Wirtschaft | Urbanistica

Areale stazione corriere, what's next?

L’Unione prende posizione: "sì alla riqualificazione ma a due condizioni" e aggiunge: "valutare anche altri progetti oltre al Kaufhaus".

La discussione sulla riqualificazione dell’areale della stazione delle autocorriere, ha, come ormai noto, acquistato nuova linfa vitale dopo il colpo di coda del sindaco Luigi Spagnolli che ha di fatto riaperto la procedura del Pru di via Alto Adige prima di dimettersi da sindaco. Un ritorno nell’arena del dibattito salutato con favore dall’Unione commercio turismo servizi Alto Adige che ora sottolinea la necessità di rimettere mano al processo di recupero della zona. “Così come prima, il nostro obiettivo rimane la valorizzazione per questa zona così preziosa per lo sviluppo strategico della città. Tuttavia la convocazione dell’attuale Conferenza dei servizi può avere luogo solo a due condizioni”, riferisce il presidente dell’Unione Walter Amort.

Quali sono queste condizioni? In primo luogo, dicono dall’Unione, non bisogna limitarsi a rivedere solo il progetto Kaufhaus ma deve essere garantita la possibilità anche ad altri progetti, in grado di contribuire al futuro dell’areale della stazione delle corriere con le proprie idee, progetti e investimenti, di essere esaminati. “Di fondamentale importanza è trovare nuovi progetti sostenibili dei quali possano approfittare tutti i cittadini e grazie ai quali la città possa aumentare la propria attrattività. Un nuovo progetto dovrebbe riuscire a inserirsi nel tessuto socioeconomico, a consolidare l’attuale equilibrio economico e a coinvolgere l’imprenditoria locale”, spiega Amort.

In seconda battuta devono essere rispettati i criteri stabiliti dalla Giunta comunale nell’ambito del bando. “Si tratta soprattutto di far rispettare ai progettisti la quota di superfici commerciali prevista – concretamente, ciò vuol dire che i 22.000 metri quadrati dovrebbero comprendere tutte le aree necessarie al commercio al dettaglio (come il mall, i corridoi, i magazzini, le scale, le scale mobili e gli ascensori)”, aggiunge il presidente dell’Unione. Lo scorso giugno, lo ricordiamo, l’Unione aveva evidenziato evidenti irregolarità nel cosiddetto progetto Benko, motivo per cui l’associazione ritiene comprensibile la decisione, da parte del Consiglio comunale, di non approvare un progetto che non risponda ai criteri tecnici fissati dal bando. In ultimo L’Unione confida che la politica e i tecnici abbiano un comportamento coerente e conforme alla legge, nel rispetto degli accordi presi, affinché le condizioni giuridiche generali abbiano la stessa validità per tutti gli operatori economici.