"La direzione dell'UE è quella giusta"
Al Festival dell’Economia di Trento oggi è il giorno di Paolo Gentiloni. Atteso da una nutrito pubblico, il Commissario europeo per gli affari economici e monetari ha portato a Trento un convinto spirito europeista, dimostrando anche un certo ottimismo per il futuro dell’Unione. Durante l’incontro, infatti, ha offerto una panoramica sulle strategie che l’UE sta mettendo in campo per affrontare le sfide che si stanno presentando e che segneranno inevitabilmente un nuovo assetto globale. Affiancato dal Direttore de Il sole 24 ore Fabio Tamburini e da Paolo Magri, Vicepresidente esecutivo ISPI, Gentiloni ha affermato di non concordare con le profezie di sventura che arrivano dalle dichiarazioni di alcuni protagonisti dell’economia mondiale (il CEO di Jp Morgan, Jamie Dimon, ha parlato di imminente uragano economico): nonostante ci si trovi in un momento critico per la stabilità dei vari paesi, ciò che conta è la risposta che si saprà dare alle varie problematiche. Dopo un periodo di crisi è normale rivedere gli equilibri, ma sta emergendo un’Unione più coesa e anche più autonoma, che potrà diventare protagonista nei nuovi scenari internazionali. Le scelta fatte con la sospensione del patto di stabilità e con il PNRR hanno fornito la possibilità di ripensare alle regole di spesa, aprendo a disegni di riforma che possano proseguire sul metodo del PNRR, basato su progetti presentati dai singoli Stati membri, discussi in Commissione e approvati dal Consiglio. Diversi paesi iniziano a dirsi favorevoli a questi cambiamenti e un documento per promuovere una riforma delle regole europee è stato presentato congiuntamente da Spagna e Paesi Bassi, in una collaborazione particolarmente promettente, viste le iniziali divisioni tra i due paesi in materia di debito pubblico. Proprio per questi motivi, però, è necessario che il PNRR abbia successo ed è compito dell’Italia impegnarsi nel rispettare i tempi, discutendo su eventuali piccoli aggiustamenti, che tengano conto della situazione contingente, come l’aumento dell’inflazione, ma senza arrivare a chiedere proroghe: l’Italia è infatti il maggior beneficiario, in termini assoluti, dei fondi del Next Generation EU e si guarda al nostro paese con particolare attenzione.
Dopo un periodo di crisi è normale rivedere gli equilibri, ma sta emergendo un’Unione più coesa e anche più autonoma, che potrà diventare protagonista nei nuovi scenari internazionali
Gentiloni ha poi continuato tracciando gli obiettivi di questa Commissione, che si compongono di tre pilastri principali: autonomia strategica, riformulazione della globalizzazione e indipendenza energetica. Sebbene il dibattito sia di lunga data, negli ultimi tempi si parla più insistentemente di una difesa comune europea, per permettere all’Unione di essere più decisiva in ambito internazionale. I paesi membri sembrano andare in quella direzione, pur non abbandonando l’alleanza con gli USA all’interno della NATO, ancora necessaria, soprattutto per l’importante ruolo di deterrenza e difesa nei confronti delle altre superpotenze. La crisi del gas con la Russia ha dimostrato quanto sia urgente una politica energetica comune, non dimenticando però il Green new deal e gli obiettivi di decarbonizzazione. L’UE non ha, infatti, abbandonato la lotta al cambiamento climatico e, proprio negli ultimi giorni, la Commissione ha presentato REPowerEU, un piano per accelerare l’indipendenza energetica dalla Russia, basato sul finanziamento di fonti rinnovabili, sul recupero dell’energia che viene sprecata e sulla diversificazione degli approvvigionamenti. Quest’ultimo punto ha una particolare rilevanza nel breve periodo e permette ai vari Stati di dotarsi di impianti per l’importazione e la rigassificazione del gas liquido, in un regime di collaborazione tra paesi membri, sulla scia delle misure adottate per far fronte alla pandemia. L’acquisto dei vaccini, infatti, è avvenuto a livello europeo e ha permesso di raggiungere un’altissima percentuale di vaccinati in tutto il territorio dell’Unione, evitando una dannosa concorrenza tra paesi membri.
Il Commissario ha espresso il suo impegno, e quello della Commissione, verso una globalizzazione più sicura e più consapevole
Il Commissario ha infine espresso il suo impegno, e quello della Commissione, verso una globalizzazione più sicura e più consapevole, non solo mediante una collaborazione con altre nazioni vicine, come nel caso dei paesi africani, ma anche con una strategia di mercato che renda autonoma l’UE nei settori strategici. Bisogna infatti pensare ad una politica industriale comune, che non solo sia competitiva, ma che permetta all’UE di non essere in balia di altri grandi attori del mercato, come nel caso della Cina. Molteplici sono quindi i cambiamenti e le sfide che l’Unione deve affrontare, ma la direzione sembra essere quella giusta, in un rinnovato spirito di coesione che serpeggia anche tra la popolazione, dopo i difficili anni seguiti alla crisi economica del 2008.
OFF TOPIC: faccio notare come
OFF TOPIC: faccio notare come in questi giorni Trento sia invasa di gente e vi siano dibattiti davvero interessanti e che andrebbero sviluppati perché parlanop del nostro futuro. E questo grazie al Festival dell' Economia, che avrà un suo costo.
Da noi invece tante polemiche per una cosa similare sulla sostenibilità.
E' chiaramente un paese per vecchi*!
* inteso per mentalità, no anagrafica!
I decisori politici,
I decisori politici, economici e finanziari non vogliono fare assolutamente nulla, ripeto: assolutamente nulla, per mitigare il problema del riscaldamento globale, proporre soluzioni. Decine di migliaia di scienziati ed esperti suonano l'allarme da decenni, sarebbero competenti a fare proposte - e vengono subito scaricati. Si organizzano invece questi incontri di nulla rivestito di fuffa per fare credere di occuparsi della questione. Due eventi attuali sono linkati in basso. Tra i partecipanti ci sono oratori professionisti che campano sui bei discorsi, discettano di energia ma non saprebbero dimensionare un generatore a copertura di carichi.
Riguardo il festival dell'economia di Trento una domanda terra-terra, che ci riguarda tutti ma che nessuno ha posto e alla quale i geni dell'economia non hanno pertanto dovuto rispondere e' la seguente. Perche' il prezzo dell'elettricita' viene stabilito in una borsa che riconosce a tutti i generatori il prezzo marginale piu' alto? Perche' non si usa un prezzo basato sul LCOE (gli economisti sanno che cos'e')? Quali sono, se ce ne sono, i vantaggi della borsa rispetto a LCOE? Perche' nessuno interviene a modificare i meccanismi di calcolo del prezzo e invece si offrono contributi, cioe' un ulteriore regalo pubblico, alle poche multinazionali che stanno ricevendo profitti osceni e immeritati a spese di tutta la cittadinanza?
Sarei molto felice di venire smentito se qualche lettore mi indica che la domanda e' stata effettivamente posta e quali sono state le risposte.
Nuovi eventi-fuffa sull'ambiente porteranno a emissioni addizionali, causa il trasporto di grandi masse di persone verso le localita' dove si svolgono. Il bilancio netto per l'ambiente e' negativo. La soluzione migliore sarebbe non tenerli.
Ma preferiamo andare avanti con il greenwashing!
https://www.greenweekfestival.it/programma/
https://www.greenandblue.it/dossier/festival-greenandblue
A mio parere, la Unione
A mio parere, la Unione Europea deve diventare un continente piú autocosciente, fulcrato sui valori dell´umanesimo, con particolare cura della natura, del sociale e della salvaguardia del clima. La UE ha bisogno di una politica estera comunitaria, libera da imposizioni altrui: a tale fine servirebbe che la UE si trasformasse in uno Stato Federale. Superato il "disastro Putin", la UE farebbe bene a trovare un nuovo, pacifico e rispettoso rapporto con la Russia, pur offrendo all´Ucraina ed agli Stati del Balcano di frane parte, senza trascurare i rapporti con l´USA (auf Augenhöhe). Non per ultimo, la UE deve intensificare essenzialmente la cooperazione con l´Africa e non perder d´occhio l´America del Sud. Per un prospero futuro con la Cina, serve considerare le diversità culturali e storiche ed incontrarsi con reciproco rispetto.