Chronik | Bolzano

Funivia di San Genesio sotto processo

Il condominio Gurhof chiede al TAR l’annullamento delle delibere di Provincia e Comune di Bolzano con cui era stato approvato il progetto della stazione a valle dell’architetto Marco Sette.
Funivia San Genesio
Foto: LPA
  • La nuova funivia di San Genesio arriva in Tribunale. Il condominio Gurhof e due privati, Silvana Giancane e Katia Tenti in rappresentanza di una ventina di famiglie, hanno infatti presentato un ricorso davanti al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa contro la conclusione dell'iter autorizzativo per la nuova costruzione della funivia. Il progetto della nuova stazione funiviaria Bolzano-San Genesio, nato da un concorso della STA, finanziato con fondi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), era stato approvato dalla Giunta provinciale il 22 aprile e da una delibera del Comune di Bolzano del 19 marzo, atti di cui i ricorrenti chiedono l’annullamento.

    La riapertura e l’ampliamento della storica funivia di San Genesio non piacciono infatti al condominio Gurhof, adiacente alla stazione a valle, che già in passato si era opposto al progetto dell’architetto Marco Sette. Nel 2023 Thomas Zucchiatti, amministratore del condominio, aveva inviato una diffida alla STA contro il permesso di demolizione che ha costretto la società di trasporto a correre ai ripari facendo modificare il progetto. Nell’immaginare la nuova stazione di partenza non si era tenuto conto di una “servitù negativa” in vigore dal 1935, che impedisce la creazione di un “esercizio di trattoria o di albergo” nella stazione a valle.  

  • Il rendering della nuova stazione a valle della funivia di San Genesio Foto: USP
  • Il progetto prevede la sostituzione dell’impianto a fune, ormai obsoleto (è datato 1937), con la demolizione e la nuova costruzione delle stazioni a monte e a valle e la demolizione dei sette piloni esistenti, che verranno sostituiti da tre nuovi. La nuova struttura sarà in grado di trasportare più persone (46 passeggeri a cabina rispetto ai 20 precedenti) ed aumentare anche la portata oraria che salirà a 270 persone rispetto alle 138 della vecchia funivia. Sul destino del progetto deciderà il TAR, che, con l’ordinanza dell’8 luglio ha chiesto che i finanziatori della nuova funivia – la Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e del Ministero per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR – siano integrati nel contraddittorio. La prossima udienza è prevista per il 9 settembre. Ma il tempo stringe. Un anno fa il MIT aveva indicato a SALTO l'obbligo giuridicamente vincolante di affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2025, termine ultimo fissato dal decreto che stanziava i fondi, il ricorso giudiziario rischia di ritardare la procedura e far perdere i fondi di realizzazione.