Il toto-nomi sul possibile “messia” del centrodestra si fa innegabilmente ogni giorno più avvincente, per non dire grottesco. Un giorno si individua un probabile candidato, il giorno dopo lo si vede sfumare. Ora resta da capire quante proposte ancora potrà “sputare” il famoso cilindro. Ricapitoliamo: fra i big nazionali hanno già declinato l’offerta Franco Frattini, Vittorio Sgarbi, e, pare, anche Enrico La Loggia. La legge elettorale regionale è stata cambiata a tempo di record per togliere l'obbligo di residenza ai candidati, ma più complicato del previsto sembra ora stabilire chi si accollerà l’onere di trascinare il centrodestra fuori dal pantano in cui si è tuffata. L’importante, comunque, è che sia un nome gradito al miracolato Berlusconi. E perché non una donna a questo punto? Daniela Santanché e Mara Carfagna sono le prossime pedine lanciate nella roulette dei nomi. Vittorio Sgarbi, l’ultima carta scoperta in ordine di tempo, ha così smentito la sua candidatura sul Corriere dell’Alto Adige: “nessuno mi ha contattato da Bolzano. Anche se un incontro tra una sensibilità emiliana e una più nordica potrebbe essere interessante non penso proprio a fare il sindaco”.

Giovanni Benussi è invece il nome che riaccende il dibattito sulla personalità, che potrebbe correre alle prossime elezioni comunali, da ricercarsi all’interno dei confini altoatesini. Benussi, che per ora sarebbe il candidato indicato da Casapound (con probabile appoggio anche di Unitalia), ha detto che sarebbe disposto ad entrare in partita se potrà fare da collante di tutte le forze del centrodestra. Più facile a dirsi che a farsi. Nel frattempo Giorgia Meloni farà tappa domani a Bolzano per sostenere la lista di Fratelli d’Italia che, lo ricordiamo, ha scelto come candidato sindaco Maria Teresa Tomada.