Gesellschaft | Sanità

“Schael deve coinvolgerci”

La Cgil sulla riforma sanitaria e la riscrittura del codice di condotta da parte di Asl e sindacato dei primari. La giunta prevede intanto altri 32 milioni per la sanità.

Si incontreranno giovedì 14 gennaio il direttore dell’azienda sanitaria locale Thomas Schael e le parti sociali per confrontarsi sulla riforma sanitaria e sulle sue conseguenze. “I cittadini della nostra Provincia avrebbero bisogno di certezze sulle liste d’attesa e sul pronto soccorso e non di discussioni tra i responsabili della sanità”, afferma in una nota il segretario generale della Cgil-Agb, Alfred Ebner. In vista dell’incontro i sindacati chiedono una chiara presa di posizione da parte di Schael sui tagli ipotizzati e sulle future relazioni sindacali. “Purtroppo oggi la situazione si sta complicando – prosegue Ebner -, visto i condizionamenti di parte, che fanno spesso leva sulle aspettative e sulle preoccupazioni di singoli o di gruppi di cittadini. Queste vanno affrontate con un ampio confronto tra tutte le parti in causa e non di certo con la censura”. Il riferimento è al procedimento disciplinare nei confronti del primario Reinhold Perkmann; di fronte alla levata di scudi del sindacato dei primari Anpo, capitanato dal presidente Hubert Messner, Schael aveva infatti deciso di fare marcia indietro sospendendo i tanto contestati regolamenti interni attualmente in uso. Il direttore dell’Asl aveva inoltre specificato che l’Azienda sanitaria e l’Anpo avrebbero scritto insieme un codice di condotta per la comunicazione interna ed esterna.

Il provvedimento nei confronti di Perkmann viene ritenuto inopportuno e inaccettabile anche dalla Cgil-Agb. Riguardo alla volontà di riscrivere il codice di condotta direttamente con il sindacato dei primari Cristina Masera, segretaria della Funzione Pubblica della Cgil, dichiara: “non comprendiamo perché i rappresentanti dei primari dovrebbero avere un peso sindacale e un valore rappresentativo diverso dagli altri 8 mila dipendenti e collaboratori della sanità, come se si volesse privilegiare un confronto con pochi. Ricordiamo a proposito che la sanità è il risultato del lavoro e delle competenze di tutti”. “I primari sono e saranno sicuramente importanti, ma non accetteremo – così Masera - due pesi e due misure a seconda del ruolo delle persone coinvolte e chiediamo le stesse regole per tutti. Quello che deve contare sono i percorsi e la correttezza dei contenuti e non il ruolo delle persone”. Le fa eco infine Ebner: “finora le nostre scelte erano dettate dalla convinzione che da un confronto serio potesse emergere una riforma sanitaria utile a questa terra e ai suoi cittadini. La soluzione va cercata solo con una mediazione tra tutti gli interessi in campo. Siamo per una sanità che rispetti la professionalità di chi lavora e che garantisca una sanità pubblica di qualità, a favore dei cittadini”.

Nel frattempo la giunta provinciale annuncia di aver formalizzato, con il nuovo disegno di legge, gli spostamenti necessari tra i vari capitoli di spesa del bilancio provinciale 2016 per recuperare i 32 milioni di euro a favore della sanità. Le nuove risorse, assicura il presidente della Provincia Arno Kompatscher nella seduta odierna, saranno utilizzate da un lato (25 milioni) per l'assunzione di personale medico aggiuntivo a seguito della nuova regolamentazione UE sull'orario di lavoro dei medici e per garantire il personale necessario a rispettare i parametri imposti nei punti nascita, dall'altro (7 milioni) per aggiornare il sistema informatico della sanità provinciale. Il ddl verrà ora trasmesso al Consiglio provinciale.