La (presunta) virtù dei bolzanini
Come si muovono gli abitanti di Bolzano? Il 34% va a piedi, il 29% in bici, il 7% con i mezzi pubblici, e ancora il 6% sceglie la moto e “solo” il 24% l’auto. Sono i dati che il consigliere Claudio Della Ratta riporta dal dibattito in commissione mobilità sul piano della giunta per chiudere al traffico alcune strade urbane.
“Per la precisione si tratta di 11 piccole vie in questa prima fase” aggiunge l’esponente dei Socialisti riguardo al programma reso noto nelle settimane scorse dal quotidiano Alto Adige. Della Ratta ne approfitta per esternare la sua contrarietà ad ulteriori interventi che “penalizzino” i bolzanini, a suo dire già “virtuosi” in fatto di spostamenti.
Considero positivi gli interventi in ambito arredo urbano e di riqualificazione di alcune zone cittadine, ma sono contrario alla limitazione alla circolazione in queste zone residenziali, la ritengo un ulteriore sopruso alla libera mobilità sul territorio cittadino
“Considero positivi - dice il consigliere eletto nelle fila del Pd - gli interventi in ambito arredo urbano e di riqualificazione di alcune zone cittadine, ma sono contrario alla limitazione alla circolazione in queste zone residenziali, la ritengo un ulteriore sopruso alla libera mobilità sul territorio cittadino. Questi interventi sembrerebbero oltretutto non ampiamente motivati se non forse addirittura inutili”.
Della Ratta ribadisce che “in sintesi il 70% degli spostamenti avviene in modo virtuoso, e non è certamente il 24% degli spostamenti in auto che influisce in maniera determinante sull’inquinamento e le code, ma il traffico in ingresso in città”.
Il 70% degli spostamenti avviene in modo virtuoso e non è certamente il 24% degli spostamenti in auto che influisce sull’inquinamento e le code, la colpa è invece del traffico in ingresso in città
A suo avviso “non è solo con i divieti che si ottengono risultati concreti”: “Soprattutto - aggiunge - non introduciamone altri di vincoli per gli abitanti di Bolzano che sono già virtuosi”. Per Della Ratta “l’obiettivo comune dovrebbe essere quello di migliorare la mobilità, non di limitarla”. Intervenendo quindi sul traffico scolastico, sulle zone colorate “che, introdotte principalmente per non permettere la sosta ai pendolari, andrebbero ripensate”, infine sui parcheggi.
Bravo!
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