Politik | Elezioni europee

Nove candidati direzione Bruxelles

A Merano gli aspiranti europarlamentari hanno esposto le loro posizioni sui grandi temi dell’Europa in vista delle elezioni dell'8-9 giugno, tra cartellini rossi e verdi.
dibattito merano europee
Foto: Seehauserfoto
  • Ieri (29 maggio) le teste di serie della politica locale si sono sfidate a suon di cartellini rossi e tempi di argomentazione serrati nel dibattito pubblico organizzato da La Civica per Merano. La sala Ariston, piuttosto vuota, ha accolto i candidati del Trentino-Alto Adige alle Elezioni Europee 2024 ad un dibattito moderato dalla giornalista di TV33 Alessia Galeotti. 

    A salire per primo sul placo è stato Herbert Dorfmann, il candidato Svp con tre mandati da europarlamentare alle spalle, definito “l’uomo da battere”. A seguire c’è stato l’ingresso di Matteo Gazzini, anche lui europarlamentare, che ha da poco cambiato casacca, passando da Lega a Forza Italia, per cui è candidato. Al suo fianco Davide Bendinelli, ex sindaco di Garda ed ex deputato, candidato per Stati Uniti d'Europa. 

    È stata annunciata come la “campionessa di preferenze” Brigitte Foppa, candidata per Alleanza Verdi e Sinistra, che, nel presentarsi, ha ribadito l’obiettivo della sua candidatura: “C’è una storica chance per noi di superare il 4%, questo ci darebbe la possibilità di avere un’europarlamentare di lingua tedesca in più a rappresentare il Sudtirolo”. L’unico meranese della serata è Luigi Gallo, candidato per la lista di Michele Santoro Pace-Terra-Dignità. “Ho deciso di candidarmi – afferma Gallo – come un segnale di testimonianza, come cittadini è un dovere per lasciare ai nostri figli un’Europa di pace”. Al suo fianco si è seduta Sabine Gruber, di Alternativa Popolare, che ha cari i valori del PPE ma che, durante la serata, ha fatto fatica ad esprimerli efficacemente, risultando la meno brillante del dibattito. 

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    Paul Köllensperger, consigliere provinciale e candidato per Azione di Carlo Calenda, si è presentato sul palco con il coltello tra i denti: “Siamo il maggiore concorrente della Volkspartei. Mi sono candidato alle europee perché spesso mi trovo a litigare con le lobby locali, questo è un buon antidoto da usare anche con quelle europee. Sono qua per rafforzare l’Europa e tenere testa a chi le vuole male”. Al suo fianco Maddalena Morgante, parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera (con al seguito una traduttrice, seduta dietro di lei sul palco). “Mi batto per la famiglia naturale, per la sacralità della vita e la difesa della libertà educativa” ha affermato la candidata di Fratelli d’Italia, che ha preso posto dell’assente Alessia Ambrosi.

    A chiudere il semicerchio Diego Nicolini, l’imprenditore altoatesino ed ex consigliere provinciale del Movimento Cinque Stelle, che ha sostenuto la necessità di un posizionamento comune dell’Europa davanti alla guerra. Assenti infine Sara Ferrari del Pd e Roberto Paccher della Lega, che hanno dovuto declinare l’invito. 

  • Le modalità della sfida

    Per rompere il ghiaccio i candidati europei sono stati sottoposti ad una serie di domande a semaforo. Mentre Galeotti leggeva alcuni statement su tematiche chiave quali il conflitto russo-ucraino, la transizione ecologica, i diritti civili, la sicurezza, l'immigrazione, il gender gap, la riforma dei trattati UE, i candidati potevano dirsi d’accordo, mostrando il cartellino verde, contrari, mostrando quello rosso, oppure astenersi utilizzando il cartellino giallo. Infine, i candidati avevano la possibilità di giocarsi il jolly su uno specifico tema sfoderando il cartellino blu, che dava la possibilità di parlare per un minuto senza venire interrotti. 

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    A seguire la moderatrice ha posto ai candidati una domanda a testa con estrazione a sorte. Si sono affrontati diversi temi, dalle riforme alle politiche sull’immigrazione alle concessioni balneari, con qualche scontro di vedute interessante. Due domande hanno generato risposte unanimi da parte dei candidati: tutti hanno concordato sulla necessità di sanzioni più severe a chi, all’interno dell’Ue, viola lo stato di diritto e tutti si sono schierati contro l’Italexit, la possibilità per l’Italia di uscire dall’Unione. 

    Al di là delle posizioni più o meno note, il dibattito ha dato la possibilità di mostrare la capacità argomentativa di ognuno, mostrando chi è stato più efficace di altri. Luigi Gallo, ad esempio, ha ribadito la sua posizione forte sullo stop alla guerra con chiarezza, schierandosi anche sulla necessità di riformare le politiche sociali; interessante anche il suo discorso sulla parità di genere: “Va superato il gap storico di genere partendo da politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Noi uomini dobbiamo perdere dei privilegi e dare possibilità anche alle donne di sviluppare loro progetto di vita. Sulla povertà i diritti non crescono”.

  • Dal Green deal al vitello badioto

    Ciò che ha fatto invece più discutere gli aspiranti eurodeputati è stato il Green Deal, il Patto Verde proposto dalla Commissione europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In particolare, Galeotti ha chiesto se fossero contrari all’utilizzo di tecnologie in agricoltura, questo ha generato un dibattito tra Dorfmann e Foppa, che si sono giocati entrambi il jolly. L’europarlamentare Svp ha definito l’utilizzo dei pesticidi come indispensabile “non si possono eliminare i pesticidi, altrimenti non possiamo più produrre prodotti agroalimentari e solo importarli”. “Il Green Deal è molto di più della questione agricola – ha replicato Foppa – è stata una delle più importanti decisioni di indirizzo del continente. Mi preoccupa moltissimo che alcuni leader parlino di tornare indietro come Meloni e Salvini, il cambiamento climatico creerà disuguaglianza in futuro”. 

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    L’esperienza dell’ex sindaco di Velturno gli è tornata utile nel corso del dibattito. Dorfmann, unico con la quasi certezza di tornare a Bruxelles, si è distinto rispetto agli altri candidati per la capacità di riportare il dibattito, molto spesso su temi vasti e poco concreti, sul panorama locale. Particolarmente  vivida è stata l’immagine che il candidato della Volkspartei ha fornito quando interrogato sulla necessità di bilanciare la tutela di orsi e lupi con la sicurezza di attività e persone. “Stamattina sono stato in Val Badia, un contadino mi ha raccontato che gli si stringeva il cuore a sapere che i vitelli che portava in alpeggio probabilmente sarebbero stati mangiati dai lupi”. 

    Ha spiccato anche Paul Köllensperger, che ha ben argomentato le sue posizioni pragmatiche, in particolare sull’importanza dell’Europa, spesso “vittima del suo successo”, ma le cui conquiste, a detta del leader del team K, sono un patrimonio immenso per tutti. Brigitte Foppa, le cui posizioni molto nette l’hanno vista al centro di più di un dibattito, ha argomentato bene ma è stata, in alcuni casi, meno incisiva dei suoi colleghi. È stato interessante assistere alla discussione ai due poli del gruppo tra Dorfmann e Nicolini, scontratisi sul debito pubblico italiano e sul bonus del 110%. Non è mancata qualche contestazione dal pubblico, in particolare nei confronti di Morgante, schieratasi contro utero in affitto e tutele delle persone lgbtqi+. 

  • Il partito del non voto

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    Grazie ad una domanda del pubblico si è poi affrontato l’elefante nella stanza: il pericolo dell’assenteismo alle elezioni dell’8 e 9 giugno. “Sono lacrime di coccodrillo”, ha esordito Foppa, “è un fenomeno più italiano che tedesco, legato ad un’immagine della politica che ha stufato. Sono stata spesso invitata nelle scuole nel corso di dibattiti tra studenti e per sensibilizzare sul ruolo della politica, ma mai nelle scuole italiane”. Dorfmann, al contrario, si è mostrato molto ottimista: “Non credo che i numeri scenderanno rispetto alla volta scorsa, la gente è interessata, la partecipazione aumenterà. I fannulloni sono i 40-50enni, non i giovani”. Di avviso opposto invece Nicolini “non so in che piazze sia stato Dorfmann, io penso che l’assenteismo aumenterà”. 

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Andres Pietkiewicz Sa., 01.06.2024 - 06:35

Visto il cartellone e letto l'articolo, se dovessi votare il mio candidato sarebbe Luigi Gallo . Oggi la pace, la pace universale, la pace dell'umanità con l'umanità, dell'umanità con la natura, la pace con noi stessi.Pace è ciò che ci fa vivere liberi e sognare.

Sa., 01.06.2024 - 06:35 Permalink