Politik | Gastkommentar

Identità, tradizione, economia

Un commento "di parte" per salutare la riapertura della storica sede del M.S.I a Bolzano, oggi divenuta sede di Unitalia. Un'occasione per capire perché il neo-fascismo continua a riscuotere successo e a provocare emozioni politiche.

Il conto alla rovescia per tutti i simpatizzanti della destra dura e pura di Unitalia è finito. Finalmente la fiamma torna a casa! Ciò significa che la vecchia sede dell'MSI bolzanino, quella di Via Locatelli, impressa nella memoria di molti, o forse di tutti i bolzanini con più di 30 anni, ha riaperto i battenti sotto lo stesso simbolo: la fiamma tricolore, la stessa che brillava nel simbolo dell'MSI e che brilla oggi con lo stesso orgoglio in quello di Unitalia.

Tante le persone accorse per visitare la nuova, vecchia sede. Con dei fumogeni sono stati anche emessi dei fumi tricolori, sotto gli occhi di molti visitatori del mercato del sabato che guardavano interessati: alcuni condividevano, altri no, tutti però si sono fermati un attimo a guardare.

La sede di Via Locatelli ha visto il passaggio di molte personalità come Giorgio Almirante, che a Bolzano era di casa. Come non ricordare poi Pietro e Andrea Mitolo? Ed è proprio a quest'ultimo che Donato Seppi ha voluto intitolare questa che vuole essere la nuova “casa della destra”, quella che è appartenuta alla tradizione e da cui può ripartire il cammino di una nuova destra, questa volta unita.

“Questa casa è appartenuta ai nostri padri e ai nostri nonni e volgiamo che appartenga ai nostri figli. La destra riparte dalle sue ceneri come la Fenice!”, ha dichiarato un po' commosso Seppi nell'occasione.

Il ritorno nella sede di un tempo significa anche il ritorno a quella politica che il partito di Seppi non ha mai abbandonato: da una parte la destra nazionale e dall'altra quella sociale.

Nazionale, non nazionalistica, significa riaffermare il richiamo della tradizione. Non per dire che sia migliore di altre, ma per sottolineare il valore del passato, di quanto si possa imparare dalla storia, quanto si debba correggere o portare avanti. Fatto sta che la società di ogni Paese è il risultato di un processo, di uno sviluppo, di cui si deve tenere conto per comprendere e migliorare lo stato delle cose. Definire noi stessi come soggetti significa anche favorire il dialogo perché se ci assoggettiamo completamente all'altro con cui vogliamo dialogare, non esiste più nessun dialogo.

In quanto alla destra sociale si tratta di un'alternativa al capitalismo senza freni che non considera il bene comune, ma soltanto il vantaggio economico. E a ben vedere non pùò che esser così, visto che la parola “economia” deriva da òikos, che in greco significa “casa”, e quindi intende il benessere essenzialmente come benessere della casa e della famiglia.