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Il caso Gullotta e il peso dell’autorità

Il Sovrintendente nel mirino, “ha fatto alzare i voti al figlio in pagella”. La replica: “Falsità”. Repetto: “Sia fatta subito chiarezza”. Vettorato: “Verificheremo”.
Vettorato, Gullotta
Foto: USP

“Se tutto sarà confermato, se la spiegazione di Gullotta non sarà convincente, ebbene il Sovrintendente dovrà riflettere seriamente sulle dimissioni. Cose del genere sono assolutamente inaccettabili. E non lo dico solo da segretario provinciale Pd, ma anche da insegnante”. A scriverlo in un post Facebook è Alessandro Huber. Il riferimento è alla vicenda riportata oggi (16 giugno) dal Corriere dell’Alto Adige e rimbalzata anche sui media nazionali: in una scuola media di Bolzano sarebbe stato riconvocato un consiglio di classe straordinario per rivedere la pagella di uno studente, il figlio del sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta, che avrebbe preso un 6 e un 7 in due materie dove, a fine primo quadrimestre, aveva due 8. La richiesta, partita da un professore, è stata nello specifico quella di correggere un “errore formale nella valutazione finale”. Richiesta accolta dal consiglio, e il 6 è diventato un 8. Voce fuori dal coro quella dell’insegnante dell’altra materia di cui era stato messo in discussione il voto, che si è rifiutato di cambiare la valutazione - confermandola sulla base della media aritmetica dei voti del secondo quadrimestre - e rimettendo la decisione al consiglio di classe il quale si è espresso, a maggioranza, a favore del “ritocco”. Dunque anche il 7 è stato sostituito da un 8. Pietra dello scandalo in questa storia è la telefonata fatta da Gullotta alla dirigenza scolastica. Ignoto il contenuto della chiamata, il punto è che il consiglio sarebbe stato riconvocato a stretto giro, in forma straordinaria, per rimediare al suddetto “errore formale”. Interpellato dal Corriere il dirigente dell’istituto in questione dichiara: “Nego di aver ricevuto una qualsivoglia comunicazione in tal senso (di cambiare i voti, ndr). Con gli insegnanti e i rappresentanti della Sovrintendenza ho contatti periodici”. In merito alla convocazione straordinaria del consiglio di classe aggiunge di “non divulgare nulla”.

 

La reazione

 

“Sono sconcertato”, dice a salto.bz Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd, che sulla vicenda ha depositato una interrogazione chiedendo se sia prassi comune riconvocare i consigli di classe per modificare le pagelle già pubblicate e se corrisponda al vero che alcuni consigli di classe della scuola in questione siano stati riconvocati per modificare pagelle già consegnate. Irraggiungibile telefonicamente durante la mattinata, Gullotta. “Mi dicono che stia preparando un comunicato stampa per spiegare l’accaduto - riferisce Repetto -, mi auguro davvero che le sue siano motivazioni plausibili, poi se la vedrà l’assessore Giuliano Vettorato con il sovrintendente che si è scelto, certo è che dopo le polemiche sorte durante il lockdown la scuola italiana ora è di nuovo nel mirino”, sottolinea il consigliere del Partito democratico. “Si tratta di una questione etica e morale, ho due figli e non mi sognerei mai di alzare il telefono e chiamare in sede per interferire sui loro voti, che lo faccia, se così è stato, il rappresentante del mondo della scuola in lingua italiana in provincia ha un peso specifico enorme, e poi è un caso estremamente delicato perché parliamo di un minore che potrebbe essere preso di mira dai suoi coetanei per un fatto come questo”. Il timore espresso dall’esponente del Pd è che episodi di questo tipo possano portare in prospettiva alla creazione di un’unica ripartizione cultura e un’unica intendenza scolastica per tutti i gruppi linguistici. “Già non abbiamo assessorati ‘italiani’ di peso in provincia, vogliamo perdere anche scuola e cultura?”.

Ho due figli e non mi sognerei mai di alzare il telefono e chiamare in sede per interferire sui loro voti, che lo faccia, se così è stato, il rappresentante del mondo della scuola in lingua italiana in provincia ha un peso specifico enorme (Sandro Repetto, Pd)

 

Le repliche

 

Poco fa la stringata replica di Gullotta che non centra tuttavia l’obiettivo di dare le opportune delucidazioni sul caso: “L’articolo del Corriere mi amareggia molto, prima di tutto come padre e come cittadino, poi come funzionario. Comprendo la divergenza di opinioni ed anche le critiche sull’operato professionale, ma ritengo estremamente scorretto strumentalizzare la famiglia e in particolare un minore per screditare una figura professionale, per di più senza alcun fondamento di verità, sulla base di fatti mai accaduti. Ho intenzione di tutelare mio figlio, la mia famiglia e me stesso, valutando anche di intraprendere le azioni legali del caso”. Nel frattempo arriva anche la nota dell’assessore competente Vettorato che dichiara l'intenzione di fare luce sull'avvenimento: “Ho appreso da un quotidiano locale la notizia riguardante un presunto episodio di ‘cambio di voti’ avvenuto durante un consiglio di classe di un istituto del capoluogo. Ho attivato immediatamente tutte le verifiche del caso per fare completa chiarezza”.