Che succede a Laives?

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Tra una zona sportive resa parzialmente inaccessibile per l’assenza di una convenzione, bare calate nella fossa da familiari del defunto, concorsi bloccati da nomine inopportune, panini e piatti usa e getta nelle mense scolastiche, ispezioni impedite, si può tranquillamente dire che Laives si trovi in una situazione al limite del caos amministrativo. Le opposizioni di centrodestra e di centrosinistra – come normale – ci marciano, e la Giunta, costantemente in affanno, fatica a trovare il passo giusto. Arranca. Per una volta ammette la situazione di difficoltà anche il sindaco Giovanni Seppi, che individua il problema nell’assenza di due dirigenti sui sette previsti in pianta organica. Solo che i dirigenti mancano per scelte sbagliate nella formazione delle commissioni dei concorsi, che hanno costretto l’esecutivo o i diretti interessati a marce indietro “con le pive nel sacco”. Alla base di tutto, come è facile intuire, c’è ovviamente la frattura tra l’esecutivo – con in testa il sindaco – e un nutrito gruppo di dipendenti che contesta il trattamento riservato all’ex dirigente dell’Ufficio V, Paolo Brunini, che aveva un ruolo strategico nell’espletamento di importanti servizi amministrativi.
“Altro che rassicurazioni: la realtà della mensa scolastica di Laives smentisce clamorosamente l’assessore alle scuole Walter Landi (SVP). Dopo i panini serviti martedì, ieri i bambini si sono trovati di fronte un servizio ridotto, stoviglie usa e getta e solo una parte del menù previsto. È la conferma che quanto dichiarato da Landi non corrisponde ai fatti. Le famiglie, che hanno diritto a un servizio sicuro e dignitoso, continuano invece a subire un trattamento improvvisato e lontano dagli standard minimi”, attacca Alberto Giuliani di Uniti per Laives.
Per verificare direttamente la situazione, i consiglieri comunali di opposizione Furlani, Endrizzi e Gagliardini hanno regolarmente notificato la richiesta di ispezione agli uffici comunali. “La risposta? Un vero e proprio muro di gomma: l’assessore Landi ha impedito l’accesso, ostacolando un atto di controllo legittimo e dovuto. Siamo di fronte a un atteggiamento grave e inaccettabile, che calpesta le prerogative del Consiglio comunale e nega la trasparenza verso i cittadini”, dice il consigliere.
“La città – continua - è ormai sommersa da una catena di errori e disfunzioni: questione Vallarsa gestita senza pianificazione e regole, concorsi e gare d’appalto sistematicamente in ritardo, episodi istituzionali imbarazzanti, come la ‘pizza mussoliniana’, e ora un disservizio che colpisce direttamente i bambini”.
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Qualche giorno fa i consiglieri di opposizione di Laives avevano peraltro indetto l’ennesima conferenza stampa congiunta centrodestra-centrosinistra ed avevano “demolito” l’azione amministrativa della Giunta Seppi, ripercorrendo la serie di errori commessi nel primo anno di mandato.
Il sindaco Giovanni Seppi abbandona i toni di scontro con i “resistenti” e spiega quali sono le difficoltà della sua amministrazione.
“Attualmente noi dei sette dirigenti previsti in pianta organico ne abbiamo in servizio cinque e una è la segretaria generale. Due posti da dirigente sono vacanti da tempo. Capite che una macchina amministrativa con cinque dirigenti su sette può faticare. Nel periodo estivo, poi, nel quale i dirigenti hanno il diritto di andare in ferie come ce l’hanno tutti i dipendenti, è chiaro che ci sono dei problemi”.
Il sindaco non nega che ci siano stati rallentamenti e anzi conferma che la Giunta "ha rallentato un po’ i tempi politici, sapendo bene che c’è un apparato amministrativo che ha una grandissima mole di lavoro ordinario per garantire i servizi base. Questo è avvenuto, ci sono stati dei ritardi, lo ammetto. C’è stato un ritardo quando è scaduta la convenzione del Centro sportivo Vallarsa: fino a tre settimane prima della scadenza tutti davano per scontato che fosse possibile una proroga e invece ci siamo trovati all’ultimo che non era prorogabile. Abbiamo rischiato di lasciare senza custodia l’impianto sportivo, ma ci siamo organizzati e siamo riusciti a garantire che i campi da beach volley e l’area Kneipp non avessero un giorno di chiusura. Anche se devo ammettere – aggiunge Seppi – che più volte l’apparato amministrativo ci ha consigliato di chiudere tutto. Noi abbiamo fatto il possibile per garantire il servizio”.
"Nel periodo estivo, poi, nel quale i dirigenti hanno il diritto di andare in ferie come ce l’hanno tutti i dipendenti, è chiaro che ci sono dei problemi"
Un passaggio che il sindaco considera un esempio di impegno politico diretto: "Abbiamo voluto mantenerli aperti e questo è stato possibile grazie al lavoro dell’apparato amministrativo e anche all’impegno personale della Giunta. Premetto che siamo uno dei pochissimi comuni che dal secondo giorno di scuola garantisce il servizio mensa tutti i giorni. Potevamo fare come altri comuni e partire con calma, ma abbiamo deciso di attivarci subito. È vero che ci sono state criticità: martedì i bambini hanno ricevuto panini, poi sono stati usati piatti usa e getta, ma già da oggi ci sono i pasti caldi. Abbiamo sofferenze nel personale: i cuochi ci sono mancano inservienti. Abbiamo bandito un concorso per 18 posti, sono arrivate 10 candidature e sono tutte idonee. In parallelo abbiamo fatto un bando per una cooperativa che fornisse personale di supporto: la prima gara è andata deserta, la seconda è stata aggiudicata la settimana scorsa e la cooperativa ci ha garantito che entro questa settimana si tornerà a regime”.
Sul tema più spinoso – la frattura con il gruppo di dipendenti che sostiene l’ex dirigente Brunini – Seppi smorza i toni: "Mi preme fare una precisazione perché altrimenti sembra che siamo al confine tra la Russia e l’Ucraina. Queste persone, pur avendo difficoltà di collaborazione con me e con la Giunta, lavorano e fanno il loro dovere. Il problema di fondo è che un Comune con sette dirigenti e due posizioni vacanti entra inevitabilmente in difficoltà, ma anche noi politici ne risentiamo. Alcuni obiettivi, come la riformulazione della Family Card o certe convenzioni, vanno in secondo piano perché il primo compito resta garantire i servizi base per la comunità”.
"Premetto che siamo uno dei pochissimi comuni che dal secondo giorno di scuola garantisce il servizio mensa tutti i giorni."
Un timido spiraglio di dialogo, secondo il sindaco, c’è stato: "Questa volta, quando sono state presentate le opposizioni alle delibera per i concorsi dirigenziali, abbiamo invitato tutti i 18 firmatari a un incontro. Credo sia un segnale di avvicinamento. Non ci siamo limitati a rispondere con atti scritti: ci siamo seduti a un tavolo e il confronto è stato pacato e costruttivo”.
Infine, Seppi respinge le accuse di aver impedito ai consiglieri di minoranza di accedere alla mensa scolastica: "Come sindaco non posso vietare nessun accesso ai consiglieri. Esiste un parere richiesto dal Comune che stabilisce che anche i consiglieri – e quindi anche sindaco e assessori – devono chiedere il nulla osta al dirigente competente prima di entrare in una struttura durante il servizio. Ieri l’assessore Landi ha solo fatto rispettare questa norma. Anche lui, ogni volta che visita una mensa, fa formalmente la richiesta. Noi dobbiamo attenerci a questo parere”.
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