C'è questa storia di Ötzi: non si può muovere. Gli hanno dato, alla mummia, massimo 200 metri d'azione: ex INA, ex Enel di via Dante o sede della Cassa di Risparmio.
Poro vecio.
Deve stare in CENTRO.
Sono tutti d'accordo. Code fino a metà della via omonima, parcheggi strapieni, vicoli intasati.
Il CENTRO di Bolzano lo visitano comunque tutti i turisti e lo visiteranno sempre e comunque tutti i bolzanini.
Fa niente. Sono tutti d'accordo.
CENTRO.
Ho visto il progetto del Virgolo. Una visione ovviamente diversa e, per me, grandiosa.
Poi ho letto l'articolo dell'architetto Lukas Abram e ho capito anche le sue ragioni.
Ma questo importa poco.
Ci saranno mille argomenti per questa o quell'altra proposta.
Ciò che qui conta è la Lobby del Negozio Centrale.
Sostenuta dalla Svp che sostiene Caramaschi che quindi sostiene Ötzi in CENTRO.
E gli altri commercianti? Quelli di corso Libertà? Di via Torino? Di Oltrisarco? Di Gries? Che fine ha fatto il discorso della diversificazione? Della creazione di nuovi poli dell'acquisto e dello struscio? Il discorso che in periferia tutto chiude se non li sosteniamo?
A nutrire il Gattopardo di Bolzano c'è poi la Lobby del Lagrein.
Che mette cancelli in via della Vigna. Sostenuta dalla Svp che sostiene Caramaschi e che quindi nulla può contro lo sbarramento.
Nessuno vuole parlare di esproprio, per carità. Una lobby, inoltre, fa i legittimi interessi di una categoria.
Ma, sembra, non si può nemmeno parlare di una piccola servitù di passaggio verso l'ospedale.
Come quella, necessarissima, da Firmian verso il Centro per lungodegenti e, oltre, per Ponte Adige.
Via Camponuovo.
Anche lì, un cancello. Con una rampa per le bici già bell'e costruita. Cancello che io ad occhi aperti vedo saltare in aria ogni volta che sono costretto a scavalcare la rete; e che vedo, ad occhi sempre aperti, tornare al proprio posto un secondo dopo.
Lo strafottuto cancello è sempre più forte di ogni mia invocazione.
C'è poi la questione dell'aeroporto. Che a Bolzano non lo vogliono, e nemmeno a Laives.
Giusto.
Però poi non mi sembra altrettanto giusto, per decollare e atterrare, raggiungere il Nord o il Sud con le nostro auto o i minibus e scaricargli in testa il nostro traffico e le nostre emissioni. Cosa hanno fatto di male, Innsbruck e Verona, per sorbirsi anche i passeggeri bolzanini?
Siamo contro l'aeroporto?
Per coerenza dovremmo allora non volare, o volare meno, o quasi niente.
Il Benpensante di piazza Vittoria (qui pendant della Casalinga di Voghera), poi, sarà sempre per ogni intervento migliorativo in città.
Salvo obbiettare che il tram è ferraglioso e obsoleto; che è meglio il filobus, se non fosse per quei fili che ti crescono sotto il davanzale; che la nuova stazione FS è ok, ma guai se lontana da piazza Walther; non sarebbe mica neanche male il Nuovo Polo Bibliotecario, ma è ormai roba vecchia con l'internet che ormai c'hanno tutti dentro casa e poi per via delle pakkere, della polvere e del casino che si avrà per chissà quanto tempo tutto quanto intorno.
La Benpensante di via Cadorna (qui pendant anch'ella della Casalinga di Voghera) sarà invece sempre contro le feste culinarie, i raduni multietnici, e i concerti sui prati del Talvera. Coprifuoco alle 11 di sera, per sua richiesta e per sue lettere indignate ad Altomiten quale canale tradizionale. Ha ovviamente le sue buone ragioni.
Ma basterebbe tante volte un Calmor oppure l'Ohropax, pensiamo noi, e dieci serate all'anno si potrebbero pure sopportare.
I Ponti d'artista per Natale? Una schifezza, erano, tant'è che dopo il primo anno li hanno tolti tutti quanti.
Il Gattopardo è forte. La gerontocrazia la forma di governo qui a Bolzano più collaudata.
C'è il discorso degli studenti della LUB. Giovani assenti o trasparenti, a leggere i giornali. Nessuno li vede, nessuno li sente.
Non ho dati, cifre, indagini sociologiche a sostenere l'affermazione. Non siamo di certo a Bologna e nemmeno a Heidelberg; ma anche Innsbruck ci sembra lontana.
Però: saliamo sul primo treno verso quel capoluogo. Un giro dentro la stazione, un aperitivo al Treibhaus, un viaggio con la Hungerburg funicular.
Per qualche ora respireremo aria fresca.
(fine)