“Accoglienza scaricata tutta su Bolzano”

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Un lungo abbraccio in vicolo Gumer, quello tra il candidato sindaco del centrosinistra Juri Andriollo ed Elly Schlein, giunta a Bolzano per la fine della campagna elettorale sul cui esito la segretaria nazionale del Partito Democratico si dice “fiduciosa” – nonostante nell’entourage dem serpeggi il timore che la SVP possa sostenere al secondo turno il rivale del centrodestra Claudio Corrarati.
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“La nostra ambizione – ha esordito Schlein davanti ai giornalisti – è di riuscire a far vivere le persone ancora meglio, perché Bolzano è una città dove già si vive bene, ma vogliamo migliorare ulteriormente la qualità della vita. Io sono venuta qui cinque anni fa e voglio ringraziare anche il sindaco uscente Renzo Caramaschi per il lavoro fatto”. Bolzano, ha aggiunto Schlein, “ci insegna tanto: meticcia, mista, una città ponte tra generazioni, lingue, culture. In un mondo che torna a chiudersi dietro muri, Bolzano può dare un grande segnale diverso”.
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Molti i militanti PD ma anche delle altre forze del centrosinistra – compresa la candidata sindaca a Merano Ulrike Ceresara – che hanno accolto la segretaria nella sala di rappresentanza del Comune. Citando Bell Hooks, la giovane democratica Silvia Pomella ha ricordato dal palco come “la politica debba essere un terreno di possibilità anche i margini delle nostre città, e trasformare questi margini in possibilità di riscatto e nuovo inizio, capace di dare speranza in questo momento nel quale ne abbiamo bisogno”.
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Asili gratis, “proposta seria”
“Mai avrei accettato CasaPound nelle liste. Ci sono dei solchi non colmabili”, ha esordito Andriollo. “E il grande escluso di questa campagna è il tema della cultura, ma noi siamo intelletto, confutazione, espressione, crescita. La cultura – sostiene ancora l’assessore comunale uscente – è il modo in cui una comunità evolve, e va riconosciuto il ruolo fondamentale degli enti che la promuovono». Andriollo ha poi difeso con determinazione la proposta degli asili gratuiti: “Ci hanno preso in giro per questa idea. Ma ci lavoriamo da un anno. È una tematica complessa, dobbiamo rispondere al calo della natalità e a una società che invecchia; troppe donne lasciano il lavoro perché non possono permettersi i servizi per l’infanzia”.
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“Ci dicono che siamo ossessionati dalla moltiplicazione degli asili nido” ha confermato la segretaria Schlein, citando l’esempio di Trento, Toscana ed Emilia-Romagna, “ma anticipare il percorso educativo significa combattere le disuguaglianze fin dai primi mesi di vita”. “Dove mancano servizi, le donne diventano welfare vivente. E quando le donne sono frenate, tutta l’economia ne soffre”. In questo senso, “Andriollo ha a cuore il bene della comunità. La sua serietà e competenza sono riconosciute da chi lo ha visto lavorare nell’amministrazione”, ha sottolineato ancora la leader democratica.
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“Affitti troppo alti, servono soluzioni”
Tra le priorità c’è il tema dell’abitare, al centro di un’emergenza che tocca anche il capoluogo altoatesino. Schlein ha riconosciuto che il centrosinistra per anni non ha dato abbastanza centralità al tema casa, ma ora “è tempo di farlo”: “Gli affitti sono troppo alti per troppe famiglie – ha sottolineato – ed è un problema che va affrontato con politiche pubbliche che garantiscano accesso alla casa, edilizia sociale, e un uso più equo degli spazi urbani”.
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Rievocando infine ancora una volta la figura di Alexander Langer, “grande pensatore che per primo ci ha insegnato quanto la giustizia sociale, la giustizia climatica e la pace stiano insieme”, Schlein ha richiamato la sua eredità politica rappresentata dai giovani che si sono mobilitati per il clima, come i Fridays for Future presenti a un presidio a Trento contro lo smantellamento dell’accoglienza diffusa da parte della Provincia: “Erano lì perché è la stessa battaglia: chi paga il prezzo dell’emergenza climatica sono i più poveri, i più vulnerabili, i paesi già impoveriti da guerre e crisi”. Un’accoglienza, ha ricordato, “che era un fiore all’occhiello in Italia ed Europa”. Mentre oggi “si scarica tutta la responsabilità su Bolzano – e poi la destra si candida a risolvere i problemi che loro stessi hanno creato».
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