Politik | Post-referendum

Missione 40 milioni

Bolzano “blocca” i fondi provinciali per il tram: “Il traffico crescerà del 30%, subito le alternative”. Caramaschi: “Gli alleati pedalino, altrimenti scelgano un altro”.
Caramaschi, Walcher
Foto: salto

Il tram passa, i problemi del traffico a Bolzano restano. Dopo il referendum che ha spazzato via la soluzione su rotaia la giunta comunale fa i conti sia con le implicazioni politiche del voto che con quelle tecniche. Ma c’è un’urgenza, riguardo ai 40 milioni prenotati dalla Provincia per l’opera: “Un’occasione così non torna, Kompatscher aveva dirottato i fondi da altre opere sul resto del territorio e volendo ne hanno da finanziare per i prossimi cinque anni” afferma il vicesindaco Luis Walcher. L’idea è impiegarli per le soluzioni alternative annunciate a caldo dal sindaco, ipotesi che avranno sempre al centro il trasporto pubblico: “Ci incontreremo a breve assieme a Provincia e Sta, saranno i tecnici ad indicarci le possibilità” dice Renzo Caramaschi che risponde anche alle critiche su di lui sorte nella maggioranza.

 

Non farsi travolgere dal voto

 

Il tram comunque è “seppellito”, ribadisce il primo cittadino, che comunque non intende farsi travolgere dal tracollo per il sostenitori del sì all’opera. “In giunta ne abbiamo discusso, tutti mi hanno detto che rifiuterebbero la richiesta delle mie dimissioni se questa fosse avanzata dalle opposizioni”i. Se l’esito del voto gli fa dire che “ha sbagliato la giunta, non i cittadini”, l’amministratore rinnova in ogni caso la fiducia ai suoi assessori, compreso Maria Laura Lorenzini (Verdi) che ha sostenuto il progetto assieme alla Provincia. “Le deleghe rimangono inalterate, non si discutono”.

Un’occasione così per Bolzano non torna, Kompatscher aveva dirottato i 40 milioni da altre opere sul resto del territorio e volendo ne hanno da finanziare per i prossimi cinque anni (Luis Walcher)

La parola d’ordine è andare avanti, sperando che il referendum non significhi la perdita di sintonia dell’esecutivo con i suoi cittadini. Qualcuno, oltre che nell’opposizione, lo pensa però anche nei partiti di maggioranza: nel Pd si comincia già a mettere in dubbio la riconferma dell’attuale sindaco per le prossime elezioni. Dubbi a cui il diretto interessato risponde: “Agli alleati dico, pedalino, altrimenti scelgano un altro candidato se sono preoccupati”.

Dubbi sulla mia ricandidatura? Agli alleati dico, pedalino, altrimenti scelgano un altro candidato se sono preoccupati (Renzo Caramaschi)

 

“Gioiranno le altre città”

 

“È inutile tornare sull’argomento - continua Caramaschi -, ma gioiranno le città che potranno partecipare al bando statale ricevendo più soldi. La gente che ho incontrato al bar o in città era chiara nel suo no: le persone pensavano che sarebbe stato un treno in città, avevano paura di nuovi scavi, parcheggi cancellati, caos nelle strade strette. Abbiamo cercato di convincerli del contrario, ma anche alle assemblee potevamo raggiungere appena 500 persone”.

I cittadini pensavano che sarebbe stato un treno in città, avevano paura di nuovi scavi, parcheggi cancellati, caos nelle strade strette. Abbiamo cercato di convincerli del contrario, ma anche alle assemblee potevamo raggiungere appena 500 persone (Caramaschi)

La valanga degli oltre 18.000 no è consegnata agli archivi, al faldone con i risultati ufficiali del voto letto dalla giunta. Pragmatico di fronte agli eventi Walcher, che assieme all’Svp bolzanina si era schierata a favore del tram. “Avevamo quest’opera nel programma, era giusto presentare un piano finanziario e un progetto. L’obiettivo era rispondere ad un incremento del traffico che nei sei anni della costruzione sarebbe aumentato del 30%. Detto questo, l’aumento dei flussi ci sarà anche se non lo realizziamo. Quindi, vedremo con i tecnici cosa fare, considerando che salta anche l’ipotesi della continuazione della linea fino all’Oltradige”.

Era giusto presentare il progetto dell’opera che era nel nostro programma. Ma ora il traffico aumenterà del 30% anche se non la facciamo. Quindi vedremo con i tecnici cosa fare, considerando anche che salta anche l’ipotesi della continuazione della linea fino all’Oltradige (Walcher)

 

Bloccare i 40 milioni di Kompatscher

 

Il primo pensiero della giunta è “bloccare” i 40 milioni riservati dalla Provincia per finanziare l’opera (l’accordo prevedeva che il Comune ne avrebbe messi altrettanti, i restanti invece sarebbero stati chiesti allo Stato). E impedire che non vengano dirottati su altre esigenze territoriali, le famose circonvallazioni nelle valli additate spesso come il simbolo della “scarsa attenzione” data dalla politica provinciale al capoluogo. Il paradosso citato implicitamente da Walcher è che ora che erano disponibili, sono stati rifiutati dai bolzanini, che non erano d’accordo con l’opera a cui erano destinati. 

I nostri 30 milioni su 40, accantonati nel nostro bilancio, verranno impiegati per altri capitoli. Le priorità non ci mancano (Caramaschi)

Infine, sul tavolo rimangono anche i 30 milioni che il Comune aveva iniziato ad accantonare nel bilancio (con l’idea di raggiungere i 40): “Faremo una variazione, li metteremo per altri interventi e le priorità non ci mancano” conclude Caramaschi.

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Massimo Mollica Di., 26.11.2019 - 09:55

Da oggi a qualsiasi opposizione gli urlerò in faccia come intende risolvere il problema del traffico. Perché so già che alle prossime elezioni questi si metteranno ad abbaiare sulla sicurezza e balle varie. Ma i problemi qui a bolzano sono due, il traffico e il costo esagerato delle case. E allora venghino signori, venghino. Volete governare cari fenomeni? Bene trovatemi delle soluzioni senza prendermi per i fondelli con i soliti slogana salviniani, che qui non attaccano!

Di., 26.11.2019 - 09:55 Permalink