Politik | Mobilität

Dritte „grüne“ Fahrspur

Die Mobilität in Südtirol soll grüner und digitaler werden. Doch was heißt das konkret? Eine Landtagsanfrage von Team K-Chef Paul Köllensperger gibt Auskunft.
Stau auf Autobahn
Foto: Pixabay
  • Vor Kurzem hat der Landtagsabgeordnete und Chef des Team K, Paul Köllensperger, eine Landtagsanfrage zum Landesplan für nachhaltige Mobilität bzgl. des Brennerkorridors eingereicht. Konkret geht es um einige Erläuterungen im Umweltbericht (SUP), wonach mit einer „dynamischen dritten Spur“ die Entwicklung eines grünen digitalen Brennerkorridors vorangetrieben werden soll. Wie aus der Antwort des zuständigen Landesrates Daniel Alfreider hervorgeht, soll diese weitere Spur – nach Plänen des Autobahnbetreibers Brennerautobahn AG – auf dem Streckenabschnitt Bozen – Verona entstehen. Das Konzept des „grünen digitalen Brennerkorridors“ umfasse dabei alle Maßnahmen zur Dekarbonisierung sowie der Digitalisierung des Brennerkorridors.

  • Gleisanlagen in Branzoll

    Bahnhof von Branzoll: Die brachliegenden Gleisanlagen sollen nicht abgebaut werden. Foto: minet.tv

    Ein weiteres Thema der Anfrage befasst sich mit der Frage, was mit den brachliegenden Gleisanlagen in Branzoll passiert bzw. ob es bereits konkrete Pläne für eine spätere Nutzung gibt. Aus dem Antwortschreiben geht hervor, dass die Geleise bestehen bleiben und nicht abgetragen werden sollen. Gegebenenfalls sollen diese zukünftig für den Schienengüterverkehr genutzt werden. „Es gibt verschiedene Überlegungen für eine mögliche Nutzung, diese reichen von der Nutzung als Abstellgeleise, Überholgeleise oder eben einen regionalen Verladebahnhof“, so Landesrat Alfreider. Konkrete Pläne für einen Ausbau bzw. zur Nutzung der Geleise gebe es allerdings noch keine.

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Massimo Mollica Sa., 27.07.2024 - 10:56

Onestamente la terza corsia dinamica potrà risolvere ben poco. Quando transitano più di 2.400.000 camion all'anno c'è ben poco da fare. La ROL (ovvero il trasporto camion su treno) se attivata per bene, cosa che attualmente non è, potrebbe cubare al massimo 400.000 camion.
Vi è una notizia di qualche giorno fa pubblicata da Il Corriere della Sera dove in Giappone stanno progettando un nastro trasportatore lungo 500 km per il trasporto merci. Ma questa è pure fantascienza per una nazione come la nostra, dove l'innovazione non è di casa.
Una soluzione che trovo praticabile e fattibile è la seguente:
far circolare di notte in A22 camion completamente elettrici tramite forti incentivi, mentre di giorno un numero chiuso di camion endotermici con forti disicentivi.
Questo prevede la costruzione di barriere antirumore vicino ai centri abitativi (Bolzano Bozen inclusa) , stazioni di rifornimeto predisposti per i trattori elettirci.
Così facendo di notte potrebbero transitare la maggior parte dei 2M e passa di camion, che non graverebbero sul traffico e non inciderebbero minimamente sull'inquinamento atmosferico.
C'è una parte di persone, anche in A22, che crede nell'idrogeno ma la realtà dice che attualmente non vi è alcuna casa automobilistica che abbia in programma mezzi a idrogeno. Inoltre la gestione degli impianti è costosissima e la produzione di idrogeno per autotrazione ha anch'essa un costo non indifferente. Senza considerare che l'idrogeno è poco efficente.
Non c'è una sola evidenza che faccia pensare che l'idrogeno per autotrazione possa avere futuro, tanto che in Germania stanno chiudendo degli impianti di rifornimento a causa dei costi.
Viceversa realtà come Mercedes, Man, Scania, Renault stanno per proporre modelli full elettric. L'infrastruttura elettrica ha costi inferiori e poi attingerebbero direttamente all'energia prodotta in Alto Adige. Di fatto invece che dare soldi agli arabi lo darebbero a noi.
Questa è la mia proposta, ed è gratuita! Peccato solo che non verrà minimamente presa in considerazione.

Sa., 27.07.2024 - 10:56 Permalink
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Massimo Mollica Sa., 27.07.2024 - 11:11

Antwort auf von Massimo Mollica

Aggiungo un'ultima considerazione. Se adottata tale soluzione potrebbe essere modello per tutto il trasporto europe. Dove camion elettrici viaggiano di notte. Tenete conto che in un futuro prossimo avremo la guida autonoma. E si partirà quasi certamente dalle autostrade. Quindi possiamo immaginare una lunga coda notturna di camion elettrici a guida autonoma con l'autista che magari si riposa. Per il rifornimento di energia stanno per essere installati colonnine da 1MW che ridurranno ulteriormente il tempo di ricarica.
Morale della favola: c'è un mondo intero che evolve e progredisce, sarebbe bello che i governanti venissero a conoscenza di ciò e avessero l'umiltà di capirlo per il bene della comunità.

Sa., 27.07.2024 - 11:11 Permalink
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Josef Fulterer Mo., 29.07.2024 - 06:49

Die einzig richtige Lösung für derartige Verkehrsverdichtungen, ist eine Geschwindigkeitsreduzierung "mit max. 100 km/h für Alle" + 50 km/h bei der Nacht, um den Motorenlärm + die Rollgeräusche der Reifen auf ein erträgliches Maß zu senken!
Dann könnte nämlich -e n d l i c h- die Erkenntnis einsetzen, dass die Eisenbahn eine vernünftige Alternative für das Reisen ist (wenn sie von ihrer staatlichen Beamten-Mentalität befreit wird) + die Transporte von Region zu Region ohnedies mit der Eisenbahn (Container) vernünftiger günstiger + sicherer erledigt werden können.

Mo., 29.07.2024 - 06:49 Permalink