Gesellschaft | Scuola

Una critica alle nuove linee guida

Due docenti unibz propongono una riflessione critica alle nuove linee guida nazionali del Ministero dell’Istruzione e chiedono che in Provincia di Bolzano si apra un confronto su questo tema.
valditara galateo gullotta
Foto: Apa
  • Due docenti della facoltà di educazione di unibz chiedono che in Provincia si apra nelle prossime settimane un confronto “democratico e critico” sulle nuove Linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito, pubblicate l'11 marzo, che propongono una revisione dei programmi scolastici per la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado (Nuove Indicazioni 2025 – Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione – Materiali per il dibattito pubblico).

    In un blog pubblicato su SALTOBarbara Gross Heidrun Demo, della Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, scrivono che le linee guida  introducono "alcuni aspetti innovativi, come ad esempio la promozione delle competenze nell’ambito STEM e della sostenibilità ecologica, nonché indicazioni per un uso critico delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale". Ma, osservano le docenti, ad un’analisi più attenta emergono sia contraddizioni che sviluppi regressivi, che richiedono una riflessione critica. “In questo contributo non intendiamo soffermarci sui contenuti trattati nel documento relativamente alle singole materie scolastiche e alla didattica disciplinare, ma ci limiteremo all’immagine che viene trasmessa di docenti, scuola e inclusione in un’accezione più ampia." 

    Mentre a livello nazionale lo spazio di dialogo messo a disposizione per un ripensamento di questa bozza appare attualmente molto ridotto, continuano Gross e Demo, la Provincia può disporre di indicazioni proprie. "Proprio per questo confidiamo che nella Provincia Autonoma di Bolzano, nelle prossime settimane, si apra un confronto critico e democratico su queste nuove indicazioni nazionali” al fine di "garantire che le istituzioni educative in lingua tedesca, italiana e ladina del nostro territorio tengano in considerazione sia l’individuo che il collettivo, accompagnando le future generazioni nello sviluppo delle competenze globali, imprescindibili per una società aperta al mondo".

    Le nuove Linee guida propongono una revisione dei programmi scolastici e sono state fortemente criticate per il focus sulla valorizzazione delle radici culturali occidentali.  Sebbene le indicazioni nazionali non abbiano un valore prescrittivo, e quindi i singoli istituti avranno un margine di flessibilità per decidere come strutturare gli insegnamenti, sono state criticate sia a livello nazionale che locale. In un'intervista a SALTO, lo storico e docente Unibz Andrea Di Michele aveva definito come preoccupante la scelta del Governo di mettere in secondo piano la storia mondiale e internazionale, per focalizzarsi quasi esclusivamente su quella italiana.

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Profil für Benutzer Josef Fulterer
Josef Fulterer Do., 24.04.2025 - 06:11

"Die un-gute ... Folge der Rechtschreib-Reform, wirklich FEHLER-freie Texte sind in der deutschen Korrespondenz, aber auch in den Büchern kaum zu mehr finden."
Statt "die schwierige deutsche Schreib-Weise für die erwünschte Mehr-Sprachigkeit zu vereinfachen + allgemein verständliche einfache Regeln zu schaffen," durften die Hüter der reinen deutschen Sprachen "ihre ... skurilen EXTRA-VAGANZEN unter-bringen" + mit der "Verschlimm-Verbesserung noch einen Tatsch drauf-setzen!"

Do., 24.04.2025 - 06:11 Permalink