Politik | La polemica

Artioli: gli elettori del centrodestra vogliono governare con Kompatscher

La consigliera di Team Autonomie risponde alle critiche giunte da gran parte dei politici di centrodestra. E sancisce definitivamente la sua scelta a favore di Kompatscher.

Elena Artioli ha votato a favore di Arno Kompatscher ed ha contribuito alla sua elezione. Ma non è finita qui: il messaggio alla Svp è giunto forte e chiaro. "Chi sono io per oppormi alle 80mila preferenze di Kompatscher?", ha detto Artioli. Come dire: non ci sono dubbi su chi sia il più forte ed eccomi pronta nel caso in cui al Pd venisse in mente, prima o poi, di ricordare alla Svp che non è più il partito di maggioranza assoluta. 

Una cosa va riconosciuta senz'altro ad Elena Artioli, e cioè di aver giocato assai bene le sue carte. "Di Forza Italia e della politica nazionale non voglio più nemmeno sentir parlare", ci aveva detto lo scorso 8 dicembre. Ed eccoci al dunque: lo strappo è ora definitivo e vicendevole
La consigliera di Team Autonomie risponde solo a sé stessa e corre definitivamente da sola, mentre il centrodestra non governativo annaspa, alla ricerca di un coordinatore in grado di raccattare frammenti di consenso, da cementare in qualche modo per porre nuovamente le basi della credibilità perduta. 
A livello regionale l'ultimo moschettiere Giacomo Bezzi si candida ad essere punto di riferimento, unico consigliere eletto e rimasto in Forza Italia. Ma per il ruolo di nuovo coordinatore a Roma è arrivato anche il curriculum di Enrico Lillo, 'colomba' forzista bolzanina. 

Intanto Elena Artioli mette ulteriormente in chiaro il suo pensiero. "Benussi, Urzi, Biancofiore, Lillo: sono queste le persone che rappresentano il futuro del centrodestra?" polemicamente si chiede. 
Per Artioli la responsabilità della debacle del centrodestra altoatesino ricade sopratutto su Michaela Biancofiore. E Artioli ritiene di essere stata l'unica nella campagna elettorale per le provinciali "a tirare la campagna elettorale in mezzo alla gente nei mercati, e non in piazze vuote"
La critica si estende poi ad Alessandro Urzì, "assente giustificato forse nel giorno più importante della storia dell'Alto Adige", ma anche colpevole dei "passaggi dal PDL a Futuro e Libertà e quindi alla sua lista civica". L'accusa di Artioli certo fa sorridere, vista la lunga serie di 'cambiamenti di schieramento' che hanno caratterizzato il suo percorso politico. Ma la consigliera di Team Autonomie non demorde e ribadisce con chiarezza il suo pensiero: "Urzì si dice l'unico rimasto a difendere il centrodestra, ma in realtà forse sarebbe più giusto dire che difende cartelli e monumenti".
Artioli completa la sua mitragliata di repliche imputando a Ivan Benussi di aver fallito, quando "doveva trattare con la SVP per il Comune di Bolzano e dare la possibilità al centrodestra italiano di amministrare per la prima volta la città"

Elena Artioli si dice certa che "gli italiani del centrodestra oggi vogliono collaborare al governo di questa terra" e che "con il nuovo Presidente della Provincia che vanno giocate tutte le carte per garantire al gruppo linguistico italiano il miglior progetto per un domani da protagonisti"
La consigliera di Team Autonomie auspica un sondaggio su quale sarebbe stata la scelta degli elettori di centrodestra, per quanto riguarda il governo della provincia. Ma chissà quanti di loro, telefonicamente interpellati, avrebbero magari buttato giù la cornetta, imprecando.