Sì alla commissione d'inchiesta

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Il consiglio comunale di Laives ha approvato all'unanimità l'istituzione di una commissione speciale d'indagine per fare luce sul braccio di ferro fra un gruppo di una trentina di dipendenti e la giunta comunale guidata da Giovanni Seppi. La situazione, inedita a livello regionale (e non solo) ha portato ad una serie di lettere e prese di posizione senza che nessuna delle due parti si smuovesse di un millimetro a partire dal primo cittadino che – piuttosto incredibilmente - ha finora sempre rifiutato il confronto con l’ex dirigente Paolo Brunini, il primo a lasciare l’incarico per le “ingerenze politiche”.
Il via libera alla commissione è arrivato ieri sera, dopo che martedì sera, per oltre un’ora, i lavori si erano svolti a telecamera accesa ma microfoni spenti “in un clima che non rispecchia lo spirito di trasparenza e partecipazione che dovrebbe caratterizzare un’assemblea pubblica”, sottolinea Claudia Furlani di Uniti per Laives.
“Pur comprendendo l’esigenza di confronti tra i gruppi consiliari, riteniamo che esistano modalità e tempi più adeguati per farlo, senza compromettere la regolare conduzione del Consiglio. Una sospensione temporanea è uno strumento previsto e accettato; diverso è quanto accaduto, con una lunga interruzione non formalizzata e priva di comunicazioni chiare. Questo episodio non rappresenta solo una questione procedurale, ma un disservizio nei confronti dei cittadini, che hanno il diritto di seguire i lavori consiliari in modo trasparente” re questa città.
Ad inizio settimana 9 dei 30“resistenti” avevano ottenuto una prima vittoria con l’accoglimento (totale) di un’opposizione ad una delibera di nomina della funzionaria che avrebbe dovuto succedere temporaneamente a Brunini. Lo spirito battagliero del gruppo di dipendenti che è entrato in contrasto con i metodi della Giunta comunque non si placa. E’ di qualche giorno fa la foto in posa con maglietta bianca, che ironicamente, reca la scritta: “Noi siamo l’anomalia”. Un modo per fare il verso al sindaco Giovanni Seppi che aveva detto ad un quotidiano “Noi stiamo affrontando l’anomalia”.
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