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Maschio bianco e dominante...

Solo chi corrisponde a queste tre caratteristiche poteva rilasciare un'intervista dal titolo "Beziehungskiller Berufstätigkeit"
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George Bernard Shaw sosteneva che ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Che è quella sbagliata.

Non si può dire altro che questo, se si legge l'intervista di lunedì 4 agosto sul Dolomiten a Toni Fiung (Theologe und Ehe-undFamilienseelsorger der Diözese Bozen-Brixen. Ebenso seit 15 Jahren Ehe- und Familienberater sowie Kommunikationstrainer und Erwachsenenbildner).

Insomma uno che la sa lunga sull'argomento, stando al curriculum. Peccato, appunto, che sia maschio, bianco ed ergo appartenente alla categoria dominante. Di quella dominanza di cui non si rende nemmeno più conto.

"Wenn ein Paar es sich leisten kann, dass einer von beiden daheim bleibt, dann ist das eine große Stütze". A Roma direbbero "nun se pò sentì".

Partiamo dall'inizio, in linea generale il maschio, bianco e dominante, intorno ai 60 anni nella vita ha avuto con tutta probabilità un modello classico di famiglia. Papà al lavoro e mamma a casa. Così funzionava. E funzionava benissimo, soprattutto per i papà.

Il mondo del lavoro oggi è organizzato per avere una moglie a casa, ma noi mogli, donne, mamme, sorelle, amiche, amanti, abbiamo preso una strana  abitudine. Non solo quella di DOVER lavorare, ma quella di VOLER lavorare. Che è diverso. Vogliamo avere un progetto che vada al di là della famiglia. Non ci interessa più avere un ruolo passivo nella società.

Si dice che oggi ci sia crisi di coppia. E che diamine! Certo che c'è crisi di coppia, perchè oggi c'è coppia!  Finalmente, mi verrebbe da dire. Perchè coppia significa due, significa rapporti simmetrici, bilanciati (non il maschio alpha sopra e la femmina beta sotto) significa due soggetti che hanno due vite, e che per entrambi esiste un confine tra la  propria e la vita dell'altro, un confine invalicabile che ha a che fare con la dignità.

E prima cosa c'era? Un non si sa bene che. Un rapporto, ma nemmeno tanto rapporto, dove lui tutto poteva perchè deteneva potere economico e sociale e lei che non poteva nulla, si doveva adeguare. Non disponeva di denaro, quindi non disponeva di potere, doveva "scegliere" la famiglia. Ma nessuno si è mai chiesto quale fosse la base culturale su cui la "scelta" si formava. Nessuna scelta si forma in maniera asettica. C'è sempre un contesto che ti fa scegliere.

Così il maschio, bianco, dominante, cresce studia, osserva il mondo, vede una crisi e cosa gli viene più facile fare? Pensare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio. Lo racconta bene Fatima Mernissi nel suo "Islam e democrazia", quando una comunità islamica ha un problema di occupazione, l'Imam annuncia che per le donne è vietato andare a lavorare. E  così si liberano subito il 50% dei posti!! Et voilà, risolto il problema occupazione e anche il problema servizi di cura! 

Purtroppo nonostante  le donne alto atesine - sudtirolesi soffrano di auto-addossamento, non cerchino servizi di cura per i familiari non autosufficienti (anziani e bambini), ma ancora portino tutto sulle proprie spalle, nonostante tutto questo, hanno anche la voglia, l'energia e l'entusiasmo di lavorare fuori casa. Oltre che il dovere.

I maschi bianchi dominanti, che sono stati al potere finora, perchè ancora (e so che mi ripeto) abbiamo una rappresentanza politica femminile scarsa, sia in Italia che in Alto Adige Südtirol, hanno prodotto questa società. Una società che sa guardare il futuro con gli occhiali del passato. Una società che non ha pensato a servizi di cura per gli anziani, nonostante abbiamo un'età media di 47 anni come popolazione. Una società che non pensa ad avere asili nido sufficienti a coprire il tasso di natalità, e sbandiera che ci sono le sezioni vuote! Certo perchè non abbiamo costruito la cultura dell'asilo nido!!! Una società che paga le donne perchè stiano a casa a curare i familiari, una società che nonostante ogni anno si laureino in medicina 13.500 donne in Italia, contro 6.000 uomini, ancora vede come soluzione  per far funzionare le cose, che uno dei due stia a casa!!

Vi prego, aggiornatevi! Non se ne può più! Per far sì che la coppia non scoppi ci vuole una presa di coscienza da parte degli uomini, e per fortuna sono tantissimi, quelli che si impegnano in tal senso. Una consapevolezza nuova, che i modelli di riferimento del passato non ci sono più, che non è invocando donne a casa che si risolveranno le cose. Non è in un periodo, in cui lavorare è diventato un lusso per sempre meno persone, che puoi raccontare sul quotidiano di lingua tedesca più letto in Alto Adige Südtirol, che stare a casa sia la soluzione! 

E sia chiaro, seppur nell'articolo non sia stato fatto un riferimento chiaro alle donne a casa (e ci mancherebbe!), è lampante che nell'immaginario collettivo, il non riferirsi all'uomo a casa, in una società patriarcale come la nostra, porti tutti a pensare all'opzione A.

Le statistiche dicono che ancora l'80% del tempo dedicato ai lavori di casa è a carico delle donne. Che gli uomini che chiedono il part-time sono una percentuale minima rispetto alle donne. Che la carriera delle donne è minata dal congedo post partum, sempre e solo a carico loro e non in maniera condivisa dai papà. Che la scuola ancora oggi è pensata e organizzata con orari che impongono una mamma a casa! E' questo che fa scoppiare la coppia. 

La coppia scoppia, per lo più quando una donna decide di farla scoppiare. E' vero. Quando proprio non ne può più. Provate a pensare non alla vostra donna, ma a vostra figlia. Sulla quale avete investito, le avete pagato gli studi, si è laureata a pieni voti, ha trovato magari un lavoro che la gratifica e la fa rendere fiera delle proprie competenze. Questo intorno ai 30 anni, se le va bene. Bene da questo momento in poi, i vecchi modelli di riferimento la vorrebbero rinunciataria verso il suo futuro, per stare a casa ad occuparsi di....cacche, pappe e pannolini.

E' solo per questo che invochiamo a gran voce più donne in politica! Perchè quasi ogni donna tutto questo lo ha provato, vissuto, sentito, sperimentato sulla propria pelle e non se lo può dimenticare. Ed è per questo che servono donne che facciano spazio ad altre donne, altrimenti saremo condannati ad avere un grande problema sociale. Tasso di natalità al ribasso, sistema pensionistico che imploderà nel 2025 perchè non solo le coppie scoppiano, ma i figli non li farà più nessuno.

Mettete in grado maschi alpha e femmine alpha, di avere entrambi un progetto di vita che vada al di là della famiglia. Incominciate a pensare che i bambini sono un bene comune e non sono di esclusiva proprietà/carico della mamma, o della mamma e del papà (se va bene). A quel punto tutti vivremo meglio, con buona pace dei bianchi dominanti.