Europaflagge, bandiera europea
Foto: Ivo Corrà
Politik | Ep 41

Europa, abbiamo un problema

Che Europa sarà? È presto per dirlo.
Quello che è certo è che senza un’idea di Europa comune, non possiamo che andare alla deriva.
  • Vedo di nuovo aquile uncinate pronte a fare a brandelli un sogno fatto di stelle e nato da una migrazione

    Europa, abbiamo un problema. Anzi, più di uno. In tutti i paesi soffia forte il vento della reazione e a Bruxelles traballa l’alleanza tra popolari, socialisti e liberali. Cresce l’astensione e nelle urne la valanga di neonazisti in Germania e di lepenisti in Francia è sconcertante. La svolta a destra è perentoria, ed è una destra cattiva. In Germania i giovani scelgono la reazione anziché l’innovazione e questo genera in me una profonda tristezza. A partire dai sedici anni, sognare ancora l’uomo forte, quello che dice RAUS ai migranti e fa la voce cattiva con chi è più debole mette angoscia. Dove sono andate a finire le AUTOBAHN dei Kraftwerk, dov’è scomparsa la Berlino tecno-alternativa, chi ha bruciato le ali dell’angelo di Wenders? Già, rimangono solo le macerie di Kiefer. C’è un problema culturale, sociale, politico enorme. In Francia l’aver trascurato il malcontento che serpeggia da anni condanna Macron. Una trascuratezza che è pura miopia, e adesso sono guai seri. Germania e Francia sono i motori dell’Europa, e se entrambi i pistoni stantuffano razzismo, antisemitismo, sovranismo c’è da aver paura. 

    Non abbiamo un’Europa unica ma 27 stati diversi. Invece di crescere, il vecchio continente si frantuma. Eppure, senza un’idea di Europa comune, non possiamo che andare alla deriva. Mentre avremmo tutte le carte in regola per rappresentare l’ultima isola di garanzia in grado di opporsi al saccheggio del mondo. Checché se ne dica, vivere in Europa è ancora oggi un paradiso, se non proprio un privilegio. Ma se trasformiamo i nostri valori in un’accozzaglia di interessi ecco i risultati. 

    E veniamo al nostro orticello. Nel belpaese ci sono conferme per alcune e risultati deludenti per altri. Vince Meloni, si difende molto bene Schlein, Verdi e Sinistra raggiungono risultati insperati. Contento per la Salis, per Mimmo e Brigitte. Conte deve capire una volta per tutte dove stare, forse ormai è troppo tardi e il trasformismo è un abito che prima o poi sgualcisce, sempre. Salvini ha distrutto la Lega e chiama al tradimento quando è stato lui a tradire i principi ispiratori del suo stesso partito. Silvio B. c’è, c’è ancora e sta molto meglio di Matteo. Renzi compreso. Il suo declino, con quello di Calenda, è sconcertante. La frantumazione, l’orticello, l’ego e l’interesse personale non portano da nessuna parte. La Bonino mette tristezza, peccato. Santoro, no comment. Qui da noi Dorfmann, un politicante doppiogiochista che in Südtirol appoggia i contadini di montagna mentre in Europa si allea con le multinazionali, cala ma tiene alti i consensi.

    Ebbene, che Europa sarà? È presto per dirlo, ma Zeus che si trasforma prima in toro e poi in aquila per conquistare Europa lo vedo molto più nero che bianco come l’iconografia lo ritrae da millenni. Sì, oggi vedo di nuovo aquile uncinate pronte a fare a brandelli un sogno fatto di stelle e nato da una migrazione, sì proprio migrazione, da Oriente a Occidente, da una cultura all’altra, da un mare all’altro. Un moto ondoso che oggi più che mai dovrebbe ispirare libertà, convivenza, pace. E invece sento forte l’olezzo della guerra. Ma il sogno non può spegnersi così, no. E mi piace immaginare la bellissima Europa come una concretissima utopia. Capace di sedurre e ammaliare chi adesso vuole farci tornare indietro, là dove al posto della luce regna il buio. Al contrario, è proprio di luce che abbiamo bisogno.  Europa mon amour, illuminami ancora d’immenso!

    Michil Costa

  • All'episodio

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Profil für Benutzer Luca Bassi
Luca Bassi Di., 11.06.2024 - 10:50

Signor Costa, il suo intervento è veramente molto interessante e l'idea di una Europa che sia veramente una solida unione sociale, democratica, umana e non solo finanziaria, credo sia ancora il sogno di molti cittadini ... voglio credere siano ancora milioni e non centinaia di migliaia. Sebbene il mio orientamento politico, senza timore di nasconderlo, non è mai stato verso sinistra, mi permetto però di consigliarle di leggere l'interessante intervento di Paolo Rumiz scritto quest'oggi su "La Repubblica" titolato "Le risposte che mancano alla Sinistra".

Le paure che lei descrive, pur non condividendone alcuni passaggi, sono sicuramente reali e sempre più tangibili in maniera preoccupante, ma leggendo quanto scrive Rumiz (scrittore e giornalista che è sicuramente agli antipodi del pensiero politico di destra), anche in questo caso ci troviamo difronte all'ennesimo risultato eletterole che non solo paventa un futuro poco roseo sotto molti aspetti, ma che conferma quanto chi ha governato fino ad oggi, non è stato in grado di capire i problemi del cittadino comune.

Rumiz descrive un "silenzio" da parte della Sinistra soprattutto nei confronti delle nuove generazioni che è assurdo ed ingiustificabile, concentrandosi nel solito autoreferenzialismo purtroppo sempre più tipico di questa corrente politica che troppo dolosamente da sempre più per scontato che il proprio pensiero sia il "giusto" senza se e senza ma. Una corrente politica più preoccupata a conservare certe ideologie, alcune estremamente corrette ma alcune incredibilmente anacronistiche, a guardarsi allo specchio e limitarsi a dire che "sono gli altri che sbagliano" senza mettere sul tavolo argomenti che diano fiducia agli elettori soprattutto quelli più giovani. Perchè alla fine è stata proprio questa corrente politica che ci ha governato che ha creato un'Europa di "serie A" ed una di "serie B" (e probabilmente anche una di "serie C").

Vorrei vedere delle prese di posizione e delle dichiarazioni sulle proprie colpe di chi ha governato finora, senza quella finta (ed un filo ipocrita) sopresa dipinta in faccia di chi vuol far credere che siano gli elettori ad aver sbagliato a votare, perchè chi ha messo la croce su certi simboli, lo ha fatto più per rabbia e non solo per ignoranza.... accusa che troppe volte viene tirata in ballo, quando non si hanno argomenti validi e non si ha sufficiente autocritica.

L'accusa che si può fare alla politica odierna, tutta senza distinzione, è sicuramente quella di non avere personaggi di valore, autorevoli e meritevoli di governare, certi nomi che hanno preso decine se non centinaia di migliaia di voti sono semplicemente "improponibili", per non usare altri epiteti che mi causerebbero una querela.

Di., 11.06.2024 - 10:50 Permalink