regioni a guida centrosinistra riguardo il decreto. 

Un’ultima battuta: Caramaschi bis nel 2020?

Sì, e lo dico come capogruppo del gruppo consiliare Pd. Caramaschi sta facendo un lavoro di prospettiva, con opere importanti per la città, ed è un impegno che spero continuerà a portare avanti con un nuovo mandato.

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Massimo Mollica Di., 08.01.2019 - 16:05

All'amico Alessandro mi permetto, pur essendo l'ultimo degli ultimi, di dirgli alcune considerazioni. E lo faccio qui alla luce del sole perché chi è trasparente non ha nulla da nascondere!
1) lasci perdere le primarie nazionali che poco hanno a che fare con la nostra autonomia. Forse un giorno si sveglieranno nel resto d' Italia e capiranno che l'autonomia va esportata dappertutto, ma per quel giorno intanto difendiamo la nostra. E per difesa intendo DIALOGO e DIBATTITO, in sostanza apertura con tutti.
2) non si parli di destra e sinistra che siamo 4 gatti! Quindi confrontiamoci con TUTTE quelle persone di buona volontà indipendentemente dalle proprie origini. L’idea di Bizzo non è scorretta! In fondo noi siamo quelli che hanno creduto nella convivenza! Quindi siamo i primi che dobbiamo CONVIVERE con gli altri! La stessa parola SINISTRA è vuota se non si hanno idee ma solo slogan!
3) La si smetta di considerare le alleanze come a una somma di voti. Gli elettori non sono pecore! Indipendentemente da ciò che uno rappresenta ci sono dietro delle vite, delle speranze a cui noi dobbiamo dare voce. Vuoi fare una unione con le CIVICHE, con Köllensperger (e spero pure con la gente di Bizzo), bene allora ci si incontra pubblicamente IN CHIARO, e si discute, e si discute con la base. Basta giochetti tra segreterie! E questo lo si fa non aspettando Roma, che tanto non sa nemmeno chi siamo. Questo lo si fa ORA, subito, per portare in EUROPA un esempio vincente che è l’Euregio!
4) Sono contento che appoggi il bravo sindaco Caramaschi quindi lo invito sin da subito a creare le liste per le prossime comunali! Trovare ORA i candidati, possibilmente gente nuova perché sarebbe ora, che per questi mesi prima delle elezioni vada a parlare con la cittadinanza. Fare un programma condiviso con TUTTI. Non presentare una lista il mese prima! C’è bisogno di ascoltare la gente perché tanta gente ha voglia di parlare. Visto che Bolzano Bozen sarà messa ai margini dobbiamo difenderla a tutti i costi! Dobbiamo fare barricate politiche! E stare compatti con il sindaco.
5) Lo facciamo questo benedetto congresso provinciale? Lo facciamo aperto e visibile a tutti, invitando tutti, anche quelli che se ne sono andati? Ci vogliamo parlare e confrontarci? Vogliamo capire chi vogliamo diventare e come sogniamo l’Alto Adige Südtirol del futuro?

Di., 08.01.2019 - 16:05 Permalink